mercoledì 16 settembre 2009

Vittorio Sgarbi sindaco di Salemi ricorda Leonardo Sciascia nel ventennale della morte


Vittorio Sgarbi: «Lo ricorderemo nel punto più emergenziale della sua impresa letteraria, quella dei professionisti dell’antimafia che ha fatto tanto discutere»
La Città di Salemi il prossimo 18 settembre, alle 21,00, al castello normanno svevo, ricorderà Leonardo Sciascia (Racalmuto, 8 gennaio 1921 – Palermo, 20 novembre 1989) nel ventennale della morte. E lo farà con un convegno sul tema: «Mafia ed antimafia: riflessioni nel ventesimo anniversario della morte di Leonardo Sciascia». Per l’occasione sarà a Salemi il Sottosegretario di Stato con delega alla Pubblica Sicurezza, on. Alfredo Mantovano.
Tra i relatori il giornalista del quotidiano «La Repubblica» Francesco Merlo, l’avvocato, già deputato del Partito Radicale Mauro Mellini, direttore del sito ww.giustiziagiusta.it, il presidente della Commissione regionale antimafia della Regione Siciliana, l’onorevole Calogero Speziale, e l’onorevole Fabio Granata, capogruppo del Pdl nella Commissione Cultura alla Camera dei Deputati. Sono attesi altri importanti relatori i cui nomi saranno resi noti nei prossimi giorni
Nel corso del convegno sarà presentato il libro «Panta Sciascia», edito da Bompiani. E’ un volume illustrato che raccoglie, in un ritratto a più voci, ricordi e testimonianze sull’uomo e lo scrittore Sciascia, firmate da alcuni dei maggiori intellettuali del Novecento: Calvino, Pasolini, Vigorelli, Battaglia, Bo, Montanelli, Moravia, Biagi, Bufalino, Siciliano, Rosi, Sgalambro, Riotta, Vàsquez Montalbàn, Ambroise e altri. La nuova edizione contiene gli interventi di Umberto Eco, Dacia Maraini, Vittorio Sgarbi, Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli, Roberto Saviano, Inge Feltrinelli, Oliviero Diliberto, Marta Morazzoni; Conversazioni intorno a Sciascia di Matteo Collura con Toni Servillo; Elisabetta Sgarbi e Mario Andreose su “A futura memoria”. Allegato al libro un Cd Audio con “Una Storia Semplice” letto da Toni Servillo.
«Conobbi Sciascia negli anni Ottanta – racconta Vittorio Sgarbi – quando alla Prefettura di Ragusa, assieme a Gesualdo Bufalino, con grande coraggio inaugurammo la riscoperta degli affreschi del pittore Cappellotti che raffiguravano il Duce. L’ho incontrato in numerose occasioni. E stavo lavorando con lui alla pubblicazione della rivista “Fiammette”. I rapporti con lui sono insomma documentati da diverse iniziative che mi mettono in una condizione di grande privilegio nel ricordarlo. Il 18 settembre a Salemi lo ricorderemo nel punto più emergenziale della sua impresa letteraria, quella dei professionisti dell’antimafia che ha fatto tanto discutere. Ci sono probabilmente tutt’ora persone convinte ancora che abbia sbagliato Sciascia, altre che ne hanno inteso il germe di verità che io stesso talvolta avverto quando incontro i professionisti dell’antimafia strutturata»
[ N. Ippolito]

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