giovedì 30 agosto 2018

Racalmuto: la consigliera Marilena Piscopo esce dal gruppo "Racalmuto prima di tutto"


Nella seduta consiliare di ieri la consigliera comunale Marilena Piscopo ha comunicato l'uscita dal gruppo "Racalmuto prima di tutto" evidenziando nel documento delle criticità nella cosiddetta "giunta politica".  Il primo ad aver lasciato il gruppo è stato il consigliere Vincenzo Mattina adesso con l'uscita della Piscopo, il gruppo da otto passa sei. 

Pubblichiamo integralmente la dichiarazione della consigliera Marilena Piscopo:

Oggi siamo chiamati a votare il bilancio di previsione 2018, strumento finanziario fondamentale per l’esecutivo, al fine di realizzare gli obiettivi prefissati con le forze politiche della coalizione e per portare a compimento i punti che fanno parte del programma.

Annunciamo che noi voteremo favorevolmente il bilancio anche se con tristezza e amarezza.
Con tristezza e amarezza perché non pensavamo che alcune forze politiche che avevano spinto a fare la crisi ai tempi della cosiddetta giunta tecnica e addirittura avevano alimentato il clima a tal punto da far proporre la sfiducia al Sindaco, oggi, che l’esecutivo è composto in giunta da tre rappresentanti delle forze politiche, quindi, “giunta politica”, restano insensibili ad alcune criticità che abbiamo fatto rilevare in diverse riunioni di maggioranza.
In particolare abbiamo fatto rilevare un’anomalia comportamentale di alcune forze politiche, gli stessi ai tempi della giunta tecnica pretendevano il massimo dagli assessori che, oltre alla non presenza fisica, lamentavano il fatto dell’incapacità che a volte appariva evidente, ed anche se la responsabilità non era degli assessori ma della burocrazia, non sentivano giustificazioni, credevano o volevano far credere che il problema di tutto era la giunta in quanto tecnica e non politica. Si voleva di fatto una “giunta politica”! Oggi, invece, dalla nascita della nuova giunta politica non si accettano più critiche, le assenze parziali o totali di alcuni assessori non fanno più tanto scalpore, si pretende, invece, che bisogna tacere e tollerare certi atteggiamenti e comportamenti, non si può di fatto correre il rischio di rompere il “gruppo”. E quando qualcuno fa rilevare, durante le famose riunioni della “Cabina di regia”, che ci sono delle cose che non vanno, politicamente si viene accusati di attacchi vili e personali.
Una criticità rilevata è la chiusura del sabato e della domenica dei siti più importanti che possiede Racalmuto, ci riferiamo alle strutture del Castello, del Teatro Regina Margherita e della Fondazione Sciascia.
La politica nella sua interezza aveva preso l’impegno di aprire queste strutture nel fine settimana, per dare la possibilità a chi viene da fuori di potere visitare tale siti. Peraltro, abbiamo “Studiato” dalle firme apposte dai visitatori nei registri, negli anni precedenti, che la presenza di maggiore affluenza si registrava proprio nelle giornate di sabato e di domenica.
Ovviamente, abbiamo fatto emergere altre criticità che, per problema di tempo e per aderire alla richiesta di alcuni consiglieri comunali di potere partecipare nel pomeriggio ad un matrimonio, li lasciamo alla memoria degli stessi.
La risposta che c’è stata data è il totale silenzio, come voler dire: Lasciateli correre, quello che vogliono fare fanno; quindi, tradotto significa che gli assessori devono continuare a fare quello che hanno sempre fatto, cioè non andare al comune, le strutture del castello del teatro e della fondazione il fine settimana di rimanere regolarmente chiusi e infine anche la famosa spina sul fianco della rinomata indennità di carica che ha suscitato 4 anni di dure polemiche e scontri, finalmente viene magicamente dimenticata. Per la verità qualche cittadino, che conosceva più di noi alcuni rappresentanti politici, ci aveva ammonito sostenendo che la crisi fatta al sindaco a suo tempo non era il problema della giunta tecnica, quella era solo una scusa, il vero motivo era un altro: togliti tu che mi ci metto io. E noi stupidamente credevamo che la politica seriamente ci avrebbe messo la faccia per risolvere i tantissimi problemi di cui tutti voi siete a conoscenza.
