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Opere e un luogo
del
pittore
GIUSEPPE ALLETTO
Testo in catalogo di Alfonso Leto
L’ARTE
IN SCENA
In esposizione nel “Teatro Andromeda” il pregevole “Icaro morente” dello
scultore Giuseppe Agnello
18 Luglio – 30 Ottobre
Fattoria dell’Arte
(contrada Rocca, Santo Stefano di
Quisquina - Agrigento)
INAUGURAZIONE SABATO 18 LUGLIO ORE 19
Otto opere del giovane pittore
bagherese Giuseppe Alletto (Palermo, 1990) fanno il loro ingresso
nell’incantevole cornice della “Fattoria dell’arte” dello scultore Lorenzo
Reina, tra le colline di Santo Stefano di Quisquina, in provincia di Agrigento.
L’inaugurazione, che avrà luogo
sabato18 Luglio alle ore 19.00, ha il pregio di presentare una serie di
ritratti di raffinatissima fattura, prova inesauribile di virtuosismo tecnico
che nell’uso della grafite trova il suo acme. Qui è un insieme di volti a
coagularsi in una rosa di illustri personaggi della cultura e dell’arte di ogni
tempo. Ora di scorcio, ora emergenti da conturbanti ombre caravaggesche, sempre
essi appaiono custodi di enigma: Luigi Pirandello, Renato Guttuso, Charles
Baudelaire, Louis Ferdinand Céline (solo per citarne alcuni), il cui messaggio
va oltre la parola, oltre lo specchio dell’anima, oltre lo sguardo che, in
effetti, spesso viene celato. «Di certo- scrive
Alfonso Leto nel catalogo della
mostra- questi ritratti sono i fantocci
che il ventriloquo Alletto fa “muovere” a suo piacimento per interpretare
il suo personale monologo noire sul
simulacro figurabile del ritratto».
Lungi dall’indulgere a mero
citazionismo, i ritratti di Alletto sono facies
simboliche e simbiotiche, nella misura in cui permettono allo spettatore una
riflessione sul senso ultimo dell’essere Uomo, con le proprie inquietudini, con
le proprie angosce, finanche con i propri furori, in un bisogno di ultima
resistenza alla realtà, che si imprime sul nostro viso- come accade nel
Ritratto di Giorgio De Chirico «pietrificato
in una smorfia di sdegno come una statua di neve sporca pronta a sciogliersi
sotto i raggi obliqui della luce» (Alfonso Leto).
Corona la giornata di eventi
l’esposizione di un’opera scultorea di Giuseppe
Agnello (Racalmuto, 1962). L’Icaro
morente, una scultura in resina poliestere di dimensioni imponenti
raffigurante il mitico personaggio precipitato rovinosamente al suolo per aver
volato troppo vicino al sole, sarà posto nello spazio del Teatro Andromeda (un
piccolo “teatro greco” creato dallo stesso Lorenzo Reina) ad inaugurare
l’apertura della nuova stagione de “L’Arte in scena”. Scrive Cetta Brancato: «C’è un rogo mai acceso nella sua
intuizione, una contemporanea coscienza della sconfitta, il metafisico segno
del nulla. Nel sonno o nella morte di Icaro ritorna la nuda innocenza della
sfinita caducità dell’amore (…) una lievità struggente e metafisica, un torpore
di grazia, irreversibile». L’Icaro morente di Agnello appare sereno dopo la caduta. Egli giace
circondato, quasi sacralmente aureolato, dai simboli/reliquie della sua stessa
hybris. L’uomo, sempre teso a superare i propri limiti, trova finalmente la
quiete nella perdita, nella sconfitta, nell’annullamento. Nello scultore di
Racalmuto il riferimento al Mito è sempre strumento atto a leggere la
condizione dell’uomo contemporaneo travolto dal flusso del tempo, devastato dal
peso del passato e dalla nostalgia di una purezza perduta.
Quel Mito intriso di lutto
tragico, che fa da sostrato comune all’immaginario “sublimamente romantico” di
Giuseppe Alletto e a quello di Giuseppe Agnello, nell’uno, il senso di perdita
è connesso al sentimento sovrastante che si prova di fronte ai ritratti, a
questo «ideale Olimpo degli Dèi del
nostro tempo» (Leto), che siede solenne, eternamente immobile, come
adunanza muta di grandi avi estinti. Nell’altro, ogni fragore tragico viene
attutito e smorzato con toni elegiaci, rendendo persino il fallimento sublime e
la sconfitta, dolce e incosciente, come la fanciullezza di Icaro.
La mostra, con il testo in
catalogo di Alfonso Leto, sarà visitabile dalle ore 09:00 alle 12:00 e dalle
17:00 alle 20:00; per info: 328 767 19 14
- fattoriadellarte@gmail.com
Ingresso gratuito
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