sabato 5 gennaio 2013

La Befana è bella come una fata



di Serafina Macaluso

La notte tra il cinque e il sei Gennaio si presenta volando su una scopa una vecchietta vestita di cenci a distribuire dolciumi ai bambini buoni. Ma chi è in realtà la Befana? Deriva dal termine epifania che nel suo significato letterale vuol dire manifestazione. Le origini di questa cara signora sono diverse rispetto all'immaginario collettivo,include tradizione pre-cristiane e elementi alquanto folcloristici.
Si dice che nasce dalle dodici notti fantastiche,durante le quali fate di acuta bellezza volavano sopra i campi per propiziarne il raccolto,tali credenze arrivarono fino al medioevo e le fate furono chiamate befane,appunto manifestazione dell'abbondanza. Quindi al contrario di quello che pensiamo la befana assomiglia ad una fata e come tale ha una certa bellezza.
Si dice che la nostra Befana sia vecchia e brutta perché rappresenta le pene degli anni passati e l'amarezza di certi avvenimenti, ma dopo la cara signora diventa giovane e bella, la sua ritrovata bellezza è sinonimo di rinnovamento e porta la speranza per l'anno che verrà.
La leggenda che lega la Befana ai Magi ha qualcosa di magico ma anche profondo, rappresenta l'animo umano che si pente e cerca di rimediare, si dice infatti che i Magi avessero perso la strada e si fermarono a chiedere indicazioni ad una vecchietta che però li cacciò malamente e non uscì con loro a cercare Gesù bambino, la donna pentitasi del proprio comportamento prese con se dei dolciumi e li distribuì in tutte le case nella speranza di incontrare Gesù bambino. Buon Epifania e che il vostro anno sia pieno di avvenimenti meravigliosi.

1 commento:

  1. Bravissima. Le tradizioni locali: la befana che viene a visitare i bambini buoni, i morti che si ricordano dei nipoti il due novembre e portano loro dei regali, la nascita del bambinello in una grotta riscaldata dall'alito di un bue e di un asinello, li cavaddruzzi di Pasqua, al di là di una facile e corrente banalizzazione, rappresentano il più solido elemento che ci rende consapevoli di una necessaria continuità tra il passato e il futuro. Rassoda in noi il senso della comunità. Senza tali "banali" tradizioni ci sentiremmo spaesati e non potremmo mai dire che per progettare il futuro è indispensabile appoggiarsi al passato.
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