domenica 3 giugno 2018

Racalmuto: pubblichiamo la seconda lettera "omissis" del consigliere Guagliano. Estate calda per la politica racalmutese


(Lettera aperta del consigliere Giuseppe Guagliano)
Per la 5° volta consecutiva, dall'insediamento, l'Amministrazione Messana  effettuerà i lavori di manutenzione e pulizia degli spazi verdi, dei parchi cittadini, delle strade e delle aree periferiche in regime di emergenza;
Mentre la potatura degli alberi e dei viali non potrà essere fatta per niente poiché ne provocherebbe un grave nocumento.
L'incapacità di programmare, di dare una pur minima organizzazione lavorativa  all'ingentissima forza lavoro di cui dispone il Comune non sta permettendo, ancora una volta, la pratica delle più elementari lavorazioni agronomiche e di manutenzione nei tempi appropriati.
Stiamo parlando di più di  220 dipendenti, tra precari e di ruolo, e di parecchie altre decine di unità di personale provenienti dai progetti di utilità sociali.
Detto così il fatto potrebbe sembrare, ai più, di scarsa importanza; Una delle tante dimenticanze o inefficienze che hanno caratterizzato questo Governo.
Ma vi assicuro che non è così; Dietro questa poco edificante esperienza politico-amministrativa, emblematica, ma anche sintomatica di una più ampia e conclamata inadeguatezza, ci sono delle conseguenze di estrema gravità, che vanno dalla questione etico-morali, al rischio sanitario.
Dal danno economico a quello all'immagine.
Tutto ciò è successo e continua a succedere nonostante le continue ed estenuanti sollecitazioni giunte dalla politica e non solo.
Mi chiedo, come  penso un po tutti:
-Ma questi sono consapevoli delle conseguenze delle proprie azioni?
-Si rendono conto del danno che hanno fatto e che continuano a fare al paese?
-E chi paga per tutto questo? Ancora una volta i Cittadini?
Da Vice P. del Consiglio, da semplice Consigliere (dopo le dimissioni), da componente e dirigente del PD, ho fatto e continuo a fare loro queste domande, chiedendogliene conto nelle sedi istituzionali, spesso anche per iscritto.
Da oggi anche pubblicamente nella rete.
La risposta? Un silenzio che esprimeva disinteresse e distacco, alcune volte, argomenti vaghi che mostravano una certa  inadeguatezza, oltre che un approccio  poco rispettoso della  politica.
Gli unici pienamente soddisfatti della gestione emergenziale sono:
topi, ratti, zecche, zanzare e tutti gli altri insetti la cui proliferazione viene favorita dallo sviluppo incontrollato delle sterpaglie e dalla scarsa o, spesso, del tutto assente pulizia del centro urbano ed extra urbano, che favorisce gli incendi estivi con conseguente emissione di diossina frutto dalla combustione delle materie plastiche.
Ai cittadini invece, anche quest'anno, toccherà di pagare il salatissimo conto  di un'insipiente gestione politico-amministrativa oramai imbarazzante e per questo inaccettabile.
Resta da sperare, quanto meno, che non ci siano danni alla salute delle persone. 
Nonostante tutto questo non trasuda dall'Esecutivo nessun segnale che faccia presagire una presa di coscienza.
E il fatto non meraviglia più di tanto, essendo tutto questo perfettamente in linea con il  consueto “Modus non  Operandi” fatto di estremo immobilismo e cronico indecisionismo; Contornato da tanta supponenza,  e sospetto verso tutto e tutti.
Un'Amministrazione che sarà ricordata a lungo nell'immaginario collettivo, di questo Paese,  per la mancanza di coerenza politica e per non essere riuscita ad aprire, o per lo meno  per averlo fatto in modo approssimativo e non del tutto regolare, l'Asilo Nido, il Teatro, il parco-piscina Filippo Villa, il nuovo Cimitero, il parco Fra Diego La Matina con annesso campo di calcetto servizi e giochi x bambini, la strada Raffo-Saraceno; Ma neanche, incredibilmente, il parco-Anfiteatro,  che porta il suo stesso cognome “ Eugenio Napoleone Messana”.
Come già detto, la sistematica e cronica incapacità di programmare ed eseguire molti lavori , equivale ad una vera e propria chiusura.
Ma si è andati oltre; Sono riusciti a chiudere, del tutto, anche la Biblioteca, il Castello e l'ex Macello.
E non sommiamo all'elenco dei fallimenti, la gestione servizio di nettezza urbana e l'assegnazione delle case popolari, solo perchè è intervenuta la politica che ha costretto il Sindaco ad interrompere un'interminabile melina.  
“Dulcis in fundo” la decisione di togliere la fontana dalla piazza F. Crispi, per riproporre l'antica piazzetta, secondo un nuovo e poco funzionale progetto, non condiviso dalla maggior parte della politica e della cittadinanza.
E tutto questo nonostante l'enorme mole di denaro pubblico speso.
Alla luce dei fatti possiamo dire:  “speso in maniera raffazzonata”.
Verrebbe da pensare che, questo  Modus non operandi sia frutto di una precisa  volontà pseudo-politica e di una certa cultura snobista  che la incarna”.
Come a dire:
“la meglia parola è chiddra ca nun si dici” - “ la megliu cosa è chiddra ca nun si fà” - “anchi decidiri di non decidiri è na decisioni” .
Di certo in questo momento, la politica e coloro che  la esercitano, non possono, neanche lontanamente, pensare di continuare ad assecondare questa poco edificante filosofia.
Giuseppe Guagliano 
Capogruppo consiliare PD

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