venerdì 18 novembre u.s. è stata
discussa in consiglio comunale la mozione di sfiducia al sindaco Messana,
presentata da otto consiglieri della sua maggioranza.
La mozione di sfiducia è stata un
atto sofferto ma inevitabile.
Da mesi i consiglieri comunali di
maggioranza e le forze politiche di riferimento invitavano il sindaco ad un
rilancio dell’azione amministrativa, non soddisfacente per gli interessi della
città, invocando il rispetto del programma elettorale, in larga parte
disatteso, ed un più incisivo intervento per alcune gravi problematiche del
paese a cominciare dai rifiuti, con un differenziata organizzata in maniera
disastrosa, dalle tasse, ancora troppo alte e dalle spese di gestione
eccessive.
In un documento del 5 maggio
2016, pubblicato in questi giorni da Malgrado Tutto web, TUTTI i 10 consiglieri
comunali di maggioranza e TUTTI i responsabili delle forze politiche della
coalizione, chiedevano al sindaco il rilancio dell’azione amministrativa ed il
cambio degli assessori comunali per una acclarata incomunicabilità con gli
stessi.
In sei lunghi mesi di riunioni ed
incontri, il sindaco ha sempre rimandato ogni decisione sia sul rilancio
dell’amministrazione sia sul cambio degli assessori.
Quando si è compreso che il
sindaco rimandatore (come è stato definito in un articolo di Malgrado Tutto),
si era attestato, inspiegabilmente, a difesa dello status quo, anche con un certa arroganza (nonostante la sua
riconosciuta gentilezza ed il suo garbo), causando un notevole rallentamento
dell’azione amministrativa e , quindi, un danno ai cittadini, otto consiglieri
comunali di maggioranza sostenuti dalle forze politiche di riferimento hanno presentato la mozione di
sfiducia.
Con amarezza ma con un grande
senso si responsabilità, hanno inteso evitare che altri 30 mesi di
galleggiamenti, incontri, riunioni, inciuci ed accordi sottobanco potessero
danneggiare il nostro paese.
Ebbene il sindaco, qualche suo
sostenitore, ed una, fino ad allora, silente minoranza,hanno cercato di far passare
l’idea che era tutta una questione di poltrone ed assessorati.
Davvero si vuol far credere ai
cittadini che TUTTI i 10 consiglieri comunali e TUTTE le forze politiche di
maggioranza, che il 5 maggio hanno chiesto al sindaco, tra l’altro, il cambio
degli assessori, sono assetati di poltrone? .
Dispiace che una persona seria come
il dottore Salvatore Sardo, si sia unito pubblicamente a questo indecoroso
coro, mentre in privato davanti a più persone ha bollato come un errore la
scelta degli assessori tecnici, per
la loro inesperienza (comprendiamo la difesa della ditta, ma un pò di coerenza non farebbe male alla verità).
Anche Il blogger Sergio Scimè,
che pure aveva chiesto di ritirare la mozione di sfiducia, con onestà
intellettuale, aveva scritto che il Sindaco doveva fare un più puntuale
riferimento al programma elettorale.
Sindaco, che in questi sei mesi
(sempre con garbo e gentilezza) è riuscito a fare un grande capolavoro (sic!) : frantumare la
coalizione vincente, perdere l’appoggio di 8 consiglieri di maggioranza su 10, fare
uscire un consigliere dal PD, creare un clima di difficoltà all’interno del suo
partito, avvelenare il clima politico, richiamare in servizio permanente
effettivo i professionisti degli inciuci
e degli accordi sottobanco.
Risibile risulta, infine,
l’affermazione del segretario provinciale del PD, che con euforia afferma che Messana
è legittimato a governare : qualcuno glielo ha detto che in favore di Messana hanno
votato solo 2 consiglieri comunali su 15?
La mozione di sfiducia, comunque,
non è passata grazie alla minoranza che ha abbandonato l’aula, inspiegabilmente
astiosa e rancorosa verso gli otto, e plaudente verso il sindaco, in
contraddizione con tutta l’attività di opposizione svolta in questi 2 anni e
mezzo, compreso il post del 28 settembre scorso, nel quale si parlava di
sfacelo dell’amministrazione e ci si rammaricava di non avere i numeri per la
sfiducia al sindaco.
Nell’aula consiliare gli otto
consiglieri sono stati ferocemente attaccati, non nel merito della sfiducia e
dei problemi sollevati, ma con domande molto intelligenti e pertinenti tipo “chi ha scritto la mozione di sfiducia ?
“ o scomodando l’albero genealogico di
parenti ed affini.
In ogni caso i 10 consiglieri
della ex maggioranza ci hanno messo tutti la faccia con grande dignità di
fronte alla città, votando a favore o contro della mozione di sfiducia, la
minoranza ha deciso…..di non decidere, scappando dall’aula e non assumendosi
alcuna responsabilità, con la scusa di essere dalla parte dei cittadini.
Ma quello che risulta più
incomprensibile sono le successive dichiarazioni rilasciate da esponenti della
minoranza che ha abbandono l’aula, con affermazioni trionfali di vittoria.
Cosa c’è da vincere in un momento
cosi difficile e cupo per Racalmuto?
Tra l’altro la minoranza ha perso
sul campo il 25 maggio 2016, ed ha perso, più pesantemente, il 18 novembre ,
per 3 a 0 a tavolino, per abbandono del
campo.
Ci sembra che alcuni
atteggiamenti siano causati da una, mai sopita ma improbabile, voglia di rivincita,
quasi di contrapposizione personale nei confronti dei consiglieri e degli
esponenti politici della maggioranza.
Tranne che, hanno la contezza di
aver vinto un premio concordato, preventivamente, con il sindaco Messana.
Vedremo nelle prossime settimane.
Adesso il tempo delle polemiche,
ritengo, sia terminato. Si vedrà in futuro chi ha avuto torto e chi ragione.
Noi stiamo ai fatti : in assenza di inciuci e accordi trasversali, il sindaco dispone dell’appoggio di due soli consiglieri
comunali. Governi come può.
Noi ci auguriamo che la mozione
di sfiducia possa rappresentare per Messana un secchio d’acqua fredda in volto che lo faccia finalmente svegliare e
cominciare a lavorare più compiutamente per gli interessi della collettività,
al di là delle belle parole che sa declamare.
Da parte nostra possiamo
assicurare che tutti gli atti che verranno proposti nell’interesse di Racalmuto,
verranno votati favorevolmente, senza astio e risentimenti; avanzeremo,
inoltre, proposte concrete per risolvere problemi aperti e migliorare le condizioni
di vita dei cittadini; per quant’altro saremo OPPOSIZIZIONE, con UNA MAGGIORANZA
non di governo.
Lillo Bongiorno
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