lunedì 27 febbraio 2012

RACALMUTO. La Commissione (ANTIMAFIA) guidata dal viceprefetto Diomede ha raccolto elementi «interessanti». ELEZIONI A RISCHIO.


Accesso finito, relazione in partenza
Francesco Di Mare, LA SICILIA (25/02/2012)

Racalmuto.Tra un paio di mesi non è detto che nel «paese della ragione» si voti per l'elezione del sindaco e del nuovo consiglio comunale. 
La commissione ispettiva, inviata dal ministero dell'Interno e coordinata dal vice prefetto vicario Nicola Diomede - con a fianco esperti rappresentanti della guardia di finanza e dei carabinieri - ha da pochi giorni ultimato il proprio delicato lavoro.
Un lavoro certosino, svolto con scrupolo, passando al setaccio almeno una decine d'anni (gli ultimi) di delibere, concessioni, assunzioni e tutto quanto è stato disposto dalle amministrazioni comunali che si sono via via succedute. L'epoca è quella in cui la mafia in provincia di Agrigento era guidata dal racalmutese Maurizio Di Gati, latitante per anni, poi fattosi arrestare dai carabinieri, al culmine di una crisi esistenziale. 
Secondo gli inquirenti però in Municipio qualche cosa non sarebbe andato verso il senso della legalità, da qui il caso giudiziario che portò tra l'altro alle dimissioni il sindaco Salvatore Petrotto, accusato di avere conoscenze mafiose, ma la cui posizione è stata successivamente archiviata su richiesta della stessa Dda. 
Dimessosi il sindaco, in carica è rimasto il consiglio comunale, i cui poteri amministrativi sono di fatto intatti. La commissione prefettizia ha lavorato alacremente, tanto da chiedere nel dicembre scorso una proroga di un paio di mesi. La «carne al fuoco» era davvero tanta. E a conferma di ciò, già nei prossimi giorni, certamente entro la prima decade di marzo la commissione d'accesso invierà al ministero dell'Interno la propria relazione. 
Dai rumors che trapelano dal paese di Sciascia, a Roma non verranno recapitate un paio di paginette. Dovrebbe essere una «signora relazione» con tanto di ricostruzioni storiche su questo e quello, su quanto accaduto a Racalmuto negli ultimi anni. E sempre dai rumors, non dovrebbe essere emerso un paese lindo, intonso, specie nella gestione degli ingranaggi burocratici. In sostanza, la commissione d'accesso non è da escludere che possa chiedere lo scioglimento del consiglio comunale, come atto propedeutico all'invio di un commissario straordinario, per almeno un anno e mezzo. 
Uno scenario che, al momento senza alcun riscontro concreto, farebbe saltare le elezioni, azzerando una campagna elettorale che pare sia iniziata da tempo. Nei prossimi giorni se ne saprà molto di più.

25/02/2012

16 commenti:

