Registro con
dispiacere che il blog “Regalpetra Libera” non è per niente incline alla
verifica delle fonti dei documenti pubblicati, se si considera che, nella
fattispecie, tale verifica era di palmare evidenza. Il documento , di cui
vengono riportate solo alcune considerazione sganciate peraltro dal contesto,
era a firma del Circolo PD di Racalmuto.
Infatti, ho
materialmente trasmesso un documento stilato e deliberato dal Circolo PD di
Racalmuto che democraticamente ha ricondotto a sintesi una pluralità di
posizioni.
Al solo fine di
non apparire omissivo, essendo in questo frangente l'omissione criterio unico e
dominante nel valutare le condotte, o comunque per non apparire riluttante nel
manifestare le mie opinioni, colgo l'occasione per esternare qualche riflessione.
La confusione
della politica, o meglio la sua assenza, e il conseguente smarrimento dei
cittadini conduce inevitabilmente a derive populiste che fanno più male che
bene alla nostra comunità.
Se poi si
aggiunge, nel panorama locale, una consistente dose di strumentalizzazione
delle contingenze, di uno svolazzare incontrollato di opinioni, dettate
talvolta da interesse, il quadro è completo e non certo edificante. In ogni
caso non costituisce la premessa di un fatto ambientale e culturale foriero del
rilancio della comunità.
Quanto al rigore
vanno distinti, a mio parere, due differenti momenti.
Riferito
all'applicazione del principio di legalità non può che trovarmi assolutamente
d'accordo sempre e, maggiormente, in un momento in cui le cronache nazionali
testimoniano una dilagante corruzione della classe politica. Mi immagino lo
stato d'animo in cui andranno a votare i cittadini per rinnovare i consigli
regionali del Lazio e della Sicilia.
Quanto al rigore
in campo economico, sono assolutamente
contrario. La politica di austerità, come ho studiato nei manuali di economia
politica ai tempi universitari, ha un senso in un momento caratterizzato da
forte inflazione. In un periodo storico dove il problema è l'esatto contrario
(cioè deflazione) gravare le famiglie di tasse esose significa comprimere la
capacità di spesa con il conseguente blocco del sistema economico (del resto
sotto gli occhi di tutti). Tornando, quindi, al particolare e alla situazione
Racalmutese, l'applicazione ai massimi livelli dell'imposizione fiscale conduce
ad atterrare il già esile tessuto economico. Ma si sa, per ora, l'austerità è
il pensiero dominante. Aspettiamo tempi migliori.
Corollario del
rigore è poi la razionalizzazione dei servizi. Condivisibile può essere un
intervento di razionalizzazione se questo significa ricondurre ad efficienza ed
economicità alcuni dei servizi resi alla collettività.
In definitiva,
se il blogger ha voluto trascinarmi con forza in un dibattito che francamente
poco, al momento, mi appassiona ha colto nel segno. In ogni caso, la
precisazione era doverosa tanto nel rispetto del Partito quanto nel rispetto
delle mie personali opinioni.
Carmelo Brucculeri
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