sabato 29 giugno 2013

Racalmuto e la fontana recintata

Angelo Cutaia scrive su facebook:
a Racalmuto si sta ripristinando la copertina del muretto della recinzione della fontana alla Piazzetta. Non sarebbe stato più semplice eliminare la offensiva recinzione con tutto il muretto e creare dei gradini di accesso? Chi ha notato che c'è un cancelletto per nani, il quale impedisce di accedere al minuscolo marciapiede che circonda la vasca della fontana? Come dire che chi ha realizzato la fontana non ha ritenuto i cittadini degni di sedersi sul sedile della fontana! Oggi, ignari di tutto questo, a 42 anni dal misfatto, siamo ancora al punto di partenza. 
E nessuno dice niente! sono demoralizzato.


3 commenti:

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  2. Togliamo la recinzione cosi quanto prima la fontana sarà per tutti noi un ricordo. Ci siamo dimenticati della banchina degli innamorati !
    con cordialità saluti a tutti
    Pietro

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  3. L’ITRIA sona!
    Guardando la foto della piazza F. Crispi che accompagna l’articolo mi ha colpito la Chiesa dell’Itria, che ormai versa in uno stato di abbandono da qualche decennio rannicchiata sotto il Palazzo di don Illuminato e la Fontana. A Racalmuto si usava dire -L’Itria sona- esclamazione che si pronunciava sentendo la campana a Morto della chiesa o quando si voleva metaforicamente dire che un determinata situazione versava al peggio. Oggi la campana dell’Itria non suona più eppure le persone continuano a morire e l’espressione “l’Itria sona” non si usa più eppure il peggio c’è ma forse ci siamo abituati e non ci fa più meraviglia. Al posto della fontana e prima ancora al posto della Piazzetta c’erano “li Putieddri” ed in una di loro quella più prospicente alla piazza aveva sede “Lu cuddraru” ( La Gogna). Un Commissario prefettizio nominato intorno al 1915 a guida dell’amministrazione comunale del paese fece abbattere “li Putieddri”, perchè stozzavano la piazza ed erano mal ridotte. Qualche mala lingua sospetto che si fosse stato fatto anche un favore al Palazzo di “Gammiglieddra”, ma insieme ad una azione di decoro qualche favore ci può anche stare, dico io. Si realizzo la Piazzetta dove successivamente nacque un bellissimo Bar stile Liberty che alcuni racalmutesi ancora ricordano con affetto.
    Forse il compito prioritario di chi governa e quello di togliere ciò che offende e sfregia il decoro e l’armonia e penso che con poche risorse si otterrebbero maggiori risultati per tutti. Se poi qualche “Gammiglieddrra” se ne avvantaggerà più degli altri, pazienza d'altronde non tutti possiamo essere si “Gammiglia larga”.
    Leonardo Sciascia - La Stampa, 6 agosto 1988 [...] Voglio quel che non c'è mai stato e che evidentemente non c'è; e che continuando si fa meta sempre più lontana. Il che mi fa ancora e sempre apparire come un pessimista: e pare non sia permesso esserlo neppure di fronte al pessimo. Allegria, allegria.
    Ignazio Scime'

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