giovedì 19 gennaio 2012

Le dichiarazioni di Petrotto dopo la sentenza di condanna


(riceviamo e pubblichiamo)




Come volevasi dimostrare!
4 mesi di reclusione, pena sospesa, per un reato derubricato in sede di Giudizio abbreviato dal giudice D’Andria.
Da tentata concussione ad istigazione alla corruzione, questa è la pena inflitta a chi si è opposto all’anomala privatizzazione dell’acqua, attraverso una società , Girgenti Acque, aggiudicataria di un servizio per trent’anni, di mala gestione dei servizi idrici.
Questo è il destino di chi ostacola ad oltranza, un’anomala privatizzazione dell’acqua, nella provincia più assetata d’Italia!
Neanche le intercettazioni, chiare e lampanti, hanno potuto ostacolare il corso di una selvaggia privatizzazione dell’acqua!

Si è arrivati al punto di negare il senso ed il significato stesso di una negazione, da parte del Petrotto, allora sindaco di Racalmuto che, in risposta alle proposte corruttive dell’amministratore delegato di Girgenti Acque, tal Giuseppe Giuffrida, prendeva le distanze e respingeva ogni sua proposta corruttiva.
Eppure, ad Agrigento una negazione equivale ad un’affermazione!
Tre anni di indagini ed intercettazioni, andati a vuoto, nel tentativo di fare arrestare Petrotto, voce fuori dal coro, assieme ad altri colleghi sindaci ed a qualche avvocato che si opponeva in tutte le sedi, penali e civili proprio contro Girgenti Acque, vincendo tutti i ricorsi e le richieste di risarcimento economico a favore del Consorzio Tre Sorgenti di Canicattì, nella misura di una decina di milioni di euro, riconosciuti, con tanto di decreto ingiuntivo.
Girgenti Acque era inciampata in una sorta di rompiscatole giudiziario e col suo, amministratore delegato, oltre che con il suo ex componente del Consiglio di Amministrazione, già deputato, avv. Giuseppe Scozzari, doveva per forza ordire questo infame tranello contro chi ha dato anima e corpo per difendere l’acqua pubblica ed il patrimonio del Consorzio Pubblico, di Comuni Tre Sorgenti di Canicattì!
La misura è colma, sembra, quella di Agrigento, una sorta di Giustizia di Pinocchio, al servizio dei potenti di turno.
I deboli e poveri cristi che si oppongono alle rapine di alcune aziende private devono per forza morire!
Adesso, morto e sepolto Petrotto, possono tranquillamente, senza avere tra i piedi questo terribile rompiscatole, gestire a loro piacimento una marea di soldi, di finanziamenti europei, attraverso un’anomala società che realizzerà un business di almeno un miliardo di euro, a danno dei cittadini utenti del servizio idrico!
Ricordate questa data: 18 gennaio 2012.
Ricordate questa condanna: 4 mesi di reclusione
Da questo momento iniziano le danze!
Si può spendere e spandere tutto quanto non è stato possibile sinora.
Tolto di mezzo Petrotto, il business del secolo può diventare realtà, ad Agrigento e provincia.
Un miliardo di euro e dintorni che le simpatiche canaglie dell’acqua potranno appassionatamente spartirsi!
Salvatore Petrotto

10 commenti:

  1. E' curioso notare come il prof. Petrotto non si risparmi complimenti e giudizi positivi per la procura e i giudici quando risulta scaggionato dalle accuse nei tantissimi processi che lo hanno visto coinvolto, e di contro butti veleno quando la stessa procura e gli stessi giudici ne decretano la condanna per altre vicende.
    Affermare poi che avendo tolto di mezzo Petrotto non esiste più nessun baluardo tra i potentati economici e la politica corrotta ci sembra veramente troppo, considerare poi la procura un mero strumento al servizio di questi ci sembra inverosimile.
    La verità è che Petrotto non è mai stato il baluardo di niente e di nessuno; le uniche battaglie (finte) che ha fatto sono quelle strumentali alle sue improbabili candidature verso lidi politici fuori dalla sua portata e che i cittadini di Racalmuto hanno pagato a caro prezzo.
    Oggi ha deciso di cavalcare, sempre strumentalmente, il movimento dei forconi.
    Domani chissà quale altro.
    Stia attento l'abile mistificatore Petrotto che giocare con i forconi
    può essere pericoloso, specialmente quando questi manifestano contro un certo modo demagogico e vigliacco di fare quella politica, che Petrotto ha incarnato per tanti anni.
    Un consiglio:
    Torni ad insegnare a scuola le cose per cui è pagato, il prof. Petrotto e lasci perdere con la politica, le cose andranno sicuramente meglio per tutti!

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  2. mi dispiace che Petrotto dopo tante battaglie si è ridotto così male, colpa sua o delle brutte compagnie che ha iniziato a frequentare negli ultimi anni, Racalmuto per il suo comportamento irresponsabile e per certi aspetti "disonesto" sta pagando un prezzo carissimo. Si trova con un commissario lontano dalla gente un burocrate a servizio della politica. Ma il rischio peggiore che il consiglio comunale venga sciolto per infiltrazione mafiose. Se Petrotto vuol bene al paese e a se stesso deve per un periodo frenarsi e iniziare a riflettere. L'impulsività porta a sbagliare.

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    1. Salvatore Sardo consigliere comunale del Pdgiovedì, 19 gennaio, 2012

      Vorrei fare una domanda al prof. Petrotto: visto che sostiene di essersi strenuamente battuto contro la privatizzazione dell'acqua, come mai, a differenza dei sindaci di Bivona (Panepinto) e di Palma di Montechiaro (Rosario Gallo) che si sono rifiutati di consegnare gli impianti idrici dei loro comuni a Girgenti Acque, lui ha invece consegnato, senza neppure consultare il consiglio comunale e senza opporre la minima resistenza, la nostra rete idrica al signor (?) Giuffrida suo accusatore?

      Salvatore Sardo
      consigliere comunale del Pd

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  3. Dispiace constatare che degli anonimi, persone cioè che non hanno il coraggio di firmare le proprie considerazioni, delle persone invisibili, dei fantasmi, devono, in maniera ingenerosa ed ingiusta, aggiungere e sputare sentenze a sentenze. Come se, nel mio caso si trattasse della prima volta che, a seguito di calunniose denunce subisco dei procedimenti penali. Ricordo agli anonimi che, forse a causa degli stessi anonimi, io e la mia famiglia, abbiamo dovuto subire, negli ultimi 16 anni, qualcosa come un processo all'anno!
    E' chiaro che i fatti dimostrano che, nel corso delle indagini preliminari, o in primo o in secondo grado, per tutte e sedici i processi, intentati contro di me, nella maggior parte dei casi, a causa di esposti anonimi,sono stato assolto.
    E' per lo meno ingiusto infierire, non dico contro di me, attraverso sempre delle calunniose denunce o valutazioni, ma per lo meno, visto che sono e resto un privato cittadino, lasciate in pace la mia famiglia ed i miei figli, per cortesia. Grazie.

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  4. Egr prof Petrotto,
    personalmente, al suo posto, avrei ben poco da gioire.
    Le ricordo che,secondo il sistema giuridico, se una persona viene condannata, è certamente, al di la di ogni ragionevole dubbio,colpevole per il reato a lui ascritto.
    In secondo luogo, mi permetta una considerazione:se il paese di Racalmuto si è ridotto nello stato in cui si trova, che rappresenta uno dei periodi più bui della sua storia, sicuramente degli errori amministrativi sono stati commessi.
    A lei le opportune considerazioni

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  5. Condivido quello che dice Petrotto ex sindaco di Racalmuto , non bisogna infierire ancora dopo una sentenza di condanna. Adesso lui è un privato cittadino, lasciamolo stare. Ma l'ex sindaco deve fare rammenta quando lui da sindaco ha infierito con "cattiveria" su privati cittadini racalmutesi. "Non fare ad altri quello che non vuoi sia fatto a te." BUONA FORTUNA.

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  6. Dal sito La perfetta Letiziavenerdì, 20 gennaio, 2012

    Caro Petrotto non dire minchiate, tu continui a fare l'imbroglione leggi che dicono di te sul giornale Laperfetta letizia:
    "Nell’agrigentino il “capopopolo” è Salvatore (detto Totò) Petrotto, ex sindaco di Racalmuto. Tre mandati e numerosi cambi di casacca all’attivo: dalla Rete di Leoluca Orlando, fino alla rottura con l’IdV. Poi l’avvicinamento all’MpA e le simpatie per il Partito del Sud di De Santis, leader dei movimenti autonomisti meridionali. Quando è stato eletto sindaco col favore del PD, stava già schiacciando l’occhio ad Angelino Alfano e a Silvio Berlusconi, con tanto di lettera aperta. Durante l’ultimo mandato ha chiesto l’intercessione di Scilipoti per assegnare a Berlusconi il premio “Per una Giustizia Giusta” intitolato a Leonardo Sciascia. Petrotto ha un curriculum di tutto rispetto, da vero “perseguitato” quale afferma di essere (ci ricorda per caso qualcuno?): più di una dozzina di indagini su di lui, da quella per concussione (terminata con la riqualificazione del reato a induzione alla corruzione e la condanna dell’ex sindaco), a quella per droga; fino all’inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa, poi archiviata, che lo ha condotto alle dimissioni. Da bravo grillo quale è, lo Scilipoti nostrano ha indirizzato il suo ultimo salto verso la guida dei Forconi agrigentini."
    http://www.laperfettaletizia.com/2012/01/sicilia-dentro-il-movimento-dei-forconi.html

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  7. non usare la tua famiglia, li usi come scudo, vergognati ti sei fatto pure pignorare 68000 euro circa al comune da tuoi familiari e da Giuseppe Arnone. FINISCILA E RIPOSATI. Più t'arrimini più ti fai male. Vedi chi parla di anonimato chi ha costruito tutta la sua fortuna sulla menzogna l'avv. tuo parente ti ha rovinato

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  8. Vorrei chiedere una cosa al prof. Petrotto:
    Ha sempre sostenuto che lui come Sindaco percepiva circa 400 € al mese.
    Ma allora come mai ha percepito una liquidazione di 10.000 dal comune?
    Ricordo che al Sindaco come agli assessori spetta l'equivalente di una mensilità per ogno anno di carica ricoperta.
    Quindi Petrotto percepiva in verità più di 2500 € al mese non avendo compiuto per intero i quattro anni.
    Per di più non risulta essersi messo in aspettativa a scuola, quindi prendeva pure lo stipendio da insegnante.
    Non si capisce quale necessità possa avere un sindaco ormai ex di mentire su cose facilmente riscontrabili?
    Anche il pignoramento intentatogli dalla suocera a tutta l'aria di essere una menzogna costruita ad arte per limitare i danni inferti da Arnone.
    Ma non è la prima volta in quanto già l'anno scorso ha fatto sborsare al comune più di 30.000 € di "supposte" spese legali in favore del cugino Lillo Mattina!
    La verità e che si dovrebbe vergognare e ritirare a vita privata per evitare ulteriori danni ai suoi familiari a se stesso e all'intero paese in termini di immagine già fortemente compromessa.
    Qualcuno dovrebbe informare quelli del movimento dei forconi sulle "qualità" del Petrotto!

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  9. nessuno ti ha obbligatovenerdì, 20 gennaio, 2012

    nessuno ti ha obbligato ha ricandidarti a sindaco eppure lo ai fatto,
    nessuno ti ha obbligato di sistemare i tuoi parenti al comune ed alla miniera ecc ecc eppure lo hai fatto,
    nessuno ti ha obbligato a fare uso di droga eppure lo ai fatto,
    nessuno ti obbliga ha continuare a fare politica (se cosi la si puo chiamare) eppure lo continui a fare,
    un consiglio di amico continua a fare il professore e dedicati alla scuola, nel dopo scuola inizia a lavorare la terra coltivandola come facevano i tuoi avi , almeno loro avevano la fama di avere i miglior ortaggi di racalmuto

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