Chi vivrà vedrà.
Quello che forse è successo a Racalmuito è sicuralmente successo nelle miniere di sale in Germania. Sono stati depositati nelle viscere della terra, nei depositi sedimentati di Sal Gemma, tonnellate e tonnellate di scorie radioattive e rifiuti tossici.
Le autorità hanno detto che da qualche parte bisogna pur metterle, e che quello era il luogo più sicuro; daltronde i contenitori garantiscono una tenuta di diverse centinaia di anni. DA noi che cosa è potuto succedere?
Di certo si sa che nessuna amministrazione pubblica ha o avrebbe il coraggio di dire apertamente quello che ha fatto o ha intenzione di fare. Cosicchè tutto resta nel campo delle supposizioni. A noi, al massimo, ci è concesso di verificarne gli effetti.
Per quanto mi riguarda io posso dare qualche testimonianza diretta. La più recente, risale a quando ero assessore della giunta Restivo; ho chiesto informazioni all'Ente Minerario e all'Arpa in merito, senza riceverne risposta alcuna.
Qualche anno dopo la chiusura della miniera, essendo un frequntatore di quei posti per averci la mia famiglia delle proprietà, ho notato nottetempo un continuo andari vieni di camion. A distanza di qualche tempo ho saputo che l'imbocco del pozzo della miniera era stato chiuso con una colata di cemento.
Intanto cominciava a circolare qualche voce circa il probabile utilizzo della miniera come deposito di sostanze non bene definite.
Il sospetto che qualcosa di vero potesse esserci alla luce di quello che ho in precedenza detto, si è trasformato in qualcosa di più di una supposizione.Un'ulteriore contributo voglio dare a questa discussione, uscendo fuori dal campo delle ipotesi.
L'area interessata dalle miniere, che va da Gibbellini, Alla Monte Catini e fino a quella attiva di contrada Giona hanno provocato e continuano, un vero e proprio sconvolgimento ambientale.
Sprofondamenti di centinaia di mq di fertili terreni, fuoriuscita di acqua salata che compromette rogenti e falde acquifere e territorio, accumulo di sostanze tossiche mancanza di qualsiasi impianto di depurazione, presenza di amianto e molto altro ancora.
Questo problema è presente in tutta la sua drammacità anche nei terreni che l'amministrazione Restivo a acquistato dall'Ente Minerario. Possiamo dire che ha preso una bella patata bollente in mano. Tutto questo non rappresentano ipotesi ma fatti reali, e tutto nell'indifferenza più assoluta.Chissà che non sia arrivato il momento di riappropriarci del nostro territorio pretendendo una politica di rispetto e di salvaguardia, dopo tutto abbiamo un dovere morale verso le future generazioni a partire dai nostri figli.
G. Guagliano
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