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Luigi Iannello scrive:
Spettabile redazione di Regalpetra libera e caro Sergio Scimè,ho una domanda dal cuore da porre ai lettori e al consiglio comunale di Racalmuto come al commissario in relazione al Teatro Regina Margherita e alla relativa fondazione che gestisce la struttura ed eventi correlati, che spero trovi spazio fra le pagine del vostro blog...
Come mai, considerato che il consiglio di amministrazione della Fondazione era stato costituito e il direttore artistico già nominato, non s'è pensato, vistal'inagibilità del Teatro, ad iniziare lo stesso la stagione artistica proponendo le opere della stagione in essere in altre strutture come potevano essere la Fondazione Sciascia, la sede della Pro Loco in Piazza Fontana o il Palazzetto dello sport ?
Grazie per l'attenzione.
Caro Luigi Iannello, hai perfettamente ragione. Credo che non ti seguono perchè alle compagnie teatrali per quel che ne so, serve il teatro siciliano per incassare anche i contributi regionali. Ma il Regina Margherita dovrebbe accrescere la cultura e le vocazioni turistiche racalmutesi, come sostenere le filodrammatiche dek luodo (reiterare ad esempio I NOSTRI SOGNI di U. BETTI messi in scena da Sciascia), riproporre i classici del teatro popolare racalmutese (Pastorale e Martorio), proporre la tragedia in dialetto di Giudice con protagonista il nostro grande attore Burruano, e se si vuole, riabilitare il grande Rosso di San Secondo, condannato all'ostracismo sol perhé in effetti era un fascistone. Ma pensa che qui a Roma non sono neppure in grado di rintracciare Fabio Poggiale, per difetto di recapiti, ignoti persino a taluni consiglieri della Fondazione.
RispondiEliminaCalogero Taverna