Se ci è permesso, mettendo assieme le mezze notizie, le mezze verità di cui ci è dato disporre, vorremmo provare a fare qualche conto sui soldi per le opere compensative messi a disposizione dall'Anas ai Comuni attraversati dalla costruenda autostrada.
Per quanto riguarda Racalmuto inizialmente si parlava di 3.200.000 € più iva per un totale di 3.840.000 per realizzare 3 progetti.
750.000 € più iva per la strada di piedi di zichi che costeggia la ferrovia.
1.050.000 € più iva per quella che sale al serrone e porta allo scorrimento veloce nelle due diramazioni Esso e Castrofilippo.
1.400.000 € più iva per delle strutture comunali vicino lo svincolo di Castrofilippo da mettere a servizio della chiesa.
Progetti, questi, che prima l'Amministrazione Restivo e poi quella presieduta da Petrotto hanno fortemente voluto, tantè che addirittura, in quest'ultimo caso, il Consiglio Comunale ha fatto una variante allo strumento urbanistico rendendo di pubblica utilità un terreno per consentire la realizzazione del progetto.
Successivamente si è pensato bene di ridimensionare questi progetti, con l'accordo dell'Anas, ricavando dall'ammontare complessivo circa 1.500.000 € da utilizzare per opere all'interno del paese.
Ad un certo punto, stranamente, l'amministrazione decide di rimettere tutto in discussione, manifestando l'intenzione di non realizzare più i tre progetti iniziali.
Ne nasce una disputa tra Comune, Anas, e Regione dove si inseriscono il comune di Grotte e quello di Castrofilippo che praticamente si spartiscono il 1.300.000 € che oggi manca a Racalmuto in base all'accordo iniziale.
Risultato: potevamo avere i soldi per fare tutto e invece ci siamo ridotti ad avere solo 1.900.000 € da cui dobbiamo togliere circa 250.000 per le nuove progettazioni.
Non considerando che le spese di progettazione per i vecchi progetti dovranno essere pagate con i soldi del comue, probabilmente come debiti fuori bilancio per le future amministrazioni, per un importo non inferiore a 300.000 €.
Questo ragionamento, come abbiamo già detto, è stato fatto con i dati di cui disponiamo.
Invitiamo l'Amministrazione a chiarire meglio i fatti, possibilmente mettendo a disposizione della cittadinanza le carte, magari in un'assemblea cittadina che si vorrà organizzare.
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