mercoledì 3 ottobre 2012

RACALMUTO Il centro storico cade, pericolo per i commercianti


TRS 98, Nicolò Giangreco
A Racalmuto non si vive soltanto una situazione al limite del collasso economico per l’arrivo delle bollette Tarsu aumentate dell’80%, ma anche una pericolosità dal punto di vista strutturale. Il centro storico  da un momento all’altro rischia di sgretolarsi, rischia di cadere a pezzi ma soprattutto rischia di fare un’altra tragedia tipo quella di Favara. La zona interessata è quella di vicolo Chiaramonte dove il Comune di Racalmuto e il Comando Polizia Municipale hanno firmato un’ordinanza in data 31 luglio di quest’anno, in materia di viabilità e sicurezza stradale.
La comunicazione parla di intervento  su un immobile composto da quattro piani nel quale è stato riscontrato il pericolo di stacco di tegole e cornicioni. Detto immobile sempre secondo l’ordinanza sarebbe oggetto di demolizione, per cui è stata interdetta parzialmente alla viabilità la via del Carretto. Ma nonostante l’ordinanza di sgombero nessun cartello o tabella e affissa sulle transenne, e pertanto, paradossalmente le macchine continuano a circolarvi. A pochi metri (appena una decina) nella via del Carretto,  il 21 settembre il Comune di Racalmuto e l’ufficio tecnico settore III Urbanistica hanno firmato un’altra ordinanza di sgombero a residenti , domiciliati ed esercenti attività  commerciali: le attività interessate sono una parrucchieria e un ‘attività di generi alimentari. “E’ da tre anni che viviamo questa situazione, che a definirla assurda è poca cosa”- tuonano i commercianti del luogo. Si tratta di una zona che in tanti ricordano nei primi anni’80 per la bellezza storico architettonica e proprio in questo quartiere è nato anche lo scrittore Leonardo Sciascia. Ritornando all’ordinanza si fa  riferimento alla messa in sicurezza del fabbricato di proprietà Matrona- Caponcello” a seguito della situazione di pericolo alla incolumità pubblica e sicurezza urbana riscontrata presso l’immobile sito in via del Carretto n° 5 e 7. Ma i puntellamenti sembrano davvero poco sicuri e gli abitanti e i commercianti del luogo sono preoccupati che la struttura possa cedere da un momento all’altro..

1 commento:

  1. Mi risulta che l'ex sindaco Petrotto ha emesso un'ordinanza di demolizione a salvaguardia della pubblica incolumità, mai applicata.
    I Commissari potrebbero e dovrebbero applicarla immediatamente.
    La legge da loro questa prerogativa.
    Non si capisce perchè in sei mesi questo non sia stato fatto.
    Leggendo la nota del Presidente della Pro Loco ho appreso che invece i Commissari sono stati molto solerti nell'applicare la delibera con cui Petrotto revocava il comodato dell'ex Macello a danno dei cittadini, pur essendo la delibera illegittima.
    Anche i Commissari dimostrano di essere forti con i deboli e deboli con i forti.
    L'interesse privato che prevale su quello pubblico.
    E' questa la legalità che ha portato lo Stato?

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