giovedì 7 giugno 2012

Racalmuto sta facendo morire i giovani. Le riflessioni di un padre


Riportiamo affettuosamente il post pubblicato dal blog Castrum Racalmuto Domani una riflessione molto interessante che ci aiuta a capire l'essere giovane oggi



Sabato dopo pranzo: io e mio figlio scomposti sul divano, guardiamo svogliatamente la tv. Io sono più loquace, lui più taciturno. Ma a me piace stuzzicarlo, così tanto da non permettergli il mutismo. 
Non so se sono stato un buon genitore, sicuramente sono stato un padre diverso da i dettami che collocano tale figura in uno stereotipo ben definito. Forse ho una visione più amichevole nel rapporto con mio figlio, pur capendo che, quello del padre, non è mai un ruolo facile. Io “ho scoperto” mio padre da grande, quando ho capito di quanta comprensione e tenerezza avesse bisogno lui che mi appariva forte, duro.
Lui che era stato privato, bambino, di quella fondamentale figura paterna, troppo presto scomparsa, vittima di un incidente in miniera. Mi rammarico, tutt’oggi, di non essere stato un figlio sempre attento e sempre affettuoso. Ma , forse, è per tutti i figli, futuri padri, così. Tornando al pomeriggio di sabato, stimolavo Gabriele – questo è il suo nome – sulle tradizioni, l’appartenenza e su Racalmuto, cercando di inculcare in lui, quell’amore che così improbabilmente gli potrà nascere, visto che non ha mai vissuto in paese e che i suoi unici legami sono i miei racconti e la sua mamma, che riposa lì. Intestardendomi nel voler far nascere in lui l’attaccamento e l’interesse, viste vane le mie lotte, esplodendo ho sbottato: “ La colpa è di voi giovani, che state facendo morire Racalmuto!”
Gabriele, tra l’allibito e l’insofferente ha esclamato: “ La colpa è di Racalmuto, che sta facendo morire tanti giovani….”
La sua risposta mi è arrivata come uno schiaffo. Al di là del significato che lui volesse dare a quelle parole e cioè che a Racalmuto non c’è niente e che i ragazzi, per non morire di noia o per avere un futuro, una famiglia, un lavoro devono andare via dal paese, mi ha fatto riflettere che bisogna ascoltare i giovani e cercare di risolvere i loro problemi nell’immediato. Per non far morire loro di noia, per non far morire le loro speranze. Per non far morire Racalmuto. Una società senza giovani è una società destinata a non avere futuro.


2 commenti:

  1. questo è vero un paese senza giovani non é niente ,e poi é vero non c'é nient di buono a racalmuto manca tutto ,manca il svago per i giovani ,non c'é un cinema ne una discoteca ne lavoro io vedo che tutti questi giovani sono setudi sempre davanti al bloob a fare che??????? RAGAZZI CHE SONO FIDANZATI DA 11 ANNI E CHE NON SI SPOSANO PERCHE????? perché non hanno un lavoro e non possono mettere su famiglia ma scherziamo ,la sicilia é ricca di tante cose ma si dovrebbe sfruttarla e non lasciarela morire racalmuto per i giovani é un paese senza AVVENIRE ecco che cosé racalmuto

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  2. Sempre parlare,parlare e parlare ma, mai agire con iniziative personali o di gruppo. Aspettiamo sempre che qualcune ci dia una soluzione un aiuto...

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