mercoledì 6 luglio 2011

PD, Racalmuto ha bisogno di un nuovo inizio

Le dimissioni del sindaco Petrotto, indagato dalla DDA di Palermo, in seguito alle rivelazioni del pentito Maurizio Di Gati, chiudono una stagione politica e amministrativa difficile e travagliata.
Petrotto lo abbiamo sostenuto di fronte agli elettori e non abbiamo esitato a criticarlo, ritirando la nostra delegazione dalla giunta e chiedendo le sue dimissioni, di fronte ai cittadini per il fallimento della sua azione amministrativa.
Noi ci auguriamo, innanzitutto come racalmutesi, che Totò Petrotto, sappia dimostrare la propria estraneità ai fatti. E’ stato il sindaco di questa comunità per oltre tredici anni e sarebbe gravissimo scoprire che nell’esercizio del suo mandato possa avere avvantaggiato la mafia.

A Racalmuto la mafia ha ucciso, condizionato, impoverendola, l’economia locale e ha fatto valere il proprio peso nelle campagne elettorali.
Grazie all’azione meritoria della magistratura e delle forze dell’ordine molti dei protagonisti di questa stagione di terrore e di sangue sono in galera.
Oggi le indagini stano valutando i possibili rapporti tra mafia, politica ed imprenditoria locale e noi che vogliamo vivere liberi dalla mafia e ci battiamo perché sia sconfitta ed estirpata dalla nostra comunità esprimiamo la massima fiducia alle forze dell’ordine e alla magistratura.
Racalmuto ha bisogno di un nuovo inizio e la politica cittadina, con i partiti e i movimenti che vi concorreranno, deve promuovere il protagonismo e la partecipazione delle donne, dei giovani, delle associazioni, delle famiglie, dei lavoratori e degli imprenditori.
Sono tante le questioni fondamentali e propedeutiche allo sviluppo rimaste irrisolte: questione urbanistica, servizi sociali, macchina amministrativa, acqua, rifiuti,valorizzazione dei beni culturali, piano del traffico, pulizia del centro abitato, servizi turistici, precariato, rivitalizzazione del piccolo commercio e dell’artigianato, attenzione alle problematiche giovanili, degli anziani e di altre categorie svantaggiate ecc...
Non sarà facile. La crisi economica, i tagli del governo Berlusconi agli enti locali, alla scuola, ai servizi pubblici, il mancato trasferimento dei fondi FAS, privano il Comune delle risorse indispensabili per avviare un percorso di risanamento, di rilancio dell’economia e di recupero del disagio sociale.
Ma Racalmuto ha risorse, energie, competenze e tradizioni alle quali attingere e il Partito Democratico intende essere lo strumento perché si traducano in reale volontà di cambiamento.
I racalmutesi, che si sono recati in massa a votare per i referendum, vogliono un’Italia migliore.
Ma per cambiare l’Italia dobbiamo iniziare dal nostro paese e dobbiamo farlo tutti insieme.
Sulla città e sul suo futuro apriremo il confronto con tutte le forze che si riconoscono negli ideali e nei programmi del centro-sinistra: partiti, movimenti civici, personalità, associazioni, intellettuali ecc.. per costruire, senza ammucchiate - destinate a sfarinarsi in preda al qualunquismo e al trasversalismo all’indomani del voto - uno schieramento ampio che possa affrontare le prossime elezioni amministrative con un impegnativo programma condiviso e un comune candidato sindaco.
Avremo così modo di guardare al nostro recente passato, di individuare gli errori e le criticità, di rilanciare l’azione antimafia della politica e della pubblica amministrazione.
Auspichiamo che la discussione in corso sia scevra da insulti e da campagne denigratorie. La critica legittima e doverosa all’operato delle istituzioni e dei suoi rappresentanti fino ad invocarne le dimissioni, non deve trasmodare nella negazione del diritto di chi è stato eletto ad esercitare il proprio ruolo.
L’equazione “non ti dimetti perché sei attaccato alla poltrona” è una scorciatoia inaccettabile soprattutto quando viene indicata da chi alla medesima poltrona ambisce.
A tal proposito, riteniamo che il consiglio comunale, unica istituzione democratica rimasta, debba continuare a svolgere il suo ruolo di indirizzo e controllo politico – amministrativo anche nei confronti del commissario che sostituirà il sindaco dimissionario.
Inoltre, l’anno che ci separa dalle elezioni potrebbe consentire l’approvazione di importanti atti generali, finora rimastiinevasi.
E per sgomberare il campo da equivoci e manifestare la dovuta sensibilità per la crisi in cui è precipitata la nostra comunità riteniamo che il presidente del consiglio ed i consiglieri comunali debbono continuare a svolgere le loro funzioni senza indennità e gettoni di presenza.
A tal proposito il gruppo consiliare del PD si impegna a presentare, nel più breve tempo possibile, una proposta di deliberazione di rinuncia dell’indennità di funzione del presidente e dei gettoni di presenza dei consiglieri.
Partito Democratico - Circolo di Racalmuto

11 commenti:

  1. condivido! ma valutando la relatà resto convinto che in questi mesi si farà molto poco, il ritardo nell'insediamento del commissario non ci fa ben sperare. In pochi mesi non si possono fare miracoli.

