venerdì 16 settembre 2011

Nominati i primi tre componenti del C.d.A. del Teatro di Racalmuto. I possibili nomi degli altri due.

(Pubblicato da LA SICILIA 15/9/2011 – ed. di Agrigento - Pag. 37)

Racalmuto, nominati dal Commissario Petralia i componenti della Fondazione Teatro Regina Margherita. Adesso si aspettano le nomine del Consiglio comunale. Previsto un bando pubblico per il direttore artistico.


Racalmuto – (c.v.) Cambio al vertice alla Fondazione Teatro Regina Margherita di Racalmuto. Il commissario straordinario del comune Giuseppe Petralia ha nominato, con propria determina, i tre componenti del Consiglio di amministrazione, dopo la selezione dei 16 partecipanti al bando pubblico disposto dallo stesso per la nomina, a titolo gratuito, dei consiglieri di amministrazione. Si tratta di Carla Carafa, docente al liceo classico di Canicattì e attrice dilettante, Angelo Cutaia, docente all’IPIA di Canicattì, ingegnere e storico locale e Salvatore Picone, giornalista ed esperto in comunicazione culturale, per quattro anni a fianco di Andrea Camilleri
e Giuseppe Dipasquale nella direzione del “Regina Margherita”, per la prima stagione artistica del teatro riaperto nel 2003 dopo quarant’anni di chiusura. Tre tecnici a cui si aggiungeranno i due componenti che saranno nominati dal Consiglio comunale. E già circolano i nomi di Enzo Matrona, Giusi Figliola del Pdl, Giusi Sintino del PD e gli uscenti Totò Falco del Fli e Ida Amato, vicina al gruppo del presidente del consiglio Totò Milioto. Il nuovo consiglio di amministrazione, dopo il passaggio di consegne con il decaduto Cda, andrà a nominare, su indicazione del commissario, il direttore artistico che prenderà il posto di Fabrizio Catalano, nominato dall’ex sindaco Petrotto. Nomina che era già scaduta da un anno anche se dopo le dimissioni del sindaco, sia il direttore artistico sia il Cda andava rinnovato, così come previsto dallo statuto. E intanto gli abbonati attendono la nuova stagione che anche quest’anno, seppur in ritardo, vedrà nomi di rilievo del mondo della prosa e della lirica calcare il palcoscenico amato da Leonardo Sciascia.

(Pubblicato da LA SICILIA – ed. di Agrigento - Pag. 37)

8 commenti:

  1. nomi che parlano da soli, senza bisogno di aggiungere commenti

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  2. Racalmuto non ha speranza: o nelle mani di cricche o nelle mani di crocche. Volendo essere buono , forse per mancanza di alternative che si propongono.

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  3. e ti pareva!!!! Esopo la Volpe e l'UVA!

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  4. in questo paese si critica sempre e chiunque anche se svolgono un ruolo a titolo gratuito, il commissario doveva scegliere i componenti adesso la palla passa ai consiglieri che la scelta ricada su persone del luogo.

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  5. mi piacerebbe sapere i criteri di valutazione per la scelta dei candidati... non ci sono speranze!

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  6. A Racalmuto ormai è malcostume consolidato quello di dire peste e corna su tutto e tutti. Ovviamente questo avviene quando sono cose che riguardano altri. Qualcuno ha osservato che in questo blog si fa uso a sproposito del nome di Sciascia. Di questi tempi mi è capitato di sentire lamentele per la mancanza di intellettuali, della levatura di Sciascia, nel panorama politico, l'intellettuale ha il compito di criticare, proporre e a volte da spunti che evitano di incorrere in errori.
    Cosa voglio dire, che tenere in cosiderazione le opinioni degli intellettuali è sicuramente un fatto evolutivo, altrimenti non ce li farebbero studiare a scuola.
    Fatta questa premessa, Moravia diceva: se una cosa viene dissacrata è facile poi violentarla.
    A Racalmuto sono state dissacrate tante cose: le istituzioni, le regole di convivenza civile e dello stato di diritto, il territorio, ecc. Pertanto in virtu' dell'equazione dissacrare per violentare, si deve dissacrare il funzionario Dott. Petralia per violentare le nomine da lui esegite
    per i CDA del teatro.TUTTO CIO' avviene con dsprezzo verso la dignità umana e verso le istituzioni.
    Lu fattu 'un ne' raru
    c'è cu aggliutti amaru

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  7. Un Amico di Regalpetra Liberadomenica, 18 settembre, 2011

    Cari amici anonimi,visto che, a tutti non piacciono i vari nomi e persone nominate o da nominare nel CDA del teatro, perchè non li proponiamo noi dei nominativi?
    Anche se questo,non porterà a nessun cambiamento nel CDA, almeno capiremo come la pensiamo, se tutti ci sono antipatici o non meritori di rivestire quel ruolo,oppure ci sono altri, non scelti, sia dal Commissario e dal Consiglio, a noi graditi per rivestire quel ruolo.
    Altrimenti,daremo l'impressione che chiunque si propone o viene proposto,per partito preso,ci è antipatico o poco capace a rivestire quel ruolo o ad altri ruoli.

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  8. Il commissario ha fatto un avviso-bando pubblico da cui poter attingere per nominare i compponenti di propria competenza del cda del teatro.
    E questo è un fatto positivo.
    I curricula inviati sono stati circa 20.
    A mio parere sarebbe giusto e rispettoso che il consiglio scegliesse gli altri due componenti da quell'elenco, raggiungendo, così come il Commissario, l'obbiettivò importante che quanto meno chi sarà scelto vuole far parte del Consiglio (tantè che ne ha fatto domanda) attraverso una selezione, si spera, meritocratica.
    Se il consiglio sceglierà persone che non hanno fatto domanda darà ancora una volta un messaggio negativo.
    Altrettanto negativo lo daranno gli eventuali nominati per politica.
    Per una volta i consiglieri rinuncino al manuale cencelli.
    L'inizio di ogni possibile cambiamento si vede anche da queste "piccole" cose.

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