
Dopo il restauro, si è iniziato a discutere sulla
destinazione d’uso, a parte l’uso improprio che a volte se n’è fatto, oggi è di nuovo inutilizzato, e l’incuria lo porterà ad un sicuro degrado.
Un edificio storico è come un organismo vivo, ha bisogno di
attività per ritrovare vigore, ha bisogno che la vita circoli al suo interno,
per rivivere. La vocazione naturale di questo stabile sembra essere quella di CUSTODIRE LA MEMORIA, contenere un Museo di
storia civica e diventare un contenitore culturale in grado di ospitare
iniziative differenziate finalizzate al turismo ed allo sfruttamento intensivo
di un Bene Culturale, mediante la realizzazione di uno spazio polifunzionale
facilmente fruibile.
La missione di questo paese deve essere quella di riscoprire la tradizione per promuovere il
territorio; la conservazione della memoria storica e delle origini, attraverso
strategie che vedono nell’identità culturale una delle chiavi vincenti per lo
sviluppo. Infine la creazione di una rete di servizi che incrementino la
domanda turistica con conseguenti benefici per l’economia locale. Si dovrebbero
mettere in atto, una serie di azioni ed iniziative volte a calamitare i flussi
turistici provinciali, in modo che i gruppi turistici che transitano per
Agrigento siano motivati a trascorrere qualche giorno a Racalmuto. Sono
convinta che l’innegabile vocazione turistica locale, possa rappresentare un
valido sbocco professionale ed un prezioso volano per iniziative collegate,
tramite il coinvolgimento di tutte le aziende operanti nel settore.
Iolanda Salemi
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