giovedì 9 maggio 2013

L'IMMORTALITA' di Pippo Picone (Racalmuto) Video


Riflessioni di Pippo Picone "La vita è un dono della natura"

2 commenti:

  1. Carissimo Pippo Picone,
    Grazie per quello che scrive.
    Lei è un uomo che pensa e che medita e oggi è difficile trovar persone della sua taratura.
    Ci dice che la vita è un dono della natura. Si può essere pienamente d’accordo con quanto Lei dice.
    Mi piacerebbe che parlasse anche di questa “natura”. Chi ce l’ha data? Ce la siamo ritrovata per caso?
    Sarebbe interessante riflettere su questa “natura”. Ogni tanto a me capita di pensarci, di pensare soprattutto, a come è composta la “natura”. Mi perdo immediatamente e mi accorgo della mia totale incapacità di tentare di sciogliere questa matassa, lunga, complessa e ingarbugliata.. Allora mi fermo solo a guardare, a guardare limitando il mio sguardo solo ad uno degli elementi che costituiscono questa complessa, numerosa e multiforme “natura” e cioè gli esseri viventi, soprattutto gli esser animali: dal microbo all’insetto, dall’uccello all’elefante, dai topo al leone, dalle gallina all’aquila, dalla capra alla mucca, dalla scimmia all’uomo.
    Tutti questi gruppi, ognuno con le proprie caratteristiche peculiari, hanno una struttura, una composizione e una organizzazione estremamente complessa e particolarmente ordinata. Prendiamo ad esempio uno degli animali più piccoli, cioè un insetto della misura massima di un millimetro, che, come mi racconta uno che di insetti penso che se ne intenda, ha la possibilità di comunicare con i suoi amici e familiari a distanza di circa 30 mila volte la lunghezza del suo corpo, con mezzi elettromagnetici o con mezzi chimici (odori). È come se una persona, senza alcuno strumento, potesse facilmente comunicare con un’altra persona a distanza di 4 o 5 Kilometri. Questi insetti, in altri termini, hanno avuto il cellulare con milioni di anni di anticipo rispetto all’homo sapiens che l’ha avuto solo una quarantina di anni fa..
    Questo fatto mi pone molti interrogativi. Può tutta questa organizzazione, anzi tutte queste organizzazioni, essere il frutto di un caso? Mi viene difficile rispondere. Mi convince di più il fatto che dietro questa organizzazione, anzi queste differenti e peculiari organizzazioni, ci sia stato e ci sia ancora un progettista, un esecutore, un controllore, che ha progettato, eseguito e ha eseguito controlli in una maniera perfetta e indiscutibile.
    Lei ci parla ancora della immortalità “che si ottiene con i comportamenti morali e culturali”. Ci dice anche che “l’uomo è eterno con il proprio modus vivendi e il proprio pensiero”. Tutto questo si può in gran parte condividere. Ma l’immortalità non può limitarsi al ricordo di ognuno di noi. Bisogna andare oltre. Quanti onesti cittadini, poveracci e talvolta vituperati e offesi, ma non ricordati da nessuno, meriterebbero il riconoscimento dell’eternità.
    Ricordo di un signore umile e incapace di fare del male a chiunque, che invitava tutti al senso di fratellanza e al rispetto reciproco, che fu arrestato come provocatore e sobillatore e addirittura fu ucciso, senza che i cittadini e addirittura i suoi compagni lo difendessero, e ucciso con una pena infamante e cioè quello della croce. Questo avveniva, circa 2000 anni ddietro.
    Aggiungo che dopo tre giorni dalla morte, questo “ex vivo” come dice lei, “ci è venuto a confermare” tutto quanto aveva annunziato durante la vita. Pertanto un “ex vivo” una conferma dell’eternità ce l’ha data, ma non nei milioni di anni addietro, ma addirittura da recente e cioè solo 2000 anni fa.
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  2. Rispondo al 1° commento relativo al mio post sull'immortalità dell'uomo. Nell'idea degli uomini religiosi, l'intera natura è una somma di azioni di esseri dotati di conoscenza e volontà cioè un immenso complesso di atti di arbitrio. Tutti noi riconosciamo nella natura il mezzo di tranquillità dell'animo.
    La natura ci deve apparire come il regno della libertà e dell'arbitrio e come scrive Lei è interessante riflettere su questo complesso degli esseri e dei fenomeni dell'universo. Tutto ciò chi mi l'ha costruito? è una forza soprannaturale o si è formata da sola in vista di un ordine superiore delle cose?
    Io mi perdo, non riesco a darmi una risposta esauriente, il celebrante della Messa dice: "MISTERO DELLA FEDE" bisogna credere e non essere agnostici.
    Racalmuto 10.05.2013
    Grazie e cordiali saluti al caro Sergio
    Pippo Picone

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