Tutto pronto per la 7° edizione di Trame, il Festival
dei libri sulle mafie che si terrà a Lamezia Terme dal 21 al 25 giugno. Un
Festival unico nel suo genere con un'intera comunità raccolta per cinque
giorni intorno a un evento che in Calabria vuole dire no alla mafia e no
alla paura: proprio per questo il titolo scelto per questa settima edizione
è ‘Io non ho paura', particolarmente adatto in questi tempi di grandi
tensioni. Un festival animato dagli organizzatori, dagli autori che partecipano,
dal pubblico che assiste agli incontri ma anche da oltre cento giovani
volontari che arrivano da Lamezia Terme e da tutta Italia e che credono in
questa idea che ogni anno rinnova il suo successo.
Nella prima giornata di Trame, domani, molti gli incontri che si terranno
tra il Chiostro e la Piazzetta di San Domenico e Palazzo Nicotera. In
serata il magistrato Pier Camillo Davigo incontrerà il direttore artistico
del Festival, Gaetano Savatteri, sul tema della corruzione mentre nel
pomeriggio il giornalista Peter Gomez sul futuro dei giornali di carta che
si confronta con la redazione di Scomodo, la più giovane redazione di un
mensile cartaceo degli studenti romani. Attesa anche per l'incontro
dedicato a decennale della strage di Duisburg, la strage di Ferragosto che
portò in Germania la sanguinosa faida di San Luca con l'uccisione di sei
persone originarie della Calabria: sul palco lo scrittore Sandro Mattioli,
presidente dell'associazione “Mafia? Nein Danke!” e Bernhard Pfletschinger,
autore di un documentario sulla strage. L'incontro sarà coordinato dalla
giornalista e scrittrice Angela Iantosca.
Ad inaugurare il 7° anno di Trame due importanti mostre: Trame e me di
Guido Scarabottolo, illustratore e grafico – nonché creatore del simbolo
del Festival fin dalla sua prima edizione – che vanta collaborazioni con
“L'Europeo”, “Internazionale”, “Sole 24 Ore”, “New York Times” e “New
Yorker”. E la mostra Le parole rubate, a cura dell'Associazione Treccani
Cultura, con le parole della lingua italiana che, a causa della mafia,
hanno assunto un doppio significato, negativo.
Tra gli altri incontri della prima giornata di Trame, “Io non ho paura di
fare impresa”, in collaborazione con Confcommercio, con Carlo Loforti,
Roberto Tagliavia, Giuseppe De Luca e Anna Lapini, “Voce del verbo
corrompere” con Angela Iantosca, “I ragazzi della guerra santa” con Anna
Migotto, Stefania Miretti e Francesco D'Ayala e ‘Il boss in tv” con Cirino
Cristaldi. In serata, al Teatro Comunale Grandinetti, andrà in scena “Il
signor di Pourceaugnac” di Molière realizzato dalla Compagnia teatrale
Capusutta, l'associazione La Strada, la Comunità di accoglienza per minori
migranti “Luna Rossa” con il contributo del Teatro delle Albe di Ravenna. |
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