COME IN UN VECCHIO FILM (Diego Capitano poeta di Racalmuto)
Ssss!... Rientrano!...
Ora che bruciato il giorno incenerisce
e i miei minatori… dai campi… dalle acque e dalle tetre
cave.
Laggiú al grido spaventato dell’agnello… s’appresta il
pecoraio
dal passo scalmanato e dai
buffi cenci gli animi ad
acquietare
nei lezzosi stazzi ricolmi… giá che le bianche lane
indossano
della sera le prime nere sfumature…. al bussare dell’onirico
Si ritagliano con l’ombre casee monti… cosí il cuore mio d’ogni
suo pensiero…stracco l’occhio s’appanna e celasi la sua
luce…
adesso che il sogno dal letto s’alza e come in un vecchio
film
d’Eisenstein nella randagia notte… la mia rivoluzione contro
il male accanto il bene impera.
Si schiudono le ciglia allo stridore del mondo… ritornano in
piedi
l’ ansie e tutto maledettamente come prima… ricomincia.
Si evolve sulla terra: ‘’ L’eterno ritorno di Nietzsche…
l’umano
degrado… l’orrende mattanze… il mio affanno e quello del mio
popolo.
In questo buio stracolmo di umane foreste paura ha la notte
delle sue oscuritá… ma danzano sotto i lugubri cipressi come
con le sue nuditá spirituali… folle e saggio parló e
danzó in mille
nascoste isole: Zarathustra… in lunghi pendii su rinascite
di rose.
Stilla invisibile nell’aria un celeste pianto… labili
calzari portano
ardente un cuore tra le rugiade sui sentieri del sole…
stanco e
riarso mentire non seppe dinanzi al patibolo mortale.
Negli scherni subíti innocente… anime e menti ha forgiato ad
una sola Veritá.
Preda son’io… dei suoi occhi d’infinita luce… pazzo del suo
immensurabile amore… e della sua pietá… sono un folle poeta
in questo mondo scorticato… imbolsito… incomprensibile…tanto
piccolo… e come in un vecchio film nell’eterno divenire… crede. Prof. BIAGIO DI MEGLIO - Critico - (NA)
In Diego Capitano poeta di fine linguaggio semantico e filologico,
si assaporano ‘’ Fragili canti che accendono il silenzio
e richiamano
ricordi spesso incisi in fondo al cuore ‘’. E’ quí che
l’anima esplode
con ricchezza di intenti e la parola, vera poesia
dell’uomo, scivola
come il profumo di una stella oltre il sogno di una
melodia solare.
Inni le sue poesie d’amore, ai cari e a Dio, che
accendono le labbra
dell’autore che mai nasconde il pianto delle
avute carezze anche
ora dopo tanti anni che il cielo li ha chiamati tra gli
angeli, mentre
il poeta mai
dimenticherá quelle voci e
gli abbracci del tempo,
quando la vita era soprattutto gioia e sorriso ‘’.
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