Avvenimento inusuale di per sé – già solo se si pensi
alla candidatura – direi sorprendente, quasi rivoluzionario se calato il fatto
in un contesto socio-economico che per tradizione culturale ancorata a datati
retaggi poco illuminati e per nulla illuminanti, si ostina a restare scevro da evoluzioni
e mutamenti.
Eppure qualcosa si muove. Siamo a Racalmuto,
nell'entroterra siciliano più recondito, la libertà del mare a due passi, nuove
generazioni che incombono, la riconciliazione con lo Stato dopo l’increscioso
passaggio del commissariamento, onta incancellabile per la terra di Sciascia.
Da alcuni anni consiglieri comunali sono donne, paesi vicini conoscono la
sindacatura al femminile, sempre viva ed autorevole è la loro presenza nelle più
influenti professionalità.
Cinzia Leone è signora forte, realizzata, con bella
famiglia, docente, avvocato, consigliere comunale da cinque anni e assessore
per un paio di mesi: saprà fare tesoro delle maturate esperienze professionali
e politiche. E’ novità assoluta, ma conosce di diritto, di amministrazione e mi
risulta che disponga di una solida formazione nel settore giuslavoristico. Per
non parlare della sensibilità che sa dimostrare nelle umane relazioni, dove è
donna, moglie, madre, amica, che ascolta, rispetta ma agisce ferma e decisa,
generosa ma risoluta.
Saprà anche superare l’equivoco di fondo, inevitabile,
conclusivo. Dall'essere donna come valore aggiunto, e non è poco, all'essere
donna capace, competente e professionalmente ineccepibile. Vale a dire “persona” e dalle univoche
caratteristiche. Si mettano da parte le facili propagande femministe, si guardi
con intelligenza alla prossima amministratrice di un comune bisognoso, piccolo,
povero e allo stesso tempo ricco non solo di storia o di cultura, smanioso di
rinascere, di tornare a crescere e splendere di chiara luce.
I Racalmutesi sono intelligenti. Sapranno distinguere e
capire. “L’intelligenza è un dono
delicato”, diceva Einstein. Come la donna…
Pallottoliere
saggio
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