lunedì 10 ottobre 2011

Carmelo Mulè interviene sui fondi di compensazione ANAS

E' naturale che se non ci fossero disagi, dissesti ed altro ancora non ci sarebbe motivo per prevedere, all'interno della contabilità per la realizzazione di un'opera, i fondi di compesazione.
I maggiori disagi si soffrono sui luoghi che attraversa la 640 e quindi in quei luoghi andrebbero spese le somme assegnate,ma se la politica non ne vuol sapere allora cerchiamo una soluzione che avvantagi l'intera popolazione.
La polverizzazione delle somme in cortili e cortiletti ha un acre sapore di bassa politica.
In verità, un comune serio almeno andrebbe a vedere, tramite i suoi tecnici, sul posto cosa succede e succederà quando le opere saranno completate. Io sono sul posto ed ho fatto le mie contestazioni ad alcune previsioni di progetto le quali, secondo me, arrecheranno alcuni danni ai proprietari del luogo, parlo di strade di servizio che anzichè servire e salvaguardare stravolgono, ma lasciamo perdere.
La polverizzazione delle risorse, dicevo, è la cosa peggiore che una pubblica amministrazione possa immaginare.
Cortili, viuzze, stradelle ed altre cose di questo genere appartengono all'ordinaria amministrazione, sicuramente non possono essere considerate con i fondi compensativi. Un'Opera sola; un unico investimento può servire al paese.
Mi piace pensare che arrivino, dalla politica esterna, delle proposte; visto che quella che occupa il palazzo pensa solo all'antico orticello, manco fossimo un paese di ortolani. Proposte per tutti, perchè nel paese si costruisca qualcosa che serva.
C'era un vecchio progetto che prevedeva una casa di riposo comunale con relativa pianta organica; posti di lavoro; che fine ha fatto?
C'è un impianto di depurazione che è stato costruito e smantellato, perchè? Anche qui c'erano posti di lavoro.
C'è un pezzo di giardino privato, molto bello ed ultimo polmone verde scampato alla speculazione edilizia, quella che nessuno vede, perchè non comprarlo e conservarlo? ( contrada guardia proprietà Romano).
Ci sono zone archeologiche mai speculate, mappate, vincolate e abbandonate al proprio destino; I romani iniziarono lo sfruttamento delle miniere di zolfo ed attorno a questo minerale giravano grandi interessi fino a tempi recenti, si può immaginare l'esistenza di qualche villa. Perchè non pensare anche a questo? E ci sono tante altre cose che altri, spero ,diranno. Cambiar pagina potrebbe essere un segnale per cambiare il volto al paese!

Carmelo Mulè

8 commenti:

  1. C'è anche una chiesa quella di San Francesco che andrebbe riaperta al pubblico e ai turisti!!

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  2. esatto! Racalmuto necessita di grandi opere volte sopratutto al rilancio turistico del paese; ripristino della vecchia pavimentazione in lastricato della via Garibaldi (pur lasciando integra la fontana di piazza Francesco Crispi che anche se all'origine fu un falso storico ormai la possiamo considerare storicizzata ed integrata nel paesaggio urbano di Racalmuto); costituzione di un'area museale nel castello chiaramontano (museo archeologico: costituito attraverso il recupero di tutti i pezzi ritrovati nel territorio e che giacciono negli scantinati del Museo santa Nicola, compreso il famoso tesoretto bizantino; museo dell'arte mineraria: dai cristalli di sale e di zolfo fino ad arrivere a documentazioni fotografiche e pezzi di archeologia industriale; museo della civiltà contadina; museo fotografico dell'immigrazione). E ancora trovare il modo per restaurare e rendere fruibili le varie chiese del paese. Due sole cose possono salvare Racalmuto: il turismo culturale ed il recupero vitale del centro storico!

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  3. Mi verrebbe di dare ragione a Carmelo Mulè se non fosse per quella battuta sugli ortolani che non ho ben compreso.

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  4. Sicuramente non si vuole offendere nessuno; ognuno coltiva il suo orto senza nessuna eccezione. Tutti omologati, questo si vuole intendere, quando, invece, un'inversione di rotta è necessaria.

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  5. THE WALL: OLTRE IL MURO DEL MAGNA MAGNA DEGLI ANNI 80martedì, 11 ottobre, 2011

    EDUCATAMENTE CHIEDO : LEI SIGNOR MULE' CHE ORTO COLTIVAVA NEGLI ANNI 80 ?

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  6. io non so se il Sig Mulè negli anni 80 ha coltivato orti, ma una cosa è certa, che gli ortolani di quel periodo rispetto a quelli più recenti utilizzavano sicuramente meno pesticidi ed anticrittogamici. Mai a Racalmuto qualcuno ha fatto politica in modo disinteressato, anche coloro i quali non sono riusciti nei loro intenti non possono reputarsi santi rispetto agli altri. Esistono i ladri che sanno rubare, i ladri che non sanno rubare e i non ladri perchè incapaci di rubare. Io ho quasi 50 anni e non ho mai fatto politica a Racalmuto, ma ho sempre visto in chi l'ha fatta un doppio fine: il ruolo sociale, la possibilità di favorire qualche amico, il trovare un occupazione se pur precaria per qualche familiare e chi non ha saputo mangiare bene si è sempre accontentato delle briciole lasciate dagli altri. E questo è successo e succederà sempre, ma esiste, anche se può sembrare un controsenso, la possibilità di conservare un minimo di dignità nel fare tutto questo: io credo che il Sig Mulè l'abbia ampiamente dimostrata rispetto a tanti altri e lo si vede anche dal modo e dalla tipologia di interventi che fa. Purtroppo, di Sindaci Matrona che provvedevano ai bisogni della collettività di tasca propria non credo che ce ne sarammo mai più: nè a Racalmuto, nè altrove.

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  7. A parte l'infedeltà della scrittura che per ora esiste, per dato tecnico,in questo blog, la sua, caro anonimo, è un bella domanda. La risposta, ad una domanda posta anonimamente, deve andare in più direzioni, se si considera che l'anonimo può essere chiunque; può essere uno o centomila per cui dedicherò una nota a questo orto degli anni ottanta.

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  8. THE WALL:NON SONO PIU' I TEMPI DELLA BOTTEGA DI FILOSOFIAgiovedì, 13 ottobre, 2011

    E' la risposta che tanti cittadini onesti di Racalmuto si pongono, non so se Lei ha capito che viviamo nell'era web, dove la politica a qualsiasi livello dovrebbe tenere un livello di trasparenza altissimo!!
    Insomma la smetta di fare il filosofo, Lei negli anni anni 80 era un Socialdemocratico, se non ricordo male riusciva ad entrare in qualsiasi amministrazione, se non ricordo male con quei due seggi riusciva ad appoggiare qualsiasi amministrazione, qualche assessorato (se non ricordo male) riusciva ad occuparlo, ma perché' i giochi politici allora erano questi, non siamo qui a processarla, semplicemente vogliamo capire quale sarà l'apporto che Lei può' dare in questo momento politico a questa comunità Racalmutese tanto disastrata.
    Insomma abbia un po di pazienza, se può' spiegare ai suoi concittadini cosa ci dobbiamo aspettare da questo suo UDC, fortunatamente per il suo partito fuori da certi giochi che hanno portato la nostra comunità a questo livello di degrado!!

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