Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile” prende
atto che il Consiglio Comunale di Racalmuto ha ridotto l’aliquota dell’IMU
agricola dal 10,6 al 4,6 ‰, ieri 11 giugno a cinque giorni dalla scadenza del
relativo versamento. Meglio tardi che mai.
Forse, lo scorso 19 maggio l’argomento era stato trattato ed
approvato con eccessiva leggerezza e senza pensare che la tassa avrebbe avuto
delle implicazioni negative sulle aziende agricole di Racalmuto, oramai al
limite della sussistenza e che avrebbero dovuto scegliere fra il pagare e
fallire e il non pagare e subirne in futuro le relative conseguenze. Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile”, avendo appreso della
scellerata decisione di portare l’IMU agricola al 10,6 ‰ da parte del Consiglio
Comunale, si
era subito mosso per chiedere chiarimenti all’amministrazione e nel contempo,
in collaborazione con la CIA, aveva organizzato una protesta con gli
agricoltori muniti di trattori per venerdì 12 giugno.
Appresa la notizia della
protesta imminente, alcuni consiglieri comunali si sono sentiti in dovere di
approfondire la questione e hanno richiesto un Consiglio Comunale
Straordinario, che si è svolto giovedì 11 giugno, allo scopo di ridurre
l’aliquota dell’IMU agricola, ascoltando le richieste del Comitato, della CIA,
degli agricoltori e di tutti i cittadini. Nella seduta hanno determinato l’IMU
agricola al 4,6%.
Ancora una volta il Comitato
Racalmuto Civile ha rappresentato adeguatamente le richieste dei cittadini e
riesce a fare riflettere, anche alcuni consiglieri che a volte sono un poco
distratti.
In ogni caso il Comitato ribadisce che l’IMU agricola
dovrebbe essere totalmente abolita con legge nazionale, poiché dopo la fuga di
gran parte dell’industria italiana nei paesi dell’est Europa, l’agricoltura
potrebbe e dovrebbe divenire la risorsa economica capace di rispondere alla
crisi di questi anni, pertanto va agevolata.
Comunque è opportuno ricordare che il Consiglio Comunale
rappresenta il volere popolare della città e nessun amministratore può
prenderne le distanze. Senza il consenso del consiglio non si può governare!
Ma il Consiglio Sovrano deve avere la voglia , la capacità e la determinazione di controllare ed eliminare tutte le spese superflue.
Ma il Consiglio Sovrano deve avere la voglia , la capacità e la determinazione di controllare ed eliminare tutte le spese superflue.
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