sabato 28 gennaio 2012

Valeria Salvo, "Siamo giovani al momento del bisogno"


Siamo giovani al momento del bisogno e quando cerchiamo lavoro la maggior parte dimentica e sbatte le porte in faccia! Evito di accendere la tv e di sentire chiacchiere nauseanti di chi "vuole raggiungere gli obiettivi propri" parlando di noi. La parola "GIOVANE" è sacra, non continuate a barare!!!!!!

Dobbiamo votare in Sicilia e poi dobbiamo cercare lavoro fuori.....ma che senso ha?
Valeria Salvo

10 commenti:

  1. Cara Valeria, la politica a cui diamo il voto ha l'obbligo di creare un clima favorevole allo sviluppo economico della società che governa, ma non è mai stato a mai sarà un ufficio di collocamento, il mercato decide dove c'è più lavoro e se in Sicilia, come anche in tutta Italia attualmente manca il lavoro, in questo caso non è colpa dei politici ma lo sta decidendo il mercato. Luigi Iannello

    RispondiElimina
  2. Io sinceramente penso proprio che la colpa è dei politici,semplicemente perchè non hanno mai avuto nessuna competanza per governare questo paese. I cittadini sono stati "spogliati" completamente,tasse che aumentano,tasse sull'Ici,lavoro che non c'è... Pensi che dobbiamo essere noi a risolvere questo grande disagio che porta a disoccupazione,scioperi e fame?! Ricordo a tutti quello che sta succedendo in Italia il cosi detto movimento dei forconi e perchè è iniziato?? Forse perchè i cittadini si sono stancati di fare dei sacrifici per arrivare ad una vita che non è nemmeno permessa di fare. I politici sai cosa dovrebbero fare? Invece di guadagnare 15, 20mila euro al mese (che non sono assolutamente meritati),rinunciare a maggior parte dei loro stipendi ed avere uno stipendio regolare di un semplice cittadino,che è quello che si meritano. Noi lavoriamo per un'Italia migliore ma possiamo fare ben poco se le autorità del governo passano i loro giorni in vacanza o a lavorare 2-3 ore a settimana,se ne andassero a zappare la terra così almeno si che capiscono cosa significa lavorare con dignità.
    Samanta Passalacqua.

    RispondiElimina
  3. Sig. Iannello, è vero che la politica non è un ufficio di collocamento, ma che la smettessero di pronunciare promesse da marinaio e di fare campagna elettorale parlando sempre dei giovani. Siamo dimenticati, è questa la realtà. Oggi l'impiego è sicuro non per chi studia e fa sacrifici ma per i figli dei politici che magari se la spassano e non si impegnano come i ragazzi comuni, perché tranquilli del posto che l'aspetta al conseguimento di una laurea non meritata.
    Ruota tutto intorno a una politica "sbagliata" , la maggioranza è stanca, stufa e quello che sta succedendo in tutta Italia è la pura dimostrazione!!!! A questo punto direi che la politica è ufficio di collocamento (per chi vuole).

    RispondiElimina
  4. Quello di Vale è il pessimismo della ragione e l'ottimismo della volontà.
    Una giovane che da una lettura lucida della politica locale e nello stesso tempo è impegnata negli studi per aver avere un futuro sicuramente fuori da Racalmuto. Vale io sono stato un disoccupato di lungo corso, quando i POSTI li dava la politica (DC,PSI,PSDI,PCI, ecc.), e sono riuscito a sistemarmi in pieno tangentopoli, perchè grazie a quella stagione di transizione nessuno mise mani ai concorsi.
    Ho capito allora che il mio problema di lavoro me lo dovevo risolvere da solo. Io non parlo di giovani e politica, ma vi dico semplicemente: non delegate a nesuno la soluzione dei vostri problemi, non fatevi prendere in giro, non permettete di offendere la Vostra intelligenza, i vostri sacrifici e quelli dei vostri genitori. Fatevi avanti nel vostro interesse ed arginate i populisti e briganti della politica che continueranno a rubare il FUTURo.

