lunedì 9 gennaio 2012

Il consigliere dott. Sardo scrive: Dalla padella alla brace. Per favore, in primavera fateci votare

Le dimissioni di Petrotto e l’insediamento del commissario straordinario dr. Giuseppe Petralia, avevano fatto sperare nella possibilità che un funzionario della regione siciliana potesse reggere meglio la cosa pubblica rispetto ad una amministrazione comunale screditata ed incapace ad affrontare le questioni vitali del nostro paese.
Sono bastati appena sei mesi per dimostrarci, se mai ce ne fosse stato bisogno, che non saranno certo i commissari regionali o prefettizi che potranno imprimere una svolta morale, civile, economica, sociale e culturale al nostro paese.
La nostra salvezza dipende esclusivamente da noi, dalla capacità di reagire alla non edificante nostra storia recente: è necessario mobilitare energie nuove, suscitare passioni, speranze, mettere in campo idee, progetti, avere la voglia di spendersi per questa nostra comunità.
E qui cadono a proposito le parole di un genio del nostro tempo recentemente scomparso: “Dobbiamo inventare il domani, non chiederci cosa è successo ieri” (Steve Jobs).
Certo, tenere conto degli avvenimenti passati per trarne insegnamenti per il futuro è importante ma restare inchiodati al passato impedisce di “inventare il domani”.
E Racalmuto ha bisogno di futuro, di speranza, di cittadini attivi e responsabili che desiderano dare una mano, un contributo disinteressato per risollevare le sorti di questo paese.
Nessuno invochi “l’uomo della provvidenza” il “demiurgo” capace, in un battito di ciglia, di risolvere le questioni oramai incrancrenitesi nel corso degli anni.
Serve umiltà, fatica, competenza, collegialità, lavoro di squadra: solo così si può risalire la china.
Basta con gli imbonitori, i populisti, i truffatori, i venditori di fumo, gli opportunisti , i voltagabbana, i corrotti: si richiede impegno, sacrificio, lealtà, serietà; insomma un nuovo stile pubblico!  
Di fronte a noi stanno due possibilità: a) che i racalmutesi vengano chiamati alle urne la prossima primavera b) che il consiglio comunale venga sciolto per condizionamento mafioso.
In questo secondo caso il commissario Petralia verrebbe sostituito da tre commissari prefettizi che rimarrebbero in carica per un ulteriore periodo di 18 mesi prorogabili.
Mi chiedo: c’è stato condizionamento mafioso del consiglio comunale di Racalmuto? Risposta: no.
È possibile che qualche singolo consigliere, amministratore o funzionario comunale possano essere stati condizionati dalla mafia, ma, sicuramente, posso affermare che il consiglio comunale, quale organo collegiale, non è stato assolutamente condizionato dalla mafia o da altri poteri criminali!
Per verificarlo basta solo controllare tutti gli atti deliberativi del consiglio comunale.
Sciogliere il consiglio comunale sarebbe, quindi, un’onta, un’offesa, un marchio che Racalmuto non merita.
Sarebbe cosa diversa e auspicabile dimostrare, con nome e cognome, se tra i consiglieri comunali, tra gli amministratori e i funzionari ci sia chi si è messo a disposizione della mafia o abbia  fatto affare con essa.
Questo deve fare la commissione di accesso se ne ha gli elementi.
Per fare chiarezza non serve sparare sul mucchio.  
Con il commissariamento del comune siamo passati dalla padella (Petrotto) alla brace ( Petralia); un ulteriore commissariamento ( commissari prefettizi) sarebbe davvero letale per il paese.
Lo dimostrano i fatti: il commissario Petralia viene una volta la settimana (ogni martedì); l’onere che il comune deve sostenere mensilmente è di € 2.600,00 + € 1.000,00 circa di indennità di missione : € 3.600,00 per quattro giorni di lavoro al mese! Si limita a gestire l’ordinaria amministrazione evitando di affrontare le questioni più importanti e spinose. Quasi sempre autorizza le proposte di deliberazioni  dei vari dirigenti che non sempre sono disinteressate; cosicché il paese è in balia della burocrazia comunale!    
In sei mesi di gestione commissariale non si è stati in grado di assegnare gli alloggi popolari di contrada Piedi di Zichi agli aventi diritto, non si ha notizia dell’ampliamento del cimitero comunale e del rilascio delle concessioni cimiteriali a quei cittadini che hanno già versato gli oneri richiesti (circa € 500.000,00), nulla si sa delle opere da realizzarsi con i Fondi Anas ( € 1.900.000,00), si aspetta ancora che venga dato l’incarico per la redazione della VAS ( valutazione ambientale strategica) strumento propedeutico alla redazione del PRG, non si è stati capaci di ottenere il riconoscimento giuridico della Fondazione “Teatro Regina Margherita” né il certificato di agibilità; è stata annullata la Stagione Teatrale  con risvolti negativi sul piano culturale, sociale ed economico. Non si da ancora corso alla realizzazione della rete internet Wi-fi con accesso  gratis per tutti voluta fortemente dal consiglio comunale né alla manutenzione della via Filippo Villa per la quale sono stati stanziati in sede di assestamento di bilancio € 27.000,000 , nessuna azione di contrasto è stata fatta per impedire che Girgenti Acque si impossessasse del Consorzio “Tre Sorgenti” di cui il comune di Racalmuto fa parte.
In poche parole la gestione commissariale si è dimostrata totalmente fallimentare e al di sotto delle aspettative minime.
Per questi motivi è necessario il ritorno alla democrazia. Racalmuto la prossima primavera  deve andare alle urne per scegliersi liberamente i propri amministratori: altri 2 anni di commissariamento sarebbero un colpo mortale ad un corpo già agonizzante.

