giovedì 7 febbraio 2013

RACALMUTO Le misure approvate dalla Commissione per risanare il bilancio. A rischio il personale precario e l'asilo nido.



Sono OTTO le misure  approvate dalla commissione straordinaria, con i poteri di consiglio comunale, per il riequilibrio finanziario pluriennale. Otto misure che prevedono diversi tagli alla spesa. La deliberazione verbalizzata  al n. 1 è registrata il 24.01.2013, mette a nudo la reale situazione economica dell'Ente Comune. Una situazione disastrosa creata (assolutamente) dalle passate amministrazioni comunali. La gestione controllata per il triennio prevede certamente dei sacrifici, ma nessuno si sarebbe mai aspettato un colpo così duro. 
La prima cosa che balza agli occhi è la reale possibilità di licenziamento dei precari, si legge nella misura 4: Blocco del turnover ed adempimenti connessi al controllo delle dotazioni orgnaniche e sulla gestione del personale (art. 243 bis, co. 8, lettere d), g) e co.9, lettera a); Alla scadenza dei contratti a tempo determinato il cui 90% del fabbisogno per il pagamento delle competenze spettanti al personale viene finanziato dalla regione siciliana, questi non saranno più rinnovati. Si può ipotizzare che alla conclusione di tali contratti sarà possibile ottenere dalla regione siciliana l'inserimento di tale personale per l'intera spesa a carico della regione stessa. Le somme attualmente a carico dell'ente per tutto il personale precario ammontano ad € 200.031,30 di cui:
€ 139.467,30 personale finanziato dalla regione siciliana al 90% del fabbisogno;
€ 38.564,00 personale finanziato dalla regione siciliana al 50% del fabbisogno;
€ 22.000,00 spese per contributi INAIL ed assicurazione del personale ex LSU.

L'altra misura che fa discutere è la Misura 2. 
Azione 6 : Rideterminazione tariffe e costi dei servizi a domanda individuale: refezione scolastica
Azione 7 : Rimodulazione offerta asili nido: trasformazione da servizio a domanda individuale ad interventi sociali rivolti all'utenza e servizi sociali alternativi alla famiglia.

Un colpo per i contribuenti: misure massime consenti dalla legge  per aliquote e tariffe (IMU e TARSU)

Tante le misure adottate dalla commissione, per risanare una situazione economica delle casse comunali inverosimile e fallimentare, un comune con oltre un milione di debiti. Il blog da quattro anni preannuncia, in completa solitudine, la drammaticità del bilancio comunale: le spese facili, priorità ad iniziative di poco rilievo per la comunità, i costi della politica (giunta e consiglio) esagerati oltre 70.000 euro l'anno; consulenze non necessarie e costose. Nessuno ha fermato il disastro. Tutti (o quasi) pronti a mungere una madre senza latte. 
Ce ne ricorderemo. 

Sergio Scimè, blogger

SEGUIRANNO AGGIORNAMENTI E RIFLESSIONI. 
Tutti i lettori sono invitati ad esprime le proprie considerazioni, in modo leale: senza offendere la dignità personale di nessuno. 




8 commenti:

  1. non ci resta che piangere su latte versato dalla passata AMMINISTRAZIONE...grazie di vero cuore,dovrebbero essere loro ritornare i nostri soldi per poter risanare .

    RispondiElimina
  2. Se pensiamo a tutti i soldi che la precedente amministrazione in quattro anni ha dilapidato, e a quelli che con il suo "modus operandi" a impedito che venissero incassati dall'Ente, ce da mettersi le mani nei capelli.
    Se poi si considera il blocco determinato all'economia(alberghi chiusi) ecc. il quadro è completo.
    Proviamo a quantificarli per sommi capi:
    -Spesa annua per gli amministratori
    € 300.000 x 4 = 1.200.000
    -Spesa annua per consulenze e incarichi € 80.000 x 4 = 320.000
    -Spesa annua per rimborsi e contenziosi legali € 30.000 x 4 = 120.000
    -Spesa per pignoramenti a favore di terzi per debiti non riconosciuti e non impugnati € 50.000 x 4 = 200.000
    Spesa annua per contratto a tempo determinato precari, e assunzione di due unita nel servizio RSU
    € 210.000 x 4 = 840.000
    Spesa per ricoveri non dovuti
    € 20.000 x 4 = 80.000.
    Per un totale di € 2.720.000.

    Mancati incassi negli ultimi 4 anni:
    Mutuo case Cooperative non rimborsato
    € 400.000
    Ici zona Industriale, ricettiva, e commerciale, villaggio Ispea, e altri insediamenti € 500.000
    -Donazione grisafi perdita della donazione e probabile risarcimento agli eredi € 200.000
    Per un totale di € 1.100.000
    -Danni al tessuto economico per impedimenti burocratici e giudiziari sopraggiunti totale € 1.000.000

    Danni morali, esistenziali, e d'immagine al paese:
    INCALCOLABILI.

    CI CHIEDIAMO: SI RENDONO CONTO GLI EX AMMINISTRATORI DEL DANNO CHE HANNO ARRECATO AL NOSTRO PAESE?

    CI RESTA SOLO DI RIMBOCCARCI LE MANICHE E CERCARE DI RECUPERARE PER QUEL CHE SI PUO' CHIEDENDO CORTESEMENTE AI RESPONSABILI DI METTERSI DEFINITIVAMENTE DA PARTE.
    Com. Art. 1

    RispondiElimina
  3. Grazie alla politica, grazie all'ex sindaco, grazie a tutti gli ex assessori (10, 15, 20 non si ricorda il numero) grazie a tutto il consiglio comunale.

    RispondiElimina
  4. Finalmente, in maniera chiara leggo ciò che negli anni passati è accaduto! Nulla di personale ma ogni racalmutese,come in questi anni ha fatto Sergio con il Blog e adesso il Com. Art. 1, dovrebbe esprimere tutta l'indecenza degli amministratori che ci hanno portato a questo punto.

    RispondiElimina
  5. Giovane incazzatissimovenerdì, 08 febbraio, 2013

    se qualke politco ke ha rovinato il paese mi kiede il voto ti giuro ke lo mando a fan culo se insiste gli sputo. No ditemi maleducato xkè m'incazzo.

    RispondiElimina
  6. Perdonatemi! ma l'unica voce libera di questo paese è e rimane il blog di Scimè. Lunga vita a Regalpetra libera.
    Un abbraccio a tutti.

    RispondiElimina
  7. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

    RispondiElimina
  8. La commissione non poteva fare diversamente, si poteva chiedere un aiuto straordinario alla Regione Siciliana. Il futuro è nero per il personale comunale: non ci vuole un granché a capire che 220 dipendenti per un paese di 8000 persone sulla carta è impensabile. Chi li paga tutti questi? Ma adesso che molti di loro hanno solo lo stipendio del comune come andranno avanti. Per chi ha qualcos'altro piange con un occhio, per i monoreddito è la fine.

    RispondiElimina