lunedì 15 giugno 2015

Racalmuto civile - IMU Agricola: L’F.B.I. non la spunta !!!! ma la CIA si!

Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile” prende atto che il Consiglio Comunale di Racalmuto ha ridotto l’aliquota dell’IMU agricola dal 10,6 al 4,6 ‰, ieri 11 giugno a cinque giorni dalla scadenza del relativo versamento. Meglio tardi che mai.
Forse, lo scorso 19 maggio l’argomento era stato trattato ed approvato con eccessiva leggerezza e senza pensare che la tassa avrebbe avuto delle implicazioni negative sulle aziende agricole di Racalmuto, oramai al limite della sussistenza e che avrebbero dovuto scegliere fra il pagare e fallire e il non pagare e subirne in futuro le relative conseguenze. Il Comitato Cittadino “Racalmuto Civile”, avendo appreso della scellerata decisione di portare l’IMU agricola al 10,6 ‰ da parte del Consiglio Comunale, si era subito mosso per chiedere chiarimenti all’amministrazione e nel contempo, in collaborazione con la CIA, aveva organizzato una protesta con gli agricoltori muniti di trattori per venerdì 12 giugno.
Appresa la notizia della protesta imminente, alcuni consiglieri comunali si sono sentiti in dovere di approfondire la questione e hanno richiesto un Consiglio Comunale Straordinario, che si è svolto giovedì 11 giugno, allo scopo di ridurre l’aliquota dell’IMU agricola, ascoltando le richieste del Comitato, della CIA, degli agricoltori e di tutti i cittadini. Nella seduta hanno determinato l’IMU agricola al 4,6%.
Ancora una volta il Comitato Racalmuto Civile ha rappresentato adeguatamente le richieste dei cittadini e riesce a fare riflettere, anche alcuni consiglieri che a volte sono un poco distratti.
In ogni caso il Comitato ribadisce che l’IMU agricola dovrebbe essere totalmente abolita con legge nazionale, poiché dopo la fuga di gran parte dell’industria italiana nei paesi dell’est Europa, l’agricoltura potrebbe e dovrebbe divenire la risorsa economica capace di rispondere alla crisi di questi anni, pertanto va agevolata.
Comunque è opportuno ricordare che il Consiglio Comunale rappresenta il volere popolare della città e nessun amministratore può prenderne le distanze. Senza il consenso del consiglio non si può governare! 
Ma il Consiglio Sovrano deve avere la voglia , la capacità e la determinazione di controllare ed eliminare tutte le spese superflue.


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