Non siamo abituati ad accettare le angherie di nessuno, non di meno l’arroganza di qualcuno. E’ ovvio che, per rispetto dei cittadini prima e per atto di dignità politica dopo, noi non ci stiamo. Per rispetto ai cittadini che ci hanno dato la loro fiducia e per dignità politica usciamo fuori del gruppo Racalmuto Prima di Tutto. Restiamo in maggioranza ad appoggiare l’operato del Sindaco come da impegni assunti, ma con la nostra autonomia politica.
E’ scontato pertanto che ritiriamo la nostra fiducia all’assessore al turismo, spettacolo e cultura, che assieme al rappresentante di altra forza politica avevamo con entusiasmo segnalato al Sindaco.
A questo punto da parte dell’assessore ci aspettiamo Le sue valutazioni ed eventuali conseguenze.
Eravamo orientati a votare il bilancio proposto dall’esecutivo, cioè redatto dalla Giunta, perché convinti di un principio che chi ci mette la faccia si assuma totalmente la responsabilità.
Ci è stata raccontata la favoletta che i tre assessori hanno approvato il bilancio spinti dai rappresentanti politici, perché si era in ritardo, e che eventualmente lo stesso venisse emendato.
Tutto questo risulta veritiero ma il ritardo nel preparare il bilancio sicuramente non va attribuito alle forze politiche, per quello che ufficialmente ci risulta, ma alla mera negligenza degli assessori.
Va ricordato che ogni volta che si ci incontrava nelle riunioni di maggioranza veniva chiesto se il bilancio fosse pronto. La risposta che veniva data dall’assessore di turno era: ci stiamo lavorando! Ci stiamo lavorando! ci stiamo lavorando!. Potremmo ripetere questa espressione per almeno una diecina di volte, fino al punto da dire approvatelo (consentitemi il dialetto siciliano) “e comu e ghie”.
Oggi quel bilancio viene emendato da alcune forze della maggioranza quindi dalla politica. L’emendamento proposto sicuramente risulta migliorativo, ma stravolge totalmente il bilancio approvato dalla giunta, pertanto con serenità possiamo affermare che l’emendamento proposto boccia sicuramente l’operato dei tre assessori che rappresentano aimè la faccia della politica.
Abbiamo detto che voteremo positivamente il bilancio emendato. Ce l’ha chiesto il Signor Sindaco e con questo vogliamo rinnovargli per l’ennesima volta la nostra fiducia.
Resta inteso che, votando il bilancio emendato, esprimeremo di conseguenza voto contrario agli emendamenti proposti dall’opposizione.
Al Signor Sindaco vorremmo comunque sottoporre una riflessione e un interrogativo. Riteniamo che sia corretto che alcuni cittadini facciano rilevare che a Racalmuto ci sono tante cose che non vanno, il cittadino che deve recarsi nella propria campagna, i cittadini che hanno avuto assegnate recentemente le case popolari e che rischiano l’incolumità fisica per le moltissime problematiche emerse, i cittadini che si chiedono dove sono finiti alcuni costumi del tenore Puma donati al Teatro, i cittadini che vengono da fuori il sabato e la domenica e trovano i siti del Castello, del Teatro, e della Fondazione chiusi, i cittadini commercianti e i titolari di esercizi pubblici di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande che non hanno visto organizzare da parte dell’assessore nessun evento, ripetiamo nessun evento, durante tutto il periodo estivo sia di finalità turistica sia di iniziativa culturale.
E se volete potremmo ancora continuare.
Riteniamo, invece, che non sia proprio corretto che si lamentino per alcune cose che non vanno a Racalmuto, i rappresentanti delle forze politiche e i consiglieri comunali di maggioranza, che hanno la loro rappresentanza in giunta e che possibilmente evidenziano criticità su tematiche di competenza dei loro assessori. Ovviamente c’è qualcosa che non va, c’è qualcosa che non torna. Vuoi vedere che a parer loro anche in questi casi la colpa del Signor Sindaco? Ebbene Caro Sindaco la risposta è si. Perché, quando ti giustificherai e farai evidenziare che hai amministrato con metà giunta, per mantenerli buoni, allora gli stessi rappresentanti politici e alcuni consiglieri comunali di maggioranza ti
diranno: ma la responsabilità è tua perché tu eri il Sindaco, pertanto, quando constatavi che gli assessori mostravano le loro difficoltà amministrative anche per motivi di impegni personali, avevi il dovere di sostituirli!
La Consigliera Comunale
Piscopo Marilena

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