Salvatore Sardo
Capogruppo Consiliare del PD


15 commenti:

  1. ... ben detto, bisognerebbe creare un comitato pro-elezioni, Racalmuto non può aspettare. Il non voto limiterebbe la libertà dei racalmutesi nella scelta dei propri rappresentanti. La privazione di un diritto, un fatto gravissimo. Il paese, oggi come ieri, continua a stare fermo. Non c'è entusiasmo , la gente è sfiduciata, non crede più. Bisogna rimettere in moto tutto: con azioni, idee, progetti validi, obiettivi realizzabili a breve e a lungo termine. Racalmuto è un'altra cosa rispetto a quello che vogliono far apparire, questo non significa che tutto è splendido, certamente la mafia ha frenato l'economia della nostra comunità un cancro che va estirpato dalla società. La politica futura ha il dovere di combattere con gli strumenti dello Stato la corruzione di ogni genere. I nuovi amministratori devono concepire il ruolo che i cittadini gli affidano come servizio genuino senza furberie. Una politica semplice ma che dia risposte concrete e condivisibili da tutti.

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  2. Da tempo affermo che l'amministrazione di Racalmuto è una metafora del governo nazionale.
    L'ideale per l'attuale CC sarebbe di non fare come la lega nord..cioè: contribuire a mandare in rovina un paese e poi fare gli anti governo tecnico. Non bisogna tirare la pietra e nascondere la mano, tutti devono prendersi le proprie responsabilità ed avere il coraggio di fare il "mea culpa" e non ricandidarsi più, o comunque fare in modo di non rimettere le proprie mani nella mischia amministrativa.
    Ripeto l'ideale sarebbe per quelli che, in questi anni, hanno portato Racalmuto al declino..ma come ben sappiamo l'ideale è ben diverso dal reale.
    Come ha detto Lei stesso: "Serve umiltà, fatica, competenza, collegialità, lavoro di squadra: solo così si può risalire la china.
    Basta con gli imbonitori, i populisti, i truffatori, i venditori di fumo, gli opportunisti , i voltagabbana, i corrotti: si richiede impegno, sacrificio, lealtà, serietà; insomma un nuovo stile pubblico! ".
    Per il resto mi sento totalmente d'accordo con quello che ha scritto.
    Alle prossime elezioni si vedrà s esarà la solita caccia alla poltrona o se saranno delle elezioni fatte di politica e passione (non solo per Racalmuto ma per l'Italia intera, se continua così saremo costretti a lasciare le nostre case e la nostra splendida terra per andare a "campare" da un'altra parte).
    Cristian Alaimo, amante di racalmuto con tanta voglia di guardarmi in un futuro felice a casa mia.
    ps: che sia chiaro non parlo di futuro personale...non sono come i vecchi pollitici.