  1. Se intervengo ora, non credo di infrangere il mio giuramento di non scrivere più su Regalpetra, per non irritare i miei anonimi detrattri; per non turbare l'imberbe ragazzina che mi accusa di non sapere signficare neppure il senso del mito pergusano. Tanto tuonò che piovve, dunque!Ecce Homo!
    Oggi dobbiamo davvero credere che vi fu una "epoca in cui la mafia in provincia di Agrigento era guidata dal racalmutese Maurizio Di Gati"?E quello che ho letto su mangialasagne? E altro che non è prudente rammentare? Già se sommi scrittori racalmutesi l'hano detto, perchè dubitarne?
    Apice della consequezialità assoluta questo passaggio sopra
    leggibile:
    "la commissione prefettizia ha lavorato alacremente, tanto da chiedere nel dicembre scorso una proroga di un paio di mesi". Ma se erano rara avis?. Avevo bisogno di consultare i protocolli del 2006 per controbattere un incauto
    accertamento ICI ai miei danni. Per mesi non ci sono riuscito, dato che i documenti pubblici stavano rinchiusi neghittosamente in quella che in un "commento" chiamavo - cripticamente - la serrata sala accanto. Lasciamo perdere i giornalisti: adulare i potenti per sbeffeggiare chi cade,è d'obbligo.
    Mi scrive Racalmutese Fiero: "Oggi sul blog di Scimé ho letto che la ...Triade di Diomede sembrerebbe inevitabilmente indirizzata verso quelle che, già da tempo, sono state le Sue intuizioni. Dispiace, ma, come più volte detto da Lei, potrebbe essere il passo necessario verso un futuro risanamento".
    A costo di contraddirmi - per contraddire - preciso che tre sono le tappe necessarie per il risanemnto racalmutese: l'estirpazione delle metastasi (dolorosissima); ma in contemporanea il sinergico operare nel lancio dell'economia, del lavoro, dell'assetto burocratico, nell'ordinaria gestione dello sviluppo; e terzo: mettere le basi per una radicale trasformazione del tessuto produttivo, turistico, nella rigenerazione a lungo termine, insomma. Con la burocrazia (rectius, con la tecnocrazia) è disastro assicurato. E mi consentano i miei ilari detrattori: ho sessant'anni di esperienze nel settore per sbagliarmi ... e loro nessuna cognizione di causa. Siano rispettosi, almeno!
    Che dire a Sergio? Regalpetra può ora avere un ruolo centrale: inviti il manager meneghino Racamutese Fiero, iniviti i magistrati in pensione del calibro di Nuccio Lo Re, i grandi agronomi alla Giuggiu Liotta, i grandi registi alla Beppe Cino, i sapientissimi ex dirigenti fiscali in pensione, altri alti burocrati, e,se permettete,anche il sottoscritto: quelli cioè in grado di convincere i pezzi da novanta del parlamento a dire alla Cancellieri: Racalmuto sarà tutto, ma quei venti ragazzuoli o seniori del Consiglio Comunale saranno tutto ma certamente con le infiltrazioni mafiose non hamnno nulla da spartire, magari per incapacità di intendere e di volere. Si faccia quindi una lista di appoggio a qualche candidatura pesantissima a Sindaco (io penso
    a un non racalmutese, ad una figura "politica" nazionale , migliore magari di Sgarbi. E si pensi, e si scriva in grande. Un notaio che mi dia l'attestato di buona condotta mi ricorda quel pellegrino che all'estrema periferia di Parigi in quel caldo 14 luglio della presa della Bastiglia, scriveva "oggi a Parigi niente di nuovo".
    Avvertimento finale, se Sergio mi pubblica, non dovrà consentire a nessuno di tediarmi. Altrimenti, chiederò gli estremi dell'anonimo
    e simili per la tutela del mio onore e della mia salute mentale presso le competenti sedi giudiziarie, civili e penali. A Ottant'anni ho diritto ad essere arterioschelotico, per mio solo diletto.
    Calogero Taverna

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  2. se il comune viene commissariato per infiltrazione mafiose è cosa buona e giusta

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  3. i venti consiglieri comunali che fanno ancora al comune. dimettetevi che è meglio. seguite l'esempio di bellomo. Rosario

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  4. signor taverna cerchi di essere più breve

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  5. Sono un cittadino Racalmutese, stasera in piazza parlando con un politico stravecchio, mi diceva che sicuramente si andrà al voto, invitandomi a candidarmi con lui, tutto posso fare nella vita ma non andrò con chi si è fatto solo i cazzi suoi, sistemando solo moglie e figli. Adesso apro il blog è leggo che le elezioni sono a rischio questo mi ha fatto capire che il mio amico politico stravecchio non ha mai capito nulla della vita e di politica, ma si permette di prendere in giro la gente. IO commissariassi il municipio di la testa a lu pedi.

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  6. SIAMO NELLA MERDA PER COLPA DI ALCUNI IMBECILLI

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  7. Dott Taverna, Seneca:"Marcet sine adversario virtus."
    Racalmutese fiero

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  8. A questo signore anonimo controbatto: perché dovrei essere più breve? E gli chiedo, perché non si firma?
    Calogero Taverna

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  9. ben venga il commissariamento Racalmuto attualmente non merita altro. Io spero anche in una lunga serie di manette, che purtroppo non credo arriveranno mai. Al Sig. Taverna, "baudeleriano albatro", e con ciò non voglio offenderla anzi..., inoltre chiedo umilmente se potrebbe essere meno criptico nei ragionamenti: sono curioso di sapere da chi sarebbe costituita questa "triade di Diomede".
    firmato
    "un ex racalmutese"

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  10. Vede signor lei - non so come chiamarla, essendo la sua firma coraggiosamente più che criptica - ella si avventura in autoschediasmi (e francamente voglio offenderla e guardi che il termine è im Mommsen). Quanto alla triade di Diomede pare che lei solo non sappia o abbia voglia di non sapere,
    Calogero Taverna

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    1. detto da lei che è il re dell'autoschediasma non riesco a trarne offesa alcuna. Mi scusi se l'ho tediata, ma mi sento in dovere di ringraziarla per aver infranto il suo giuramento, poichè stavo cominciando ad annoiarmi nel visitare questo blog.
      Ludica-mente
      l'ex racalmutese di prima

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  11. Il giuramento è stato infranto, riconosca la gravità del suo" peccato".
    P.S.
    "La tragedia della vita, è che diventiamo vecchi troppo presto e saggi
    troppo tardi."(Benjamin Franklin)

