domenica 10 luglio 2011

A proposito di ciliu ... il commento di Mariagrazia

ciao mi permetto di usare un saluto confidenziale visto che ci conosciamo sin da piccoli anche se si ci e persi di vista da un bel po anche perchè io manco dal paesello da circa 20 anni ed è proprio vero che ti accorgi dell valore delle cose quando non li hai piu ho visto il tuo blog di racalmuto libera è molto utile a persone che come me vive lontano ma penso
 che adesso sia arrivato il momento che racalmuto e i racalmutesi si sveglino da questo sonno profondo in cui vive oramai da decenni camuffato sotto forma di emancipazione dimenticandosi così dei valori e delle tradizioni tramandati dai nostri genitori ho visto sul blog la presa di lu ciliu e mi chiedo ? come puo una persona non racalmutese (perchè non risiede) aver preso lu cilio e i racalmutesi in particolare (i burgisi)o figli di eil presidente nella persona del signor marchese sta a guardare? mi sono rivolta a te perche essendo un giovane figlio se non erro di burgisi come me possa col tuo blog divulgare il pensiero di qualche racalmutese che come me vive fuori eche vivendo lontano rinane con l idea del proprio paese molto idealizzato spero che accetti questa critica senza offesa ma bisogna fare qualcosa per questo paese che dorme e penso che si debba iniziare anche dalle piccole cose altrimenti racalmuto sarà e rimarà sempre un paese morto come dice il suo nome .p.s. spero che mi rispondi o meglio che immetti questa lettera su racalmuto libera (dal nome libera) ciao grazie


Mariagrazia Agrò

6 commenti:

  1. Ciao Mariagrazia, mi ricordo benissimo di te, entrambi figli di burgisi vicini di campagna. Altri tempi quelli. Quest'anno la tradizione di lu ciliu è ritornata con il suo fascino, il ragazzo che ha preso la bandiera è un Racalmutese come tutti gli altri figlio di burgisi , è bello sapere che chi vive fuori sente così vicino la sua Racalmuto, con le sue tradizioni e la sua cultura. Anche il figlio di Nicolino Marchese ha preso il cilio, chi non ha prso il cilio prima di sposarmi sono stato io, ma sono molto legato alla tradizione e cerco in tutti i modi (come hai visto) di promuoverla. Che il futuro sia sempre più sorridente per tutti noi Racalmutesi vicini e lontani. A presto.

    RispondiElimina
  2. un amico di regalpetra liberalunedì, 11 luglio, 2011

    Sergio, scusami, perchè fai finta di non capire la domanda.
    Domanda, posta, in modo chiaro e sensata.
    Buongiorno Mariangela,scusami,se m'intrometto, nel Vostro dialogo.
    Ma vedendo esaltare il ritorno delle tradizioni col suo fascino,mi chiedo quale sia questo fascino,nel vedere il linciaggio di un povero ragazzo, si caro Sergio linciaggio,da te queste parole,esaltanti non me le sarei immaginate mai.
    Infatti, tu, come me, che siamo Racalmutesi e di una certa età,capiamo e sappiamo,che quello che è successo quella sera è stato
    un momento di soppraffazione,accanimento,rabbia e bullismo da parte di alcuni diciamo "diversi".
    Ma non mi faccio meraviglia di loro, ma del Presidente dei borgesi,che non ha vigilato bene, forse perchè non ha il carisma e le capacità dei vecchi borgesi.
    Sergio,quanto posto da Mariangela, detto in modo semplice e pacato,deve far pensare e ponderare noi e chi, si vuol proporre ad amministrare Racalmuto.
    Ciao e scusate la mia intromissione.

    RispondiElimina
  3. la tua intromissione per quanto mi riguarda è sempre gradita, la tradizione del Cilio è questa, in passato per quello che mi raccontano era molto più violenta, condivido alcune tue riflessioni che devono farci riflettere. Nulla di nuovo rispetto alla storia millenaria dell'uomo, la piazza diventa l'arena dei gladiatori di Racalmuto. Certo la violenza ha un limite, ci volgiono delle regole, questo si. Ma sono certissimo che molti dei giovani protagonisti in quel momento sono dei bravi ragazzi, dove tutto inizia e finisce in quei pochi caldi e spettacolari momenti.

    RispondiElimina
  4. scusate se mi intrometto in questa discussione,ma come giovane racalmutese che ha partecipato al cilio a favore della squadra perdente mi sono chiesto ke senso ha far prendere il cilio ad uno ke vive a trieste e scende una volta ogni tanto negando la possibilità ad un altro giovane racalmutese che vive è sente molto l'importanza di questa festa di prendere il cilio.una cosa totalmente sbagliata è quella di far partecipare squadre ke sono in numero sproporzionato infatti sabato ci siamo trovati a fare un 20 vs 60 cosa ke ci ha danneggiato molto visto la loro quantità

    RispondiElimina
  5. Vincenzo Mattelianomartedì, 12 luglio, 2011

    Se cercare di contendersi la bandiera raffigurante il volto della Madonna è bullismo, allora mi sa che non si è capito veramente nulla dell'essenza della tradizione. La "sciarra" giustifica l'importanza che la Madonna di lu Munti ha per un racalmutese. E come allora, il conte e il principe se la sono contesa, ancora oggi i giovani borgesi danno prova dell'attaccamento a questa Madonna.Inoltre la prova che sabato non si è trattato di bullismo è stato vedere vincitore e sconfitto brindare insieme come se nulla fosse accaduto.
    Per rispondere invece a Mariagrazia dico che il ragazzo che ha preso la bandiera ha mostrato, per tutta la festa, una devozione a questa Madonna che tanti burgisi che vivono a Racalmuto non hanno.

    RispondiElimina
  6. un amico di regalpetra liberamartedì, 12 luglio, 2011

    Vincenzo, non travisare le parole, intendo "bullismo", quando quattro o più persone ne accerchiano una picchiandola.
    Infatti, nessuno mai, si è stupito negli anni, delle lotte avvenute, per la presa del cero.
    Inoltre, se tu leggi i vari commenti, tutti si meravigliano, uno della spoporzione numerica dei contendenti e secondo nell'accanimento, messo contro quel povero ragazzo.
    Quello del brindisi, dopo la presa del cero è un segno di civiltà, dimostrato dai due contendenti.
    scusami, io la penso così, non possiamo paroganare la contesa della
    Madonna, tra il Conte e il Principe ad oggi!

    RispondiElimina