lunedì 29 aprile 2013

PD Racalmuto - Violenza insensata. Solidarietà a Guagliano

L'altro ieri, in via Garibaldi, nei pressi della scuola media "Pietro d'Asaro", l'auto di Peppe Guagliano è andata in fiamme. Qualche settimana addietro ad una villetta in contrada Serrone è toccata la stessa sorte! Tali episodi ci riportano ai primi anni novanta  quando iniziarono gli attentati incendiari nelle nostre campagne al fine di creare un clima di terrore e di intimidazione generale.

Solo dopo si è chiarito che tali atti vandalici non erano altro che azioni della "Stidda" per imporre la propria egemonia sulla cosca avversaria denominata "Cosa Nostra": gli attentati incendiari non erano altro che la  manifestazione di forza di una organizzazione mafiosa che aspirava a prevalere sull'altra.

Ne è scaturita una "Guerra di Mafia" che ha lasciato a terra una ventina di morti ammazzati da ambo le parti.
Con ciò non vogliamo affatto affermare che si stanno ripetendo gli avvenimenti di allora: la storia non si ripete mai nelle stesse forme e dimensioni; vogliamo solo dire che la situazione è tale che non c'è da stare allegri.

Certamente oggi non siamo più negli anni novanta: dopo i morti ammazzati, gli arresti e i pentimenti la situazione è cambiata, ma la Mafia è come la gramigna,difficile da estirpare completamente e sempre pronta a riprodursi.  

Il paese vive una grave crisi economica, sociale, culturale e politica: una miscela esplosiva che può deflagrare da un momento all'altro. Gli episodi citati non sono altro che i segnali di questa situazione!

Certo è che l'uso della violenza come mezzo per risolvere le controversie individuali o per rivendicare i propri supposti diritti è inaccettabile in una società civile; questo è quello che si verifica nelle società tribali e non in uno stato di diritto dove i cittadini sono garantiti dalla leggi dello Stato.

Quindi, quale che ne sia la matrice, questi fatti debbono essere fermamente condannati; voltarsi dall'altro lato, far finta di non vedere, oltre ad essere segno di indifferenza e cinismo è altresì prova di miopia e scarsa intelligenza.

In un periodo in cui il paese è assopito, dormiente, rassegnato e quasi  incapace di reagire è necessario uno scatto di dignità per respingere gli atti di violenza e ritrovare il senso di un comune destino.
A Peppe Guagliano esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza in questo difficile momento della sua vita.

Circolo PD Racalmuto

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