Mi
chiamo Giovanni Di Caro,
37 anni sposato e padre di due bambini. Vivo e lavoro a Favara in provincia di
Agrigento.
Sono laureato in ingegneria informatica
e lavoro presso il Comune di Favara (AG) dove svolgo le mansioni di
responsabile ICT e del Sistema Informativo Territoriale.
1) Perchè hai deciso di candidarti nel M5S?
Seguo
il Movimento 5 Stelle dal 2007, quando Grillo lanciò il primo V-day. Da
cittadino indignato dalla cattiva politica, mi piacque il tono di Grillo e
l'iniziativa "Parlamento Pulito": nessun condannato in Parlamento, un
massimo di due legislature e ripristino della preferenza diretta, 350.000
cittadini hanno aderito e sottoscritto l'iniziativa. Sono passati 5 anni e la
richiesta giace ancora negli scantinati polverosi del Senato. Successivamente
al primo V-day assisto, ancora più schifato alla decadenza morale della
politica italiana e il 12 maggio 2011 mi iscrivo al Movimento 5 Stelle
cominciando, concretamente, a fare qualcosa da attivista. Mi occupo di web e
social media e sono uno degli amministratori della piattaforma open source
"Liquid Feedback"
La mia candidatura è frutto di una procedura di iperdemocrazia partecipata,
iniziata il 9 giugno scorso con le prime assemblee regionali del Movimento.
Abbiamo usato la rete, ma anche riunioni preliminari a livello provinciale. Abbiamo
fissato i criteri per partecipare alle procedure selettive: attivismo
all'interno del Movimento, casellario giudiziale pulito, nessun tipo di carico
pendente e un'attestazione della Procura della Repubblica (che non chiede
nessuno) ai sensi dell'art. 335 c.p.p. Si tratta di una certificazione che
attesta di non essere iscritto al registro degli indagati. Bisognava poi
pubblicare il proprio curriculum, autocertificare di non essere iscritto ad
alcun partito politico e autocertificare che nei due anni precedenti non si è
stati candidati per nessun tipo di carica politica. Gli attivisti
"idonei" sono stati vagliati nelle assemblee provinciali per
approdare nella seconda assemblea regionale del 4 agosto scorso, in cui si sono
svolte le c.d. primarie.
2)
I siciliani sono pronti a cambiare registro cacciando via la vecchia politica?
L'attuale sistema partitico marcio ha impostato
il privilegio come principio di governo e il voto di scambio come strumento
essenziale di sopravvivenza. Siamo all'epilogo di una stagione politica
iniziata nel 2000. Questa e' una campagna elettorale diversa dalle altre. Dopo
10 anni i nodi storici della Sicilia sono venuti al pettine o si cambia o non
troveremo più la strada che porta al domani. I siciliani hanno capito che la
macchina del consenso non e' più l'unico ingranaggio da assecondare. Bisogna
superare la solitudine dei siciliani, di quelli che non si sono arresi alla
cultura del favore. C'è qualcosa nell'aria che ci fa sperare: gli sguardi di
noi siciliani sono diversi, guardano oltre lo sporco che la vecchia politica
sta lasciando. Noi puliremo tutto mandandoli a casa!
Candidato nel Collegio di Agrigento
Nato ad Agrigento il 17 Novembre 1974
Residente a Favara (AG)
Residente a Favara (AG)
Nessun commento:
Posta un commento