Non chiediamoci perché i giovani non vogliono interessarsi
della politica, ma chiediamoci perché la politica non si è interessata di loro.
Spesso i giovani vengono accusati di superficialità o di immaturità, ma io che
spesso mi trovo a contatto con loro, so che non è così.
I giovani sono la
nostra risorsa e la vera speranza per il futuro( attenti però ai falsi
giovani!), ciò non vuol dire che bisogna
eliminare in toto tutti gli altri, anzi le persone mature hanno nel loro bagaglio
di esperienze una grande opportunità, che può servire a trovare soluzioni a
problemi contingenti.
Bisogna ridare la speranza ai racalmutesi, non solo ai
giovani, che sono i più penalizzati.
Tante famiglie hanno già intrapreso la strada
dell’emigrazione, come nel dopoguerra, quando si emigrava per fame, ma anche
oggi non c’è molta differenza, perché questa crisi ha avuto l’effetto
devastante di una guerra. Si è creato il deserto, non solo a livello economico,
ma anche politico, tutti questi anni in cui non c’è stato dibattito politico,
né confronto con la gente, né una partecipazione attiva, hanno portato ad uno
stato di stagnazione, che ha fatto aumentare il senso di sfiducia nei
cittadini. Nella fase in cui ci troviamo, non serve accusare, recriminare o
criticare, l’imperativo categorico a cui bisogna ubbidire è: RICOSTRUIRE.
La ricostruzione fisica , perché il paese cade a pezzi, la
ricostruzione economica, la ricostruzione morale, tutto questo passa attraverso
la politica. Il senso di sfiducia ha covato la rabbia, che poi si è tramutata
in odio, verso la politica e i politici; ma l’odio serve solo a distruggere,
per costruire c’è bisogno della serenità, c’è bisogno di tutti i cittadini, di
ogni età, che si impegnino per il bene della comunità ed agiscano per
risollevare le sorti di Racalmuto.
Già molti stanno scaldando i motori o affilando le armi,
perché si preparano alla prossima campagna elettorale, io mi auguro che non sia
cruenta e velenosa, come quelle a cui abbiamo assistito in passato, ma che sia
basata su programmi concreti e realizzabili che diano risposte certe ai tanti
bisogni dei racalmutesi.
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