PETIZIONE Riparte il futuro senza corruzione. LINK
La petizione serve - scrive don Luigi Ciotti - per chiedere ai candidati queste cose:
Inserire nella propria campagna elettorale la promessa di continuare il rafforzamento della legge anticorruzione, iniziato con la riforma del novembre 2012, a sua volta ispirata alla convenzione di Strasburgo. Una riforma voluta dal governo Monti, ma che, pur avendo recepito alcuni importanti principi della Convenzione, dopo il passaggio parlamentare ha subito cambiamenti che ne hanno indebolito l'efficacia. Concretamente, si chiede che sia modificata la norma sullo scambio elettorale politico-mafioso (416 ter) entro i primi cento giorni di attività parlamentare, con l'aggiunta della voce "altra utilità".
1. Pubblicare il proprio Curriculum Vitae con indicati tutti gli incarichi professionali ricoperti
2. Dichiarare la propria situazione giudiziaria e quindi eventuali procedimenti penali e civili in corso e/o passati in giudicato
3. Pubblicare la propria condizione patrimoniale e reddituale
4. Dichiarare potenziali conflitti di interesse personali e mediati, ovvero riguardanti congiunti e familiari
Grazie alla sottoscrizione di questi impegni si potrà sapere davvero quali candidati saranno disposti a lottare in Parlamento contro la corruzione.
Più siamo a firmare questa petizione, più i candidati dovranno ascoltare le nostre richieste.
Firma adesso per un futuro senza corruzione.
Sergio Scimè:
Ho firmato perché credo che chi fa politica, chi amministra la cosa pubblica dev’essere pulito, candido, senza macchie: agire nel solo interesse della collettività. Deve avere e mantenere la coscienza limpida, sempre. Il politico dev’essere di buon esempio per gli altri, come un bravo insegnante. Io propongo affinché i deputati indossino nelle sedute in parlamento la toga bianca per non dimenticare !!!
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