Una presa del cilio straordinaria. Un sabato del Monte che resterà nella storia di Racalmuto.
Due giovani si contendono la bandiera: Salvatore Curto e Giuseppe Brucculeri. La tensione è altissima. Un amico di Giuseppe riesce ad afferrare la bandiera e la tiene stretta, pronto a consegnarla a lui. Ma Giuseppe viene ostacolato dal gruppo avversario, quello di Salvatore. Il momento è concitato, la situazione sfugge di mano.
L’amico, agile e determinato, rischia di perdere la bandiera mentre gli viene strappata via. Ma con un gesto fulmineo si lascia scivolare giù dal cilio, ancora con la bandiera in pugno. Appena tocca terra... sparisce. E con lui, sparisce anche la bandiera.
Scatta una corsa frenetica verso il teatro di Racalmuto, nel tentativo di fermare il giovane prima che scompaia del tutto. È uno spettacolo nello spettacolo. La gente corre, urla, osserva. Le regole sono sospese, il tempo è sospeso. Tutto sembra irreale.
Passano quasi due ore. Inizia la fase delle trattative. La presa del cilio ha regole precise: o si ricomincia da capo, tutti a terra, oppure si attende. Ma intanto una domanda aleggia tra tutti: che fine ha fatto la bandiera?Non è la prima volta che succede.
La scomparsa della bandiera è già capitata in passato. Perché? Per un motivo semplice, ma ben conosciuto da chi vive questo rito: quando la tensione sale e tutto sembra sfuggire di mano, qualcuno prende – simbolicamente – “il bottino” e sparisce. Un modo per spezzare il ritmo, per far ripartire il gioco da zero. Un atto studiato, parte integrante del copione non scritto. Poi si vede. Si aspetta. Si tratta.
Ed è proprio in quel momento sospeso che accade qualcosa di inaspettato, quasi poetico: una donna a cavallo, stanca di attendere, avanza lentamente tra la folla. Con passo calmo e sicuro, apre un varco tra la gente ammutolita. Tutto si ferma. Un silenzio denso, carico di emozione. È un’immagine forte, simbolica, che resta impressa negli occhi di chi c’era.
Alla fine, dopo il lungo stallo e il tira e molla tra le due squadre, arriva il gesto che nobilita tutto: Giuseppe consegna personalmente la bandiera al suo rivale Salvatore.
Un atto che va oltre la sfida. Un gesto che racconta il valore, l’appartenenza, lo spirito di un’intera comunità.
Una storia tutta nostra.
Una storia racalmutese.
Guarda il video
https://youtube.com/shorts/FW8VXntm_hI?si=Ux2vpVpaTxiuh76m
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