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  3. Ho l'impressione che quella del Sardo sia solo e semplice demagogia. Personalmente, il 23 Dicembre alla festa della Pro Loco per gli auguri di Natale lo invitai per la Tombola del 6 Gennaio e seccato mi rispose che avrebbe contattato il presidente della Pro Loco Guagliano per comprare le cartelle, lo avete visto il 6 Gennaio? E poi nel Luglio del 2003, quando organizzai solo grazie agli sponsor, perché pagai il Prof Nobile di Naro per esporre la sua collezione di bambole e giochi del 900 durante la festa del Monte al castello chiaramontano, dopo vari miei comunicati stampa ai media giornalistici, venne teleacras per un servizio televisivo che intervistò il Sardo all'epoca vice sindaco con Restivo e si prese tutto il merito dell'organizzazione della mostra senza nemmeno citare il professor Nobile e me che si lamentò verso di me dicendomi ma in che paese mi hai ospitato!!! Luigi Iannello

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  4. Caro Sardo,rispondimi sinceramente come cittadino di questo paese e non come politico.
    Se in primavera ci fanno votare,per chi dovremmo votare?
    Scusa, la mia sincerità, con i nomi che circolano (persone rispettabilissime)sia come papabili Sindaco e consigliere comunale (anche il tuo), quale futuro ha questo paese!!!

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  5. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  6. A Racalmuto si è aperta ufficialmente la campagna elettorale. Tanti papali sindaco iniziano ad uscire. Il blog non racconta più l'attività politica, perché fa propaganda politica ma lo faccio io il Vespa di Racalmuto ( se Scimè mi da spazio e non limita la libertà dell'informazione). In questi giorni è entrato in scena Carmelo Borsellino tirato in ballo da Luigi Penzillo dell'MpA amico di Di Mauro, ma lui dice di non volerne sapere. Tra i nomi spunta quello di Giusy Sintino, del sen. Lauricella o di Emilio Messana nel PD. Ancora viva la candidatura di Giuseppe Brucculeri ma non trova d'accordo il coordinatore del PDL. Ma nel PDL c'è pure Renato Volpe. Ma escono fuori altri nomi come il dott. Gaetano Geraci da poco nelle fila dell'MPA e del prof. Luigi Romano del FLI.
    Non dimentichiamo l'instancabile Sergio Scimè che tira dritto per la sua strada con regalpetra libera, incontrando ogni giorno persone, amico di Firetto, che continua con le sue battaglie civili ma trova l'opposizione all'interno dell'UDC da parte di Bongiorno e di Mulè. Alcuni suoi amici dicono che lavora per una lista civica. Ma tra i nomi c'è quello di Enzo Sardo e di Luigi Castiglione. Probabile la ricandidatura di Petrotto. (se viene pubblicato e non censurato non togliere nulla)

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  7. la pillola non va giu

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  8. THE WHALL:CI VORREBBE UN ENORME LAVATRICE PER LAVARE LE ANIME SPORCHE DELLA POLITICAlunedì, 09 gennaio, 2012

    Ringrazio l'amico "porta a porta" sei stato chiarissimo, x chi non vive a Racalmuto sei stato veramente bravo!!!
    Ho capito che in agguato c'è una bella banda bassotti, ma alcune faccende li intuivo stando anche lontano da Racalmuto.
    Mi dispiace x Sergio Scimè, ma dentro quel partito con i "PESCECANI" in agguato, ho paura che finisce male.
    Ma quanti bei nomi che girano, IL NUOVO CHE AVANZA.
    Ma che bella gente anche dentro il PDL !!!!!!!!!!!

