mercoledì 5 marzo 2014

RACALMUTO Tasse, licenziamenti e querele (Sergio Scimè)

Racalmuto sta vivendo uno dei momenti più difficili "tasse, licenziamenti e querele" ... tutto questo crea sfiducia e toglie speranza. Tanti giovani non lavorano; un paese in declino.
Dobbiamo essere realisti: la situazione è drammatica.
Serve urgentemente un sindaco e un'amministrazione che si occupi a tempo pieno dei problemi della gente, amministrare una città è un compito tra i più complessi: servono persone serie, disponibili, preparate e operative. NO PERDITEMPO 
Leggo tanti annunci di candidature ma poca concretezza, molti per svincolarsi della drammaticità del momento si confrontano su discorsi vuoti, alcuni mi sembrano latitanti già da candidati. Io chiedo ai prossimi amministratori la massima disponibilità a discutere di tutti problemi, guardando la realtà senza ipocrisie, come fa Carmen, Luigi e tanti altri giovani e non. Il licenziamento dei precari del comune metterebbe in serie difficoltà diverse famiglie, di questo dobbiamo preoccuparci tutti.
Penso che le soluzioni ci sarebbero: molti lavori che il comune affida alle ditte esterne potrebbero essere svolti dai precari, in questo modo si farebbero delle economie e recuperare dei fondi. Creare delle cooperative di servizi da fornire al comune ma anche ad altri enti.
Una gestione comunale nella raccolta rifiuti attivando il progetto "RIFIUTI ZERO" darebbe lavoro e permetterebbe di diminuire le tasse. Chiedere allo Stato un forte sostegno economico. E' impensabile per il comune da solo stabilizzare 138 precari. La Regione dovrebbe farsi carico del problema in modo serio. Sono certo che arriveranno politici a fare promesse, ma stiamo attenti.

Sergio Scimè, blogger

1 commento:

  1. Non mi sono mai occupato di fatti amministrativi. In una riunione politica ho appreso che il costo per indennità per il Sindaco, assessori e consiglieri comunali ammontavano negli esercizi precedenti complessivamente a Euro 500.000. Ho appreso che tra i debiti fuori bilancio sono inseriti consulenze legali pari a Euro 500.000. Apprendo che di recente si sono appaltati lavori per circa 600.000 euro.
    Fatte queste breve premesse, per chi è di memoria corta e di lunga malafede, per arrivare al dramma degli LSU. Da premettere che con gli LSU si è evitato lo spopolamento del paese, sono delle economie che spendono nel paese e rappresentano una forza lavoro ragguardevole per l’ente comune.
    Se poi consideriamo che tra gli LSU, a cui va la mia solidarietà da padre di famiglia e di ex art. 23, ci sono ottime maestranze possiamo arrivare a delle conclusione che non richiedono grandi capacità di esperto in materie giuridiche o materie finanziarie-contabili.
    Secondo me per risolvere i problemi degli LSU, ed in generale i problemi economici del Municipio, dobbiamo incominciare a risparmiare le risorse economiche che abbiamo spendendo il meno possibile e bene. Ovvero ci vuole buonsenso, o se volete il senso comune, della Brava Massaia e far bastare ciò che si ha per tutto e per tutti.
    Non pensate che evitando le spese enormi che ho citato sopra forse oggi avremmo meno problemi?
    Non pensate che la politica deve rinunciare alle indennità sino a che non si risanano le casse comunali?
    Non pensate che molti lavori pubblici si sarebbero potuti eseguire con le ottime maestranze presenti tra gli LSU ed avremmo creato economie che sarebbero servite per rinnovare i loro contratti?
    Insomma battiamoci per gli aiuti esterni ma torniamo a riabituarci a “Friiri cu lu nuostru uogliu ” e principalmente diffidiamo dei soliti discorsi e delle solite figure che ci propongono “sempri la stessa minestra fridda e scarsa d’uogliu”.
    Il Nostro Paese ha donne e uomini, belle figure, di sani principi, di buoni propositi e con le idee chiare, professionisti che godono di grande stima sociale, hanno bisogno solo del nostro incoraggiamento per andare al Governo del Paese PER Il BENE DI TUTTI.

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