La giunta comunale di Racalmuto ha deliberato il trasferimento della Biblioteca Comunale, nei locali dell’ex macello in piazza Fontana. Condivido la scelta di utilizzare un locale comunale anziché un locale in affitto. Non condivido, però, la scelta del sito, per due motivi.
I locali dell’ex macello in piazza Fontana non sono adatti ad ospitare una biblioteca, perché i lavori di restauro non sono stati concepiti per tale uso: mancano sistemi di sicurezza idonei, bisognerebbe, quindi, fare diversi lavori di adeguamento ( montare delle inferriate nelle finestre, misure antincendio, ecc) non considerando che i locali sono molto umidi e il patrimonio librario potrebbe andare in rovina.
Un altro motivo è l’inadeguatezza del sito. La biblioteca comunale deve essere facilmente raggiungibile da tutti. La scelta di un locale decentrato come l’ex macello in piazza Fontana è completamente sbagliata. A Palermo, ad Agrigento, a Canicattì, a Grotte le biblioteche si trovano nel centro cittadino.
La proposta mia e di Regalpetra Libera, è quella di trasferire la biblioteca nel cuore del paese, per esempio nei locali dell’Auditorium Santa Chiara utilizzando, se necessario, le stanze che si trovano accanto. L’auditorium è adiacente al palazzo di città e al teatro comunale, di fronte la posta, vicino la piazza ed i circoli ricreativi, un posto dove c’è sempre movimento, insomma alla portata di tutti. Ho avuto modo di parlare con docenti, studenti, cittadini dell’argomento e tra le due ipotesi la più accreditata è la sede dell’auditorium.
L’auditorium nel passato veniva utilizzata come sala convegni, presentazione di libri, campagne politiche. Da un po’ di tempo queste iniziative si svolgono al teatro o nell’aula magna del castello. Attualmente credo che è occupata per alcuni giorni alla settimana per delle attività musicali, attività che si possono svolgere benissimo in una aula del castello.
Perfetto sarebbe l’auditorium. Luogo ideale per una biblioteca. Vicino la scuola, il teatro, all’interno del palazzo comunale . Un contesto culturale e d istituzionale insieme. Un posto dinamico e non solitario come l’ex macello.
La scelta della sede di una biblioteca deve scaturire da un ragionamento che porti a migliorare i servizi alla collettività. Non deve essere una decisione superficiale e improvvisata.
Credo che l’ex macello può essere adibito come sede del Museo etno-antropologico, ristrutturato tra l’altro per questo motivo, e come sede dell’Archivio Storico , oggi abbandonato in locali presi in affitto dal comune. Bisogna ricordare che l’ex macello oggi è sede dell’associazione Acuarinto di Agrigento.
Per quanto riguarda la Pro-Loco e le associazioni culturali di Racalmuto, che in questi anni si sono impegnati in diverse iniziative nella promozione turistica e culturale del territorio, ritengo che sia opportuno creare in uno dei tanti locali non utilizzati dal comune, un centro sede delle associazioni e dei movimenti cittadini.
Penso ad una biblioteca moderna, spazio dove si trasmette e si produce cultura, con facile accesso, dove vi sia un collegamento ad internet che permetti a tutti gli utenti di accedere velocemente a una miriade di informazioni, non solo testi, ma soprattutto video e foto.
La biblioteca rappresenta in una città il luogo del sapere che si apre alla città.
La biblioteca è importante in una comunità, sicuramente un luogo poco frequentato come Piazza Fontana non avvicina le persone alla cultura, la biblioteca deve trovarsi in un ambiente cittadino vivo, frequentato, facilmente accessibile. La cultura si deve avvicinare ai cittadini. Pensate i ragazzi che d’inverno devo raggiungere piazza Fontana, magari partendo dalla zona Bovo o un anziano che ha l’abitudine di leggere il quotidiano in biblioteca, l’ex macello comunale di Racalmuto non è la scelta giusta.
Sergio Scimè – Regalpetra Libera
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