Ciao Aristotele, la mia curiosità è subito rivolta al premio che tu hai fondato nel 2001, il Premio per la poesia dialettale “Nino Martoglio”. L’evento, ogni anno, registra un interesse sempre crescente sia in termini di pubblico che di critica. Come nasce? E secondo te quali ulteriori potenzialità potrebbe avere? Secondo te quali ulteriori potenzialità potrebbe avere?
Il Martoglio nasce 8 anni fa per un amore spassionato che ho verso quest’ autore teatrale. Io però ho voluto ricordare del Martoglio i due aspetti meno noti. Martoglio è stato un grande poeta dialettale e il primo cineasta in Sicilia. Col Premio, infatti, valorizziamo la poesia dialettale e la cinematografia siciliana. Il Premio ha raggiunto oramai livelli importanti e sicuramente continuerà a crescere. Diamo la possibilità al poeta di essere lanciato nel mercato editoriale vincendo un contratto con la casa editrice Medinova che si occupa della pubblicazione, della distribuzione e della promozione della raccolta dialettale.
Oltre ad occuparti di promozione culturale, ti sei cimentato nella scrittura drammaturgica e sei anche un interprete teatrale. E’ quindi chiaro che “vivi” di cultura. Vuoi parlarcene?
La mia vera passione è il teatro. Ho iniziato all’ età di 17 anni con ruoli da protagonista ed ho scritto diversi testi teatrali brillanti che vengono rappresentati da diverse compagnie. Tutto questo nasce per una passione ed amore smisurati per l’ arte, per la tradizione popolare ed il costume siciliano. Cerco, nelle mie opere, giocando fondamentalmente sull’ equivoco, di rendere felice lo spettatore, di farlo riflettere ma soprattutto di farlo “scatasciare” dalle risate. Per quanto riguarda la mia passione per la recitazione…. io sono “un pagliaccio alla mercè del pubblico e voglio essere divorato…”
Sei anche un autore di poesie, no?
La poesia è una cosa seria. Nel componimento poetico traspare il lato malinconico e di denuncia sociale. Le tematiche affrontate sono di aspetto filosofico ed intimo. Si tocca e si sprigiona,, tramite il verso, il dubbio, la fede, l’ingiustizia, la lealtà. Sono influenzate, ovviamente, dal contesto sociale in cui mi trovo, dalle esperienze di vita, dal rapporto difficile che ho con la classe politica, pur essendo un consigliere comunale. Cerco di manifestare la mia verità condivisibile o meno.
Ringraziandoti per la tua disponibilità, potresti anticipare ai lettori qualche tuo progetto futuro al quale stai lavorando?
Sto lavorando ad un importante festival del cortometraggio a Comitini, dedicato ad uno dei più importanti critici cinematografici italiani, Gregorio Napoli, il quale è stato per me un amico ed un valente collaboratore. Al festival, in suo onore, parteciperanno personalità come Maurizio Scaparro, Daniele Ciprì e altri personaggi del mondo della cinematografia che, per adesso, non posso svelare. Un atto dovuto al grande Gregorio.
Antonio Fragapane
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