martedì 21 agosto 2012

Racalmuto, il paese delle cause perse

Si fa gioco di parole nei post che leggo nei siti (fuori binario) che creano solo confusione alla gente. La responsabilità è dei politici locali, degli ex consiglieri comunali, dell'ex sindaco e degli ex assessori che hanno mal amministrato il nostro paese; ma gli altri non hanno il coraggio di parlare. Se il Comune è stato sciolto la responsabilità è tutta loro, dovevano dimettersi all'indomani dell'elezione del 2007, l'andazzo si era capito sin da subito. Non andavano neanche votati visti i risultati.
Una politica litigiosa attaccata alle poltrone e ai privilegi personali, mille cause giudiziarie (civili e penali). Racalmuto non è il paese della ragione ma il paese delle cause perse.
Sergio Scimè, blogger

4 commenti:

  1. Alfonso su facebookmercoledì, 22 agosto, 2012

    Il comune è stato usato come uno stipendificio senza guardare la gestione della cosa pubblica,ognuno pensava a favorire se stesso e chi gli girava intorno a discapito della gente perbene...finchè ci sarà questa politica fatta per raggiungere fini personali il paese rimarra indietro anni luce..qualcosa si può cambiare un piccolo esempio ne è il comune di Porto empedocle qualcosa li in piccolo è cambiato.

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  2. Francesco su facebookmercoledì, 22 agosto, 2012

    beh...lo hanno votato e adesso ne piangiamo tutti le conseguenze...

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  3. i politici non contano più un cazzo, promettono posti di lavoro in campagna elettorale e poi sistemano i familiari. Alle regionali non dobbiamo votare nessuno oppure facciamo la ribellione

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  4. Laureata in cerca di lavoromercoledì, 22 agosto, 2012

    Non si parla di giovani e del loro futuro, arriva il politico ti riempe la testa di bugie sperando di convincerti per chiederti il voto. Poi trovi lui con la macchina di lusso e la villa al mare, la moglie con un posto al comune, il figlio sistemato comodo, la figlia con il dottorato e noi poveri fessi a votare sempre. Ci vuole giustizia. Miriam

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