
Ad un passo
dal cielo afona l’anima
si
raccoglie nei silenzi brevi della raminga notte solitaria.
Piú lungo
l’amore con l’amata… che la vita stessa…
misteriosa
e ignota… fatta e disfatta dalle odi del presente
e dalle
virtú di passate ricordanze.
Sacrificio
dato agl’inganni … inquieto vivere che oneroso
pura dedica
d’amore nel libro del testamento.
Adusta la
realtá alla leggenda rimane ma ogni impuritá toglie
alle
chimeriche speranze…cosí : serenamente.
Catturare
il bene per l’ignaro seguito questo è importante…
adoperarsi
nell’amore questo è il senso del vivere per poi
morire da
giusti.
Non basta
poggiare per terra i ginocchi innanzi a Cristo
per
salvarsi l’anima…tutto è d’auspicio fratelli dormienti…
il figlio
di Ipno ci desta nei sogni col battito fantastico delle
sue ali…
nei mitici giardini delle magiche fate.
Ci lascia
poi nei suoi verdi in fiore e nelle limpide sorgive
di Fantaso…
troverá l’uomo l’amore vero da sempre inseguito?
Piú non
udrai il musico cuore d’Orfeo nei barocchi canti suoi
d’incanto…
ma quello che resta nella voce d’una scarnata
anima alle
soglie dell’eterno infinito.
L’usitato
Caronte piú che mai vegliardo sará di scorta ai mancati
spiriti per
la beatitudine e maledirá il greco Orpheus nella sua
discesa in
Ade… ardita vana impresa riportare la sposa
Euridice
ancora sú… sotto le stelle.
Di mestizia
vestito suonerá la vecchia cetra e narrerá sulle
verzure a
mille bestiole attente il peggiore dei suoi sogni.
Randagia
vita nella mente internata…acerba prima e poi
bianca e
malata piú non ispirerá il sole né l’amore nell’aria
allucinante
del cielo… viva di solo buio e di solo vuoto.
Si velano
gli occhi…non vedró mai piú il tuo viso… intriso
di perle
rugiadose e di olezzi…in queste mie braccia ti terró
stretto
amore…in quest’ultima notte che ruberá a me le tue
mielose
carezze.
A me legata
ebbra di tanto amore…avvinta terrai al tuo cuore
questa
eterea fune di ricordi e non vorrai lasciarmi andare.
Io giá
spirito involato d’un corpo caduto in perenne deliquio
m’inoltro
nell’etere altro piú luminoso…e volgomi dalla falce
fredda di
Thanatos alle angeliche ali teporose di Morfeo per
amarti ancora una volta.
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