venerdì 22 marzo 2013

Sabato 23, Tinebra Martorana non è al Teatro ma alla Fondazione Sciascia di Racalmuto (per motivi tecnici)

Domani, sabato 23 marzo 2013 alle ore 18:00, nella sede della Fondazione Sciascia verrà presentato il Taccuino di Nicolò Tinebra Martorana, a cura di Angelo Campanella e pubblicato da youcanprint.
La manifestazione, come si legge nel manifesto doveva tenersi al Teatro Regina Margherita ma in forma anonima, con un foglio formato A4 si informano i cittadini che: Per motivi tecnici, la manifestazione, è stata spostata alla Fondazione "L.Sciascia".
Il motivo tecnico è la mancanza di agibilità del teatro, questo è stato confermato dagli organi competenti.
Tinebra Martorana non ritornerà al Teatro come preannunciato da mesi.
Angelo Campanella
Eppure nel 1982, trent'anni fa, a teatro ancora chiuso e non ristrutturato, il libro "Memorie e tradizioni" di Tinebra Martorana, pubblicato a spese del comune di Racalmuto con prefazione di Leonardo Sciascia venne presentato proprio al Regina Margherita: impolverato, vecchio e di certo senza agibilità.

Nel 1982 il teatro era chiuso e si riapre per Tinebra Martorana.
Nel 2013 il teatro è aperto e si chiude per Tinebra Martorana.
Io non ci capisco più niente in questo paese: non so voi.

Si sente a Racalmuto la mancanza di Leonardo Sciascia, lui sì che riusciva a dare luce a quelle verità scomode.
La manifestazione di domani sera è frutto di un'idea di Piero Carbone, ma tra gli ospiti non ci sono Ministri e Presidenti della Repubblica per aprire le porte del teatro.
Domani alla Fondazione Sciascia un gruppo di studentesse del Liceo di Lampedusa leggeranno alcuni versi del Taccuino. Così come gli alunni della scuola media di Racalmuto.


Le studentesse di Lampedusa sono:

Melissa Incorvaia 
Camilla Galazzo
Rosalinda Brischetto
Giorgia Russo
Rossella Scozzari
Lucrezia Palmisano 

Elisa Tuccio 

Gli studenti di Racalmuto sono:
Alisea Baldassare
Nicole Grillo
Davide Marchese
Elsa Scimè


I versi saranno accompagnati dalle musiche del M° Domencio Mannella eseguite con il Coro Terzo Millennio di Racalmuto.

Sarà una serata speciale che ricorderemo e racconteremo.

Sergio Scimè, blogger
Sergio Scimè a 12 anni
1982 Teatro di Racalmuto


1 commento:

  1. Su una nota apparsa su Malgrado Tutto web leggo che il giorno del primo tentativo (non riuscito)di riapertura del Teatro Regina Margherita in occasione della visita del presidente Ciampi, il Prefetto di AG interpellato affinchè intercedesse per ottenere le necessarie autorizzazioni ribadì perentoriamente il divieto all'utilizzo della struttura, pena l'arresto immediato degli stessi Amministratori e del direttore artistico Camilleri.
    Ne consegue che, se non sono riusciti ad ottenere tali autorizzazioni nonostante le notevolissime pressioni psicologiche dovute alle circostanze, il teatro doveva veramente essere carente e pericoloso nella sua fruizione.
    O il Prefetto ce l'aveva con il Presidente,il direttore Artistico, e gli Amministratori.
    Eppure per più di dieci anni senza che vi fosse effettuato nessun intervento riparatore, qualcuno autorizzo (improvvidamente)l'afflusso al suo interno di decine di migliaia di ignari cittadini.
    In tanti sapevano ( compreso l'autore della nota che ha ispirato questo commento) dello stato di assoluta precarietà del teatro;nessuno ha mai ravvisato niente di anomalo compresa la magistratura chiamata in un dato momento ad esprimere un giudizio di merito avvalorando di fatto la tesi del Prefetto dispettoso.
    Senonchè, per fortuite circostanze, sono arrivati a Racalmuto altri tre Prefetti che hanno ribadito quanto sostenuto dal loro collega 10 anni prima, facendo crollare la teoria del dispetto.
    Risultato: la nuova chiusura del Teatro.
    Ma non dimentichiamo che questo è il paese di Sciascia e la terra di Piandello.
    Con i Commissari si è passati: dall'apertura abusiva in pianta stabile; a quella (sempre abusiva) ad intermittenza dettata dall'umore della circostanza, con l'aggravante di aver speso ad oggi decine di migliaia di € del bilancio comunale che sarebba stato molto più utile utilizzare per priorità vere.
    Non fanno onore a nessuno i tentativi grossolani di giustificare tali decisioni.
    Forse è questa recita permanente, la stagione artistica di cui parlava la Commissione all'indomani della messa in scena del Giorno della Civetta che avrebbe dovuto far svagare i Racalmutesi.

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