martedì 22 luglio 2014

Racalmuto, l'intervento del sindaco Messana sulla vicenda dei cani avvelenati

Orrore per i cani avvelenati, riversi sul selciato. Ferma condanna dell'azione barbara e violenta. Non deve accadere mai più. Il randagismo e i pericoli connessi vanno affrontati, non con il veleno e la soppressione dell'animale. Appunto del randagismo abbiamo parlato giovedì 17 luglio con il dott. Giuseppe Licata, medico veterinario dell'ASP, con il prof. Guglielmo Giudice e con Giusy Salemi, volontari che soccorrono i cani e i gatti randagi. Una campagna di sterilizzazione può essere la risposta: accalappiacani, un breve periodo di osservazione dell'animale, intervento ad opera dell'ASP, altro breve periodo di osservazione e poi l'animale viene lasciato libero.
La sterilizzazione, oltre a scongiurare la riproduzione, ammansisce l'animale e bonifica il territorio: il cane sterilizzato "difenderà" la propria zona dall'intrusione di altri animali. Naturalmente il metodo sarà tanto efficace quanto condiviso e messo in pratica dai comuni vicini. La collaborazione dei cittadini è fondamentale: gli animali vanno censiti e ben trattati. Molti, invece, si rivelano inadeguati a gestire la propria vita in comunione con un cane o un gatto e si liberano dall'imbarazzo, abbandonando l'animale. Campagna di sensibilizzazione e tolleranza zero nei confronti di chi detiene animali e non li dota di microchip e campagna di sterilizzazione sono due azioni possibili per gestire e combattere il randagismo. La riunione di giovedì scorso si è chiusa individuando una prima somma da prevedere in bilancio per iniziare.
Emilio Messana, sindaco di Racalmuto

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