    RispondiElimina
  5. I giovani non devono chiedere niente a nessuno. Perchè mai una giovane o un giovane laureato con sani principi morali deve sperare che un politicante senza scrupoli debba occuparsi, non occupandolo, dei suoi problemi di lavoro. I giovani non devono criticare la politica ma la devono conquistare al fine di poter dare una svolta al paese. Bisogna sfruttare le risorse di Racalmuto,cultura, monumenti, territorio, centro storico, agricoltura, turismo, piano regoaltoe, al fine di far ripartire l'economia e dare futuro al paese. Queste cose non si realizzano facendo sequestrare tre alberghi, tenendo nel congelatore la Fondazione Sciascia, tennendo quasi inattivo il Teatro tenendo le chiese chiuse ecc.
    Futuro vuoldire Giovani.
    Senza giovani non c'è futuro, senza l'impegno dei giovani non c'è progresso. Impegnamoci, altrimenti prevarranno sempre i mediocri, i politicanti conservatori che sono sempre alla ricerca di sistemare qualche figlio o nipote. Avranno la meglio i furbi ed briganti della politica alla ricerca di incarichi professionali per centinaia e centinaia di milioni di euro.
    Una delle pagine della storia di racalmuto l'hanno scritto due giovani progressisti dell'ottocento dal nome AVV. Gaspare Matrona e Avv. Gioacchino Savatteri, in poche parole a loro si deve il teatro, la scala del Monte, l'attuale sede del comune, dove c'erano pure le scuole e la caserma, leprime iniziative di assistenza sociale, la costruzione dell'ospedale nei locali adiacenti la chiesa del Carmelo.
    L'invito alle giovani ed ai giovani non vuole essere mero proselitismo populistico, ma è un esortazione d'impegno per un vera svolta di un paese che ha risorse ed inteligenze da vendere.

    RispondiElimina
  6. Occorre, oggi piùche mai per la crisi globale che ci affligge, essere protagonisti ed artefici del proprio Futuro. Non si può parlare Onestamante ( da onore- Zanichelli))di futuro senza parlare di giovani.
    De gasperi: un politicante pensa sempre alle prossime elezione, uno statista o un govenante pensa sempre alle prossime generazioni.
    Non mistancherò mai di ripeterlo.

    RispondiElimina
  7. Un giovane è tale se vive da giovane. Nel nostro paese un idea giovane, cioè nuova, sarebbe quelle di vivere nel rispetto della legalità, nel rispetto delle regole di una convivenza civile.
    Il giovane, in buona sostanza, deve impegnarsi affinché la vita di questo paese ritorni normale, senza privilegi, senza truffe politiche. Un impegno in programma di sviluppo che possa dare vita e futuro a un paese martoriato per più di mezzo secolo.
    Questo è giovane. Il vecchio è quello che vuole cambiare tutto per lasciare le cose come stanno, l’imbroglio.
    Se poi si vuole essere giovani, criticare, per tirare a campare con sistemi che furono ei vecchi, allora cambia tutto. Ma sappiate che con il tirare a campare o prima o poi si tirano le cuoia.

    RispondiElimina
  8. Si è giovani se si pensa di avere la soluzione ad ogni difficoltà.
    Se si affrontano i problemi con l'entusiasmo e la voglia di risolverli.
    Se non si critica per demolire ma per costruire.
    Se non ci si perde d'animo e se il bicchiere è sempre mezzo pieno e mai mezzo vuoto.
    Se non si accettano i compromessi, se si è leali e onesti.
    Se non si è disposti a tradire un amico.
    Si è giovani se si riesce a guardare in faccia il proprio prossimo con risolutezza e pulizia interiore.
    Racalmutese fiero

    RispondiElimina
  9. Forse cara Valeria non hai capito il mio intervento... Io voglio dire che i giovani e anch'io in un certo senso sono ancora un giovane avendo 35 anni, non devono assolutamente pretendere per un voto dato che il politico di turno ti faccia il favore di darti un lavoro, ma deve cercare, il giovane, in base alle proprie capacità di cercare anche altrove il lavoro che cerca, vuole o trova fra i tanti in tutte le parti del mondo se nota che nel suo territorio, sia una classe imprenditoriale non seria che politica non hanno dato le basi per un'occupazione lavorativa generale. Si da tanto colpa alla politica ma gurdiamo bene in faccia la realtà, abbiamo in Sicilia imprenditori seri che hanno pensato al lungo periodo e non al breve nei loro rapporti col territorio e con le persone? Certo, hai pienamente ragione ad additare il politico che fa lavorare solo l'amico o il figlio, ma nella tua critica alla classe politica e nello specifico quella siciliana, non hai criticato i politici come incompetenti che non creano un terreno fertile per il lavoro, ma in un certo senso stai invidiando di non essere amica o familiare di qualche politico influente! E sulle rivolte nate in Sicilia nell'ultimo periodo io ho sempre detto che mi dissocio da una cittadinanza che per anni ha dato il voto a Berlusconi, 61 a 0, e poi piange per quello che ha fatto additando la colpa ad un nuovo premier, non si piange per il latte versato e se colpa c'è stata è stata dei siciliani che per decenni si sono fatti abbindolare da B. Luigi Iannello

    RispondiElimina
  10. Tutto il meridione non potra mai funzionare soprattutto per la mentalita delle persone!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina