giovedì 1 dicembre 2011
Qual è la posizione del blog di Racalmuto sugli omosessuali in un paese dove l'omofobia è dilagante?
Apprezzo il suo blog,ma lo trovo molto oscurantista e fazioso verso posizioni clericali.Ha chiamato il suo blog Regalpetra libera,ma libera da cosa?Libera da collusioni mafiose?se è questo va bene ma non suffuciente,certamente non libera dalla mentalità becera che c'è in questo piccolo paese oscurantista e tradizionalista che ha avuto la fortuna di avere un autore apprezzato globalmente,ma questo non ha sortito effetti a livello locale.Ora mi chiedo quale è la sua posizione,sig.Scimè,in merito alla dilagante omofobia che c'è in questa cittadina?
quale è la sua posizione riguardo i centinaia di omosessuali che vivono nel paese e che vorrebbero essere tutelati come gli altri cittadini?se lei è dell'UDC quasi sicuramente non prenderà in considerazione questi quesiti o li sminuirà facendosi forte del concetto di "famiglia".Gli omosessuali a Racalmuto esistono e sono tanti,molti non dichiarati(e questo è sintomo di una mentalità chiusa che c'è nel contesto racalmutese).Mi piacerebbe sapere la sua opinione in tal senso,grazie.
Andrea.
Commento di Andrea al post La BELLA La Rissa ...DICIAMOLO
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Interessante che oggi 1 Dicembre, giornata internazionale della lotta all'Aids si parli di omosessualità in un blog di un piccolo paese dell'entroterra siciliano. Io sono omosessuale, credo che in molti lo sanno a Racalmuto e se non lo sapevano ora lo sapranno e come Andrea dice questo piccolo paese è omofobo e anch'io ne ho avuto conferma nel mio piccolo, come anche segnalazione che inviai tramite sms a Sergio Scimé, con telefonate anonime nel cuore della notte contenenti minacce e offese. Però c'è da dire che le stesse persone che mi hanno minacciato ed offeso nascoste dall'anonimato sono quelle persone che prese dai fumi dell'alcool si lasciano andare in rapporti promiscui omosessuali fra loro o cercando di abbordare qualche gay del paese che però il giorno dopo, dopo un caffé offendono. Ecco, anch'io mi unisco ad Andrea e chiedo a Sergio che posizione prende in relazione all'omosessualità in generale, perché è facile dire che non si è omofobi e ognuno è libero di fare quello che vuole, e che posizione ha lui in merito alla possibile legiferazione delle unioni civili omosessuali delle quali l'UDC ne prende le distanze non appoggiando la legiferazione dei "matrimoni" omosessuali per colmare il vuoto legislativo che c'è in Italia in relazione al resto d'Europa. E, un grazie ad Andrea che ha sollevato un argomento che mi sta molto a cuore. Luigi Iannello
RispondiEliminaOnore al Vero
RispondiEliminaSono Racalmutese da 47 anni...e non credo che questo paese sia così omofobo! avrà tante altre disgrazie.... mi pare che addirittura nell'ultima amministrazione petrotto era presente in giunta un omosessuale, non mi risulta abbia vuto particolari problemi....critiche o sbeffeggiamenti...anche da parte della classe politica... che a volte sa essere molto cinica.
Poi se ci sono fatti di cui non son o a conoscenza...chiedo scusa.
Caro Andrea ti risponde uno che non pensa che Regalpetra sia mai stata libera, e non sarà sicuramente questo blog a liberarla, con tutto l'impegno disinteressato o "interessato" che ci sta mettendo. Riguardo il problema dell'omosessualità (e scusami se lo definisco problema!)oggi non si riesce a trovare il giusto equilibrio fra chi assume assurde posizioni omofobe e chi invece all'insegna di un ipotetico terzo sesso, la enfatizza. C'è poco da speculare sull'argomento: trattasi di un disturbo della sessualità, così come l'anoressia o la bulimia possono definirsi "disturbi del comportamento alimentare", con la differenza che di anoressia o bulimia si può anche morire, mentre di omosessualità, travestitismo, transessualismo etc etc si vive, ed in alcuni casi anche meglio. Fatta questa premessa, i sessi sono 2 (maschio e femmina), tutto il resto può coinvolgere la sfera fisica, psichica e ormonale in vario modo, ed ogni individuo che tali condizioni vive ha il diritto di viverle nel migliore dei modi. Riguardo a Racalmuto non credo che gli omosessuali siano mai stati emarginati, abbiamo avuto anche importanti personaggi politici e gente di tutto rispetto, rispettabili e rispettati; una sorte meno felice hanno invece avuto gli omosessuali di classi economiche meno agiate, quelli si che l'hanno presa sempre in c...Quindi non credo che possiamo mai affermare che il racalmutese è OMOFOBO, ma possiamo sicuramente affermare che è CLASSISTA!
RispondiEliminaCome prima cosa, rispondendo all'anonimo che dice che l'essere gay è un disturbo della sessualità, rispondo che l'omosessualità è intrinseco nella natura sessuale della razza umana che gradi culturali di pregiudizio sociale hanno meno o più condizionato nell'esprimersi liberamente. Se l'omosessualità fosse un "disturbo" come tutti i disturbi potrebbe essere curato e attualmente tutte le associazioni mediche psichiatriche e giurisprudenziali mondiali vietano a chiunque di applicare terapie riparative dell'omosessualità. Si deve assolutamente considerare la sessualità umana come una grande scala di grigi e non vedere il tutto solo come bianco e nero. La stessa parola gay ha un significato profondo nata come acronimo della frase " good as you" che letteralmente significa "buono come te", tale parola è nata dalla rivoluzione nata in america negli anni 70 dopo fatti di persecuzione di omosessuali. Certo, Racalmuto come tutta l'Italia non è omofoba come l'Iran e la Nigeria dove ti impiccano o ti arrestano se si è omosessuali, ma come tante parti del mondo la sua base omofoba culturale di discriminazione sessuale la ha, base nata da una cultura cattolica monoteista che concede di far tutto solo sotto forma di tabù e peccato e non manifesta e libera come il movimento omosessuale internazionale vorrebbe e sta lottando per arrivarci e dove in alcuni stati del mondo già raggiunto, questo stadio di libertà. Sinceramente parlando nel mio coming out verso amici di infanzia e gente di Racalmuto e famiglia, molta omofobia non ne ho trovato, certo, ho anche trovato chi con battutine o cercando di voler capire finiva sempre il discorso ma perché non ti trovi una donna e lasci stare, continuava il suo essere omofobo o chiuso mentalmente nel non voler capire, ma i fatti della scorsa estate di ricevere telefonate anonime di minaccia di ragazzi in dialetto racalmutese e l'essere stato importunato sessualmente da altri ragazzi in preda all'alcool che si definiscono eterosessuali mi fanno condividere il pensiero dell'autore del post, Andrea, che un certo grado di omofobia a Racalmuto c'è e non si può esimere dal resto della popolazione italiana. Comunque ancora aspettiamo le parole di Sergio Scimè sull'argomento. Luigi Iannello
RispondiEliminaNel momento stesso in cui si discute e si tende a far valere le proprie idee, si afferma, incosciamente "forse",una netta differenza tra questa e quella sessualità, come a voler dire che è meglio essere eterosessuali o essere omosessuali.La sessualità è un aspetto così privato che non dovrebbe essere discusso o giustificato con alcuno.Io giudico le persone per i loro comportamenti, per le loro idee, per la loro intelligenza e non per le loro tendenze sessuali e non vado urlando a destra o a manca che sono eterosessuale.
RispondiEliminaRacalmutese fiero
Ognuno deve vivere con libertà il proprio orientamento sessuale nei limiti della legge. Condivido con quella persona che dice in un commento che "la sessualità è un aspetto così privato che non dovrebbe essere discusso o giustificato con alcuno". Riguardo alle unioni civili, secondo il mio pensiero, bisogna andare oltre l'aspetto sessuale si può vivere insieme, sotto lo stesso tetto, da persone che si voglio bene, non possiamo per nulla al mondo legare la nostra esistenza limitatamente al sesso, sarebbe molto offensivo per l'uomo e per la donna. Io sto con Giulia Adamo,
RispondiEliminacapogruppo all'assemblea regionale dell'UDC che ha firmato il ddl che riconosce le unioni civili "rifiutando qualsiasi discriminazione legata all'etnia, alla religione e all'orientamento sessuale." Ma è lo stesso Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell'UDC che in una intervista ha dettto: " Non caccerei mai un gay dall'UDC, assolutamente. Noi siamo rispettosi della persona in quanto tale, siamo rispettosi della diversità."
Sarebbe bastato che Cesa si fosse fermato a: "Siamo rispettosi della persona in quanto tale".
RispondiEliminaE' la persona che deve contare, non la sua acclarata o presunta "diversità".
Racalmutese fiero
Ognuno è libero di pensare fare ed essere chi vuole essere... ma il fatto stesso che il concetto di omosessualità vi fa nascere il complesso di inferiorità al tal punto da sentirvi emarginati non convinge voi stessi figuriamoci a chi non la pensa come voi. Io Credo che la società che cresce a Racalmuto ha un concetto molto chiaro della sessualità e il rispetto dell'essere di persona e del proprio pensiero. Sicuramente non è la stessa cosa per le fasce di età più alte che ancora arretrano a concetti preistorici.
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