(Lettera aperta del consigliere Giuseppe Guagliano)
Per la 5° volta consecutiva, dall'insediamento,
l'Amministrazione Messana effettuerà
i lavori di manutenzione e pulizia degli spazi verdi, dei parchi cittadini,
delle strade e delle aree periferiche in regime di emergenza;
Mentre la potatura degli alberi e dei viali non potrà
essere fatta per niente poiché ne provocherebbe un grave nocumento.
L'incapacità di programmare, di dare una pur minima
organizzazione lavorativa
all'ingentissima forza lavoro di cui dispone il Comune non sta permettendo,
ancora una volta, la pratica delle più elementari lavorazioni agronomiche e di
manutenzione nei tempi appropriati.
Stiamo parlando di più di
220 dipendenti, tra precari e di ruolo, e di parecchie altre decine di
unità di personale provenienti dai progetti di utilità sociali.
Detto così il fatto potrebbe sembrare, ai più, di scarsa
importanza; Una delle tante dimenticanze o inefficienze che hanno
caratterizzato questo Governo.
Ma vi assicuro che non è così; Dietro questa poco
edificante esperienza politico-amministrativa, emblematica, ma anche
sintomatica di una più ampia e conclamata inadeguatezza, ci sono delle
conseguenze di estrema gravità, che vanno dalla questione etico-morali, al
rischio sanitario.
Dal danno economico a quello all'immagine.
Tutto ciò è successo e continua a succedere nonostante le
continue ed estenuanti sollecitazioni giunte dalla politica e non solo.
Mi chiedo, come
penso un po tutti:
-Ma questi sono consapevoli delle conseguenze delle
proprie azioni?
-Si rendono conto del danno che hanno fatto e che
continuano a fare al paese?
-E chi paga per tutto questo? Ancora una volta i
Cittadini?
Da Vice P. del Consiglio, da semplice Consigliere (dopo
le dimissioni), da componente e dirigente del PD, ho fatto e continuo a fare
loro queste domande, chiedendogliene conto nelle sedi istituzionali, spesso
anche per iscritto.
Da oggi anche pubblicamente nella rete.
La risposta? Un silenzio che esprimeva disinteresse e
distacco, alcune volte, argomenti vaghi che mostravano una certa inadeguatezza, oltre che un approccio poco rispettoso della politica.
Gli unici pienamente soddisfatti della gestione
emergenziale sono:
topi, ratti, zecche, zanzare e tutti gli altri insetti la
cui proliferazione viene favorita dallo sviluppo incontrollato delle sterpaglie
e dalla scarsa o, spesso, del tutto assente pulizia del centro urbano ed extra
urbano, che favorisce gli incendi estivi con conseguente emissione di diossina
frutto dalla combustione delle materie plastiche.
Ai cittadini invece, anche quest'anno, toccherà di pagare
il salatissimo conto di un'insipiente
gestione politico-amministrativa oramai imbarazzante e per questo
inaccettabile.
Resta da sperare, quanto meno, che non ci siano danni
alla salute delle persone.
Nonostante tutto questo non trasuda dall'Esecutivo nessun
segnale che faccia presagire una presa di coscienza.
E il fatto non meraviglia più di tanto, essendo tutto
questo perfettamente in linea con il
consueto “Modus non Operandi”
fatto di estremo immobilismo e cronico indecisionismo; Contornato da tanta
supponenza, e sospetto verso tutto e
tutti.
Un'Amministrazione che sarà ricordata a lungo
nell'immaginario collettivo, di questo Paese,
per la mancanza di coerenza politica e per non essere riuscita ad
aprire, o per lo meno per averlo fatto
in modo approssimativo e non del tutto regolare, l'Asilo Nido, il Teatro, il
parco-piscina Filippo Villa, il nuovo Cimitero, il parco Fra Diego La Matina
con annesso campo di calcetto servizi e giochi x bambini, la strada
Raffo-Saraceno; Ma neanche, incredibilmente, il parco-Anfiteatro, che porta il suo stesso cognome “ Eugenio
Napoleone Messana”.
Come già detto, la sistematica e cronica incapacità di programmare
ed eseguire molti lavori , equivale ad una vera e propria chiusura.
Ma si è andati oltre; Sono riusciti a chiudere, del
tutto, anche la Biblioteca, il Castello e l'ex Macello.
E non sommiamo all'elenco dei fallimenti, la gestione
servizio di nettezza urbana e l'assegnazione delle case popolari, solo perchè è
intervenuta la politica che ha costretto il Sindaco ad interrompere
un'interminabile melina.
“Dulcis in fundo” la decisione di togliere la fontana
dalla piazza F. Crispi, per riproporre l'antica piazzetta, secondo un nuovo e
poco funzionale progetto, non condiviso dalla maggior parte della politica e
della cittadinanza.
E tutto questo nonostante l'enorme mole di denaro
pubblico speso.
Alla luce dei fatti possiamo dire: “speso in maniera raffazzonata”.
Verrebbe da pensare che, questo Modus non operandi sia frutto di una
precisa volontà pseudo-politica e di una
certa cultura snobista che la incarna”.
Come a dire:
“la meglia parola è chiddra ca nun si dici” - “ la
megliu cosa è chiddra ca nun si fà” - “anchi decidiri di non decidiri è na
decisioni” .
Di certo in questo momento, la politica e coloro che la esercitano, non possono, neanche
lontanamente, pensare di continuare ad assecondare questa poco edificante
filosofia.
Giuseppe Guagliano
Capogruppo consiliare PD
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