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  12. in qualità di addetto alla creazione di vecchiaia, posso garantire che non ho mai conosciuto un vero "vecchio saggio", quei pochi non sono altro che "saggi giovani invecchiati"

    l'ex racalmutese alias Candido Munafò

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  13. AUTOSCHEDIASMA

    Ed io sarei il re di questa cosa qui? Ci azzecca proprio? E ci azzecca per lei che si avventura in Baudelaire, Cardarelli, Montale ed altri con qualche chansonnier francese? E se e quando avremo modo di dialogare in privato, rispettosamente, Le narrerò come, quando e perché ho usato questo neologismo (che credo inventato da Mommsen, ma non sono un linguista).
    E si siccome non La reputo uno dei sei o sette anonimi pifferai del tiaso di Sergio (che credendolo già sindaco gli fanno la serenata per arraffare un qualche scranno assessoriale), Le confido che i miei interventi (sotto forma di commento, per non farmi censurare o cassare) sono naturalmente rivolti alle alte autorità di controllo palermitane e romane (che mi leggono – stia certo – e mi capiscono) e vogliono essere un preludio in tempi non sospetti di quello che i miei referenti politici chiederanno jn ordine a quanto la Triade di Diomede dovesse avventurosamente inventarsi sui misfatti racalmutesi. Forse si riuscirà ad impedire provvedimenti esiziali per l’economia di Racalmuto e del buon nome di amministratori innocenti (anche se forse ingenui o dormienti). Ciò significa starsene troppo in aria per eccesso di ali e mancanza di prosaici piedi (politici)? Forse, ma mi lasci almeno provare.
    Calogero Taverna

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  14. Autoschediasma – S. m. (lett.) Componimento letterario improvvisato. Dal gr. Opera estemporanea. Non com. Salvin. Cas. 7. (Mt.) Poiché, siccome Aristotele afferma, della poesia in genere disputando, dagli autoschediasmi, cioè dagli improvvisi esser ella progenerata, così … E76. Quelli che lo numeravano sedicesimo (Tespi), quelli senza dubbio tennero conto degli autoschediasmi, ovvero canti improvvisi e abbozzi di poesia, che andarono innanzi all’arte, come dicevamo.
    Che davvero io sia un fasullo improvvisatore di poesiole ed abbozzi poetici? E che faccio il versificatore dialettale? Me ne sono sentite dire tante nella vita, ma questa è nuova. La metterò nel mio pingue dossier.
    Vediamo un testo più moderno e più scientifico: Cito dal vocabolario greco del padre gesuita Lorenzo Rocci (cui s i intesta la mia strada a Roma):
    AUTOSCHEDIASMA - Cosa fatta all'improvviso, senza riflessione; improvvisazione Pl; improvvisamento poetico Arst.; discorso improvvisato Algidam; chi fa una cosa senza esserci preparato, acciarpatore, Sen.; fatto detto senza preparazione, improvvisato, Arst.
    Venirmi a pizzicare in fatto di erudizione forse un tantinello impudente lo è. Il che non significa affatto che io sia colto: tutt’altro. E poi mi sento un peccatore impenitente, per cui la becera etica anglosassone d’America mi lascia del tutto indifferente.
    [ N.B. – Tanto perché nel mio precedente commento non ero riuscito per imperizia informatico a premettere lo stralcio di cui sopra.]
    Calogero taverna

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  15. Al Sig. Taverna
    la seconda definizione mi piace di più! gli interventi su questo blog non meritano premeditazione o inutili sfoggi culturali (lo sa che certe volte penso che dopo aver letto il Satyricon non valga la pena di leggere più nulla! e sarebbe il caso di reputare 2000 anni di letteratura un banalissimo copia-incolla, come quello che i giovani amano fare su facebook o come quello che i politici fanno in campagna elettorale). Ma ritornando alle cose di un piccolo paese che tragicamente amiamo, non credo valga la pena di cercare di convingere o far capire qualcosa a qualcuno: abbiamo fatto la sacrosanta scelta di abbandonare Racalmuto? bene, dunque non pentiamoci di ciò, continuiamo per la nostra strada; Racalmuto non è più o forse non è mai stato quello che ogni tanto sogniamo. E poi, ci ha forse interpellato qualcuno? Ci ha forse chiesto consiglio qualcuno? Quindi le consiglio di abbandonare la sua identità e buttarsi nell'anonimato come faccio io: non è da codardi, per me è solo un gioco. I suoi interventi sono sempre brillanti e per niente fuori luogo, ma "troppo olio per un mazzo di cavoli!".

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