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  9. che sia Sardo a rompere il silenzio politico che da qualche tempo si registra a racalmuto.... e strabiliante... mentre gli altri che fanno'??? diciamola la verita' la classe politica racalmutese nn esiste... non sappiamo nemmeno se l'acqua e' potabile.. TUTTI MUTI ... nn rivotare nessuno degli attuali conglieri (Sardo compreso) serebbe un buon inizio....

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  10. meglio un Totò Sardo che quei consiglieri comunali sanguisuga, qualcuno che dice la verità e sa scrivere a differenza dei tanti ignorantoni e presuntuosi che dicono di fare politica ma non sanno esprimere un minimo pensiero autonomo.

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  11. all'anonimo che ha scritto:
    che sia Sardo a rompere il silenzio politico che da qualche tempo si registra.....
    Non stiamo parlando degli attuali consiglieri ma anche dei vecchi marpionazzi della politica racalmutese.
    In tempi di crisi non si butta mai niente ma la feccia (fezza), signori miei, lasciamola marcine nelle loro convinzioni.
    Alcuni nomi di Porta a Porta fanno un pò rabbrividire, e ringrazio il cielo di aver vissuto quegli anni "d'oro" in grembo materno e in fasce.
    Che ci fanno ancora certi nomi in un dibattito politico?? ma stiamo scherzando? parliamo di crisi e futuro e ripeschiamo i soliti ignoti(o idioti?) suvvia, sarà la mia prima votazione alle comunali e già sono stanco di essere preso per il ...uhm..sedere, voto da 4 anni e qualche mese ed ho solo visto: bugie su bugie, promesse su promesse, amministrazioni appese al filo dei fondi anas, parole e parole contornati da tanti "bla bla bla"...dopo 4 anni sono già stanco di questo sistema, non oso immaginare come si sentano quelli che hanno qualche anno in più di me.
    Noi come stato, forse come continente, ci troviamo in un certo momento importante storico..da noi dipende il futuro: distruggerlo o salvarlo? a noi poveri esseri umani la scelta.
    Cristian Alaimo.
    ps scusate se ho dovuto rispondere all'anonimo a cui volevo rispondere copiando un pezzo del suo messaggio..

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  12. bisogna ammettere comunque che di fantasia a Racalmuto ce n'è sempre stata tanta: per esempio qualche nome di quelli che circolano e che l'amico porta a porta ha postato, l'ultima cosa che farebbe nella vita è il "sindaco di Racalmuto". Siamo ai livelli di quando si era adolescenti: "sono fidanzato con tizia, ma lei ancora non lo sa". E' veramente noiosa la vita a Racalmuto!!

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  13. GENITORE INCAZZATO: Caro Sergio Scimè, hai visto?? THE WALL dice cose che tempo fa te le ho detto io!! THE WALL DICE: "Mi dispiace x Sergio Scimè, ma dentro quel partito con i "PESCECANI" in agguato, ho paura che finisce male". Non mi spiego la tua insistenza a "leccare il c..o" ad un partitino UDC di vecchio stampo!! Tu dici cose giuste lotti per cose giuste, ovvero lotti (come me) affinche prevalga su Racalmuto quei valori da tempo soffocati da una classe politica becera, vuota, insensibile e piena di interessi personali!! FAI UNA LISTA CIVICAAAAA!! Vedrai che i racalmutesi quando vogliono riescono a ragionare con la propria testolina!! CHI CAVALCA IL VENTO DEL CAMBIAMENTO (prima o poi) PREVARRà SULL'OBLIO DEL TEMPO!!! - genitore incazzato

