venerdì 4 settembre 2009

Quanta pazienza ancora?

Giuseppe Guagliano

Ci sembra che il PD unico elemento residuale di un'amministrazione di centro sinistra abbia il il dovere morale di chiarire la sua posizione e pretendere chiarezza.E ciò lo deve, il suo rappresentante di maggiore corso, ossia il dot. Sardo, a ru...ota il segretario del partito cittadino Federico Martorana e quello provinciale Emilio Messana.Abbandonate la filosofia del "la meglia parola è chiddra ca nun si dici"Ognuno può dire di avere gli attributi ma poi...





Salvatore Sardo

Caro presidente Guagliano (presidente del Comitato Fra' Diego La Matina), la posizione del PD è chiara: in campagna elettorale abbiamo sostenuto lealmente l'attuale sindacoed il suo programma elettorale, e grazie ( anche) ai nostri voti i...l prof. Petrotto è stato eletto sindaco di Racalmuto. Con lui non abbiamo mercanteggiato mulla, a differenza di molti altri, che non fosse nell'interesse generale del nostro paese.La nostra lealtà ,nel corso di questi anni, ci ha procurato non poche delusioni ! Tuttavia vogliamo essere ottimisti, come ci ha insegnato il nostro Gramsci: bisogna avere l'ottimismo della volontà e il pessimismo dell'intelligenza. Ma se da questa crisi non si dovesse uscire con una giunta ed un programma amministrativo idonei al rilancio del paese, vuol dire che sarà arrivato il tempo per imboccare altre strade.






Marco Amato

E' vero! ma il pessimismo dell'intelligenza (che non è altro che il realismo ben informato di Sciascia) ci fa intuire che la crisi a Racalmuto purtroppo non è solo politica ed in giro più che l'ottimismo della volontà, si vede "il coraggio della paura", come diceva il grande Totò. Condivido in pieno la vostra cauta posizione. Ogni Racalmutese dovrebbe giornalmente rileggersi lo stemma "Universitas Racalmuti ob mutui ed silui cor meum enituit", che non è un invito all'omertà, ma all'evitare inutili frastuoni.





Salvatore Sardo

Caro Marco, bisogna avere pazienza. E la pazienza è la virtù dei forti!






Sergio Scimè

... si aspetta da più di due anni e mezzo...con molta pazienza ... siamo al guinness dei primati nella categoria dei cittadini più pazienti!!! ... ma tu quanta pazienza hai ??? ... ci presenteremo ancora il prossimo anno da pazienti per superare il nostro record ... simpaticamente ...








Giuseppe Guagliano

"La vivibilità, il rilancio economico, e sociale il superamento del degrado morale e civile, passa attraverso un confronto permanente tra le parti sociali e la politica.Il comune deve ridiventare il luogo fisico dove incontrarsi e stabilire regole, comportamenti ed anche cosa fare per una sana e serena prospettiva di sviluppo"Parole del Sindaco Petrotto in campagna elettorale, a cui la gente ha creduto.E poi, in questi due anni che cosa è successo?Ed oggi in piena crisi politico- amministrativa come si sta operado?... Per questo dico che almeno chi fa politica deve avere il coraggio di fare e pretendere chiarezza nel rispetto di tutti.Non possiamo permettere che si affermi la filosofia secondo lal quale " Qello che non si sa o non viene visto non esiste; e di contro quello che viene detto, o mostrato diventa realtà pur non essendola"


Piero Carbone

Un modo c'è per fare chiarezza, e non aspettare all’infinito come nella commedia di Beckett. Un esempio, in non-politichese: ogni anno alla vigilia dell’approvazione del bilancio avvengono i balletti: i partiti della maggioranza chiedono e minacciano di non approvare, quelli dell’opposizione sono pronti a saltare la barricata e rimpiazzarli in cambio di qualcosa, magari un assessorato. Il Sindaco sta nel mezzo e dovrebbe mediare, ma fino ad un certo punto, fino al punto di non compromettere la realizzazione del programma elettorale, altrimenti: tutti a casa. Assumendosi ciascuno le proprie responsabilità. La stessa cosa vale per i partiti nei confronti del Sindaco: se ritengono che non garantisce l’attuazione del programma comune: sfiducia, e tutti a casa. Di nuovo a votare. Se l’opposizione cambia schieramento, la vecchia maggioranza dovrebbe fare compatta un passo indietro: non votare il bilancio, e tutti a casa. Questo balletto ogni dodici mesi farebbe chiarezza.

Se non si è disposti a pagare in prima persona, tutti i ragionamenti possibili rischiano di essere fumisterie per annebbiare gli occhi della coscienza, propria e altrui, pur di restare in sella.

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