Carissimi lettori di Regalpetra libera, da anni seguiamo la "questione" della gestione dei rifiuti a Racalmuto. Con voi cittadini abbiamo fatto delle battaglie e delle grandi manifestazioni chiedendo una diversa gestione del servizio. Noi non siamo mai indifferenti (nessun passo indietro) siamo cittadini che sentiamo il dovere di parlare e raccontare, dal nostro punto di vista, una realtà inverosimile. Pirandelliana. Racalmuto non è il paese della ragione, diceva bene Sciascia, il nostro è il paese delle contraddizioni.
Portare in discarica questi scarti di carciofi, ci costa sicuramente di più rispetto al valore stesso dei carciofi. Guadagnano di più i "professionisti" nello smaltimento delle foglie che non il contadino produttore del carciofo. La follia del nostro tempo.
Trasportare delle foglie di carciofo a 50 km di distanza per smaltire un rifiuto biodegradabile (delle foglie di carciofo che con l'attuale gestione dei rifiuti diventano inquinanti e costosi). Lo capiscono anche i bambini. Fermiamo questa palese stortura nella gestione del rifiuto. Questa foto è emblematica del grande errore dell'ultimo decennio. Il nuovo piano ARO deve obbligatoriamente prevedere la creazione di una grande compostiera comunale per il rifiuto umido. La strada è senz'altro quella della gestione comunale in economia. Non possiamo permetterci di pagare per smaltire delle foglie di carciofo. (Sergio Scimè, blogger)
Invece ne parlavo proprio ieri sera con Alfonso. Parcellizzare la raccolta e fare già in hause la prelavorazione. Alfonso sarà più preciso di me.
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