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  14. Il dott Sardo lamenta la gestione commissariale del nostro comune. Legittimo. Ma sorvola sulle responsabilità politiche pregresse che hanno portato il comune alla situazione attuale.
    Da circa 40 anni che il comune di Racalmuto non veniva commissariato e i commissariamenti che si ricordano si sono verificati sempre per motivi politici e mai per vicende giudiziarie come quest’ultima. Il sindaco, sostenuto da una maggioranza a cui faceva parte anche il dott. Sardo, si è dimesso senza che nessuno glielo abbia chiesto e senza che nessun provvedimento giudiziario glielo abbia imposto. Questione di etica politica? Se il sindaco fosse stato sensibile ai principi morali e di etica si doveva dimettere anni prima per le esilaranti e stupefacenti vicende portate a conoscenza di tutti dallo stesso. Forse il discorso va fatto a la femminina, come si suol dire, fattu lu cuntu paru e sparu chiossa putivano essiri l’amari ca li dunci, e alla faccia del senso di responsabilità e delle istituzioni ecco le dimissioni.
    Uno dei commissari che ha conosciuto la storia del nostro paese ha fatto demolire le casupole che si trovavano alla piazzetta e dove aveva sede “Lu Cuddraru”, ovvero la gogna risalente al periodo di Santa Inquisizione. Quelle casette erano la testimonianza di un orrendo strumento di tortura e rappresentava la degenerazione del potere costituito dell’epoca, il commissario intorno al 1915 con la demolizione di quelle casette forse ha voluto cancellare un segno di un periodo politico buio per il paese.
    Chissà se anche questo commissario con la sua rada presenza e con quel poco che può fare non riesca a dare al paese un taglio netto con il malcostume politico del passato.
    Se l’attuale commissario Dr. Petralia riuscirà a fare solo questo da cittadino racalmutese le porgo, anticipatamente, i più vivi ringraziamenti.

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  15. Gent.mo don Ferdinando, credo che consentirà al modesto figlio del popolo (con quattru vintini sulle spalle) un sereno, cordiale e rispettosissimo contrappunto alla sua pungente ed intelligente contrapposizione alla lettera del consigliere Sardo. Dobbiamo innanzitutto complimentarci con Totò Sardo per la sua coraggiosa messa a punto. Commissario, dottor Diomede ed i suoi due colleghi che avranno poi da dire? che loro non si soffermano su siffatte bazzecole? La culpa in vigilando non è una spada che pende su ogni povero pubblico ufficiale? Non sapevo bene la faccenda dei 500 mila euro cimiteriali; né quella dell'ignota destinazione del milione e novecentomila euro ANAS. Invece Totò Sardo nulla dice sui due milioni di euro assegnati e pare destinati al solito Cannuni, trascurando ogni studio serio che non manca (capire ad esempio il documento vaticano esposto al Circolo Unione). Ma qui credo che Totò nulla sappia.
    Passando alla storia racalmutese, ritengo che "cuddaru" venga da corda e si riferisca a quel mestiere che ai miei tempi facevano Carminu Taverna ed altri. Le esecuzioni avvenivano invece a lu Castieddu come si può vedere in un mio libro, che giustamente a Racalmuto nessuno legge né tanto meno finanzia. Là i criminali venivano giustiziati, come narro a proposito di un Nalbone cui nel 1811 furono tagliate teste e mani, con giubilo del popolino che fini col fare sprofondare qualche tetto delle casupole circostanti. Il commissario Enrico Sindico non diede buova prova di sé ed il prefetto lo giubilò con il giudizio MEDIOCRE il 26/11/1924(qui mi pare che la storia si ripete).Quanto all'abbattimento delle Putieddu di Lu Cuddaru credo che dobbiamo risalire al 1913 (stando almeno ad E.N. Messana. Lo potremo sapere con certezza quando il Commissario (o chi per lui)ci salveranno l'archivio comunale dai topi di Casa Messana, e via discorrendo; come spero potremo fare di persona dopo il 15 febbraio quando mi offrirà un caffè (o viceversa).
    Con affettuosa simpatia
    Calogero Taverna

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