L'atteggiamento della vecchia politica, i voti sondati famiglia per famiglia, è ancora in vigore ma comincia ad essere , per la prima volta, contrastato da una nuova ondata di protesta.
Senza puntare il dito, fermo e restando quanto più neutrali possibili, pochissime liste puntano su giovani e sopratutto parlano di rivoluzione culturale la quale importante per un progresso di vivibilità dei cittadini. Purtroppo, non rende felici i vecchi elettori che vorrebbero sentirsi dire, semplicemente, di puntare sul ribasso del costo dei rifiuti e non di uno smaltitore di quest'ultimi che consentirebbe il vero riciclaggio ed un nuovo sistema economico interno che gioverebbe il bilancio comunale ; ricevere caffè offerto è più importante di un parco giochi ricreativo per i più piccoli ; programmi tecnicamente difficili e inutili da apprendere sono preferibilmente ascoltati invece che avere un buon manto stradale su cui circolare (ce ne sarebbero molte altre).
Qualora si volesse far capire il senso di una nuova politica ,le difficoltà che verranno incontro sono, appunto, legate al contrasto della vecchia guardia . Molti attivisti "fantasmi", che si muovono nell'ombra, puntano ad una linea di cambiamento che sta nell'ascoltare e valutare i programmi politici e non di esaltare il soggetto per conoscenza o per "falsa buona condotta" legata ai singoli interessi del singolo elettore trascurando, così, il bene di un paese. Far capire che l'esperienza politica di molti riproposti candidati non ha nulla in più rispetto alla voce di un giovane laureato in economia o di un bravo economista , anzi! Far capire loro che la nuova generazione ha bisogno di una solida cultura e non di ripieghi. E questo non è che ci rende pretenziosi, come dicono loro, ma ci rende pronti ad un vero e proprio cambiamento lasciando agire i giovani che non possono evolvere le proprie idee e capacità fuori dal proprio paese ma all'interno. Non possiamo crescere con le loro mentalità politiche.
Molti giovani disorientati abituati a sentirsi dire da questi loro vecchi mentori i soggetti che devono , forzatamente, per amicizie e consecutivi interessi , essere eletti al consiglio non riuscendo così, anche per la loro mancanza di volontà , a creare una coalizione o un gruppo che culturalmente riesce ad evolvere il pensiero di una politica che potrà permettere loro una parola nuova che , in questi tempi, potrebbe solo giovarli per il futuro.
Altri giovani, invece , provano ad inserirsi però , spesso, senza i giusti appoggi i quali risultano forfait per l'inserimento in lista di nomi nuovi.
Mi spiace dirlo un giovane oggi può cambiare il mondo con l'insegnamento dei valori di un anziano ma non il contrario. Un giovane , ad oggi , ha competenze che permetterebbe di globalizzare il pensiero . E non parlo di perdere la nostra meravigliosa tradizione ma permettere di far conoscere la nostra tradizione al mondo.
Un detto antico consiglia di non cambiare mai il vecchio per il nuovo poiché non si sa come potrebbe essere affrontato un evento ma , in questi casi, la vecchia politica, e non parlo solo per Racalmuto, ha dato nel reale vissuto valori negativi e se continuiamo a permetterlo la nuova generazione farà della politica non una disciplina di amministrazione di una comunità ma un qualcosa che ad oggi ha esaltato solo la disagi e disumanità.
Giuseppe Salemi
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