Un altro sabato notte tormentato. In via Garibaldi, all'altezza della locale Caserma dei Carabinieri, è andata in fiamme l'auto di un giovane Racalmutese, S.C di 25 anni. L'origine dell'atto è in corso di accertamento, non viene esclusa la dolosità dell'accaduto. Dopo pochi mesi nella centralissima via Garibaldi brucia un' altra automobile. Il corso è sempre frequentato dai giovani, in questo tratto ci sono diverse attività commerciali: Bar, Pizzerie, Negozi di Abbigliamento, Studi Medici e Professionali, Centri estetici. C'è la caserma dei Carabinieri e la scuola media. Ma i fautori di questi attentati non hanno nessun timore.
Questi segni devo far riflettere la nostra comunità, le istituzioni e chi si occupa di comunicazione non può far finta di niente. Il paese va aiutato, raccontare la positività è molto semplicistico e superficiale. Raccontare i fatti negativi per estirparli dalla radice è un servizio sociale. Per decenni e decenni il paese è stato in silenzio, è arrivato il momento di dire BASTA e collaborare con gli organi inquirenti. Con il silenzio non si va avanti: si muore. Alcuni raccontano solo una parte della vita in comune, nascondendo la sofferenza che persiste in paese. Nascondere la polvere sotto i tappeti, non elimina la sporcizia.
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