lunedì 14 ottobre 2013

PIPPO PICONE pensa e riflette

Pippo Picone pensa e riflette.
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1 commento:

  1. Caro Pippo,
    Molte grazie per le sagge e meditate riflessioni che hai la bontà di trasmetterci.
    Sono le stesse riflessioni che sentivamo dai nostri padri fino alla metà del secolo scorso.
    Allora queste “indicazioni” venivano attribuite al sentimento religioso che impregnava tutta la nostra esistenza.
    Successivamente tutto è cambiato. La cosiddetta ricchezza e il diffuso (finto) benessere ci ha fatto dimenticare qualsiasi riflessione comunitaria, qualsiasi “indicazione” religiosa e ci ha trasmesso un crescente spirito egoistico, che, in definitiva, si è riflesso negativamente su ognuno di noi stessi, cioè con un obiettivo opposto a quello sperato.
    Io ti conosco da appena 70 anni, quando, assieme a un mio fratello maggiore, venivo nella tua villa il cui ingresso era posto all’inizio della strada che portava al “priatoriu”.
    Allora lo spirito comunitario era meglio sentito, anche se con vistose anomalie. In ogni caso la “litigiosità”, se così si può dire, non era finalizzata esclusivamente per “prendere qualcosa”, ma per “ottenere qualcosa” utile per tutti. Anche la stessa lotta politica marciava a certi livelli.
    Col passare del tempo, però, si è andati scendendo di livello, sia nella adesione religiosa, sia in quella politica che in quella relazionale: i risultati sono agli occhi di tutti.
    Caro Pippo ho l’impressione di riscontrare in te un po’ di pessimismo. Spero di sbagliarmi.
    Secondo me, ed è possibile che mi sbagli, proprio in questi momenti di crisi bisogna reagire con un’arma importante che è la fiducia.
    Bisogna avere fiducia e cercare di trasmetterla ai giovani, che contrariamente a quanto comunemente si pensa, sono in buona parte animati da uno spirito di reazione positiva.
    Spero di non averti tediato, ma tenevo di relazionarmi con te, dato che in qualche altra occasione (in facebook) non avevo avuto successo.
    Un caro saluto da Palermo dove sto da 60 anni.
    Giovanni Liotta

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