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  2. perchè non andare tutti a casa? forse sono convinti di andare a gestire ancora i fondi anas?^
    restare anche senza stipendio ma restare, qui o sifanno i fatti loro o si muore!!!!!!!!!! ma inizialmente la frase era " qui o si fa l'italia o si muore" e questi mercenari paesani non penso che lo facciano per il bene del paese

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  3. se non sono un costo per le casse del comune che restino pure "tanto che ci costa" il commissario non sarà ai loro servigi

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  4. Quanto marciume nell'amministrare un paese, una provincia, una regione!!!
    Ma è cosa vostra, vi meritate gli amministratori che avete, li avete votati!
    Non ve ne frega niente, la vostra regione(siciliana) e lo zimbello d'Italia, siete un peso morto per la parte produttiva e buona della nazione italiana.
    Trasformate tutto in negativo!

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  5. Gestire i fondi ANAS con un commissario fra i piedi non credo sia una cosa semplice. La verità è un'altra, anche se può sembrare poco probabile: molti di loro lo fanno anche per avere un ruolo sociale. Una poltrona, anche se sgangherata come quella dei consiglieri comunali, fa sempre sentire importanti le persone mediocri. Se guardiamo con la lente d'ingrandimento tutti coloro i quali si aggirano nei meandri della politica racalmutese di oggi, li troviamo uniti sempre da un unico filo conduttore: "mediocri isolati in una realtà provinciale con manie di protagonismo". A questo aspetto poi si aggiungono individualmente tutta una serie di altre caratteristiche variamente combinate fra loro quali l'avidità, la vigliaccheria, la propensione al crimine più o meno organizzato.
    Quindi Sergio, in questo panorama squallido, non ti offendere quando ti dicono Don Chisciotte: prendilo come un complimento, credere a qualcosa anche se puramente immaginaria oggi è una qualità da non sottovalutare.
    PS. Sarei curioso di sapere chi è o chi sono i tuoi Sancho Panza

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  6. il commissario si è insediato, pertanto buon lavoro

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  7. In tutti questi anni, il consiglio comunale è stato al servizio di petrotto, maggioranza ed opposizione. Trasformisti ed opportunisti! Parenti ed affini. Muti e sordi, di una sordità ed un mutismo impressionante.Muti quando si è parlato di droga, sordi quando la droga ha fatto vittime in consiglio e in giunta. Violazione dopo violazione passate sotto silenzio, votati revisori dei conti parenti di consiglieri comunali; consiglieri stessi assunti alle dipendenze dei propri familiari pur di spillare soldi alle casse comunali,ma che porcheria è questa? Adesso la colpa, magari è di Di Gati; ma qual'è la differenza tra la mafia che spara e la mafia che miete vittime senza sparare. Vittime sociali che nascono da una gestione politica dissennata. Consiglieri che non potrebbero fare i consiglieri perchè incompatibili, controlli assenti in ogni campo della vita pubblica. Personale alla deriva che percepisce indebitamente emolumenti senza aver reso alcun servizio per anni. Gente che non ha mai avuto una tessera per timbrare la presenza, solo perchè parenti. Parenti stretti che danno ordini, al di sopra di assessori smidollati che lasciano fare. Tutto il petrottismo più visibile avallato da venti consiglieri comunali che impropriamente pensano di rappresentare la città. Chi sono costoro? Illusti sconosciuti alcuni, altri più ferrati, altri ancora, veterani; tutti uniti da un insolito destino! E non c'è verso di recuperare niente e nessuno. Molti di quelli che spuntano come detentori di nuove moralità, già sono in declino, strateghi interessati e non interessanti! Le nuove generazioni non esistono, tranne che in poche e rare unità. Racalmuto dove vorresti andare? La tua anima è vuota, senza orgoglio, senza quello spirito guerriero che capovolge le situazioni. Tutto è finzione, logoro e pregno di sporchi, miseri interessi in danno della tua crescita.

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  8. un amico di regalpetra liberamercoledì, 06 luglio, 2011

    Caro Sergio, l'anonimo che mi ha preceduto nel commento, ha centrato in pieno la realtà politica e amministrativa di Racalmuto.
    Io la chiamo, sporcizia, sporcizia puzzolente e cangerogena!
    All'altro anonimo, che con parole "offensive",si rivolge alla Sicilia e ai Siciliani tutti, dico:
    se sei un Siciliano "emigrato", solo vergognati, perchè altri aggettivi da dirti ci sono, ma facendo così, ti darebbero troppa importanza;
    invece, se sei un nordista o padano ecc., ti dico e ti rammento,che quello che dici sulla Sicilia e i Siciliani,riguarda il nord Italia,troverai, evasione dell'IVA per miliardi,corruzione politica ecc.,ogni tanto guardati "REPORT" trasmissione di RAI tre, la troverai le risposte al tuo ferneticare.

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  9. Siamo in campagna elettorale o è un pensiero che viene dal cuore?

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  10. un amico di regalpetra liberavenerdì, 08 luglio, 2011

    Cristian, nella vita e nel pensiero di ogni persona, non bisogna vedere sempre,un secondo fine.
    Non mi sento un politico e non lo sono.
    Sono un cittadino che,vota e, lungi da me la competizione elettorale.
    Come te mi auspico essere amministrato da persone, che amano, come noi la Sicilia e in nostro Paese.
    E non mi "piace" che qualcuno,per colpa di pochi "uominicchi"offenda la Sicilia e i Siciliani onesti.

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  11. Purtroppo, in questa politica, ho visto solo secondi fini..
    Dopo tutti questi anni, pensare ora al bene del paese, mi sembra un pò come sparare sulla croce rossa.
    è un fatto personale, non mi sembra coerente farsi una vita da ateo ed iniziare a pregare in punto di morte perchè si vuole andare in paradiso...

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