"Il direttore artistico saluta gli abbonati, gli spettatori e gli amici del Teatro di Racalmuto. Il Commissario Straordinario ha deciso d'interrompere ogni rapporto tra me e la Fondazione Teatro Regina Margherita. Eppure, la nuova stagione teatrale era già pronta, la tipografia era in procinto di stampare i manifesti e le brochure! Che peccato! Io spero che non sia un addio, ma un arrivederci... Nel frattempo, il Paese si guardi dai burocrati e dagli ambiziosi!"
Fabrizio Catalano, direttore artistico
del Teatro di Racalmuto
"La notizia era da qualche giorno nell'aria, il fatto che si interrompe qualcosa che funzionava con tutta sincerità mi dispiace, anche se per alcune leggere sfumature (non lo nascondo) sono stato un po' critico, ma non ho nessuna difficoltà nel dire che le stagioni teatrali realizzate dal direttore Fabrizio Catalano sono state di assoluta qualità e di grande spessore artistico. Anch'io dico: arrivederci a presto Fabrizio! "
Sergio Scimè, blogger regalpetra libera
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RispondiElimina... il signor Catalano può avere mille ragioni ma non è il modo di trattare il commissario dott. Petralia, il suo contratto è scaduto, non deve parlare più a nome del Teatro di Racalmuto. Le regole sono regole. Prima si fa il nuovo consiglio di amministrazione poi viene nominato il direttore artistico. Mi meraviglio molto dall'attegiamento del sign Catalano e del tono schizzinoso. Bisogna ragionare e prestare i propri doveri nel rispetto della legalità fondamentale per la cittadina racalmutese.
RispondiEliminaNon so chi sia l'anonimo in questione, ma sappia il commissario - peraltro, davanti a testimoni - si è comportato malissimo nei miei confronti.
RispondiEliminaA questo anonimo, che è per le regole vorrei ricordagli che in paese abbiamo pure la fondazione Sciascia, ma quella non si tocca è troppo potente meglio togliere un direttore artistico che a portato tanto lustro al nostro paese e lasciare i cittadini senza spettacoli teatrali-
RispondiEliminavergogna.Questo serva da monito a tutti quelli che volevano il commissario
Il sig. Catalano deve comprendere che Racalmuto sta vivendo momenti poco sereni per via delle tante vicende giudiziarie, il rispetto delle regole in questa fase è una prerogativa fondamentale. Speriamo che nell'arco di qualche settimana si possa ripartire con la programmazione della nuova stagione teatrale, bisogna avere pazienza e aspettare. Ma non credo che il bene o il male di questo paese passa soltanto dal teatro ci sono altre mille preoccupazioni. Il sig. Catalano può sempre contribuire al rilancio del suo paese con o senza direzione artistica.
RispondiEliminaIl signor Catalano è molto concreto, e sa che il teatro di Racalmuto era uno dei pochi posti in cui si rispetavano le regole... in tutta la Sicilia occidentale! Il signor Catalano sarebbe comunque contento di contribuire al rilancio di Racalmuto, ma ha l'impressione che Racalmuto intenda soltanto LANCIARSI DALLA FINESTRA.
RispondiEliminanel riconoscere il buon risultato di Catalano....e come cittadino lo ringrazio...forse se oggi viene trattato male da qualcuno può anche darsi che sia dovuto al fatto che è stato scelto da un Sindaco che avrebbe preso tangenti dalla Mafia.
RispondiEliminaComprendo lo stato d'animo di un direttore artistico (qual'è stato il sig. Catalano)nel vedersi estromesso da un incarico che ha retto tutto sommato in modo accettabile.
RispondiEliminaTuttavia ritengo che il vero problema a Racalmuto sia la mancanza di coraggio nell'assumersi le proprie responsabilità.
Se non sbaglio la legge dice che qualsiasi consiglio di amministrazione, anche dopo la scadenza del mandato, resta in carica fino all'insediamento del successivo compreso il direttore artistico.
Considerato che la stagione artistica già era pronta e il finanziamento del comune, almeno in larga parte era già disponibile, i signori del consiglio di amministrazione nelle persone dei:
Sig. Amato (v. Presidente ), Falco, Matrona, Figliola e Catalano (d.Artistico)avrebbero dovuto onorare fino in fondo il loro mandato e presentare la stagione, mettendo il Commissario davanti al fatto compiuto.
Questo è quello che penso, e che la gente avrebbe voluto e che in fondo era ed è il vostro dovere.
G. Guagliano Presidente Pro Loco.
Caro Giuseppe Guagliano, la tua richiesta o interrogazione,molto intelligente, la dovresti porre al Sig. Commissario.
RispondiEliminaIl quale credo,senza neppur aver voluto conoscere o incontrare, il Direttore artistico e il c.d.a. del Teatro,li ha solo "licenziati" in tronco.
Per quanto riguarda di "onorare il mandato",credo che non era nel loro potere o autorità portarlo avanti e presentare la stagione.
Perchè, "licenziati" e il Presidente del Teatro(il Commissario), non ha nemmeno visionato il cartellone.
Quindi, chi poteva decidere di fare stampare il cartellone e brochure, far firmare i contratti ai vari artisti!
Io e molti altri racalmutesi, non capiamo l'interessamento immediato del Sig. Commissario, subito dopo il suo insediamento, solo del Teatro?
a chi dà fastidio Catalano e il c.d.a.?
cosa vi è sotto?
perchè si è fatta saltare la stagione?
Sarebbe un po' complicato spiegare in poche righe lo statuto della Fondazione Teatro. Basti dire che, purtroppo, il mio mandato di tre anni è scaduto il 21 giugno (il direttore artistico è nominato dal CdA ma non ne fa parte). E che, per un motivo o per l'altro, il mandato di tutti i consiglieri era scaduto. La cosa più logica, dunque, per il commissario - che, in fondo, sostituisce il sindaco solo per qualche mese - sarebbe stata quella di riconfermare il CdA fino a maggio 2012, salvando la stagione teatrale. Questo, peraltro, sembrava l'orientamento del dottor Petralia, in occasione del nostro primo incontro. Una settimana dopo, l'atteggiamento del commissario è inaspettatamente cambiato. E' stata una delle discussioni più tristi che mi sia capitato di affrontare negli ultimi anni. Il commissario ha preteso che, nonostante i risultati ottenuti nel corso delle ultime tre stagioni, io gli inviassi un curriculum. Per non dargli alibi, gliel'ho inviato. Tutto ciò avveniva alla fine di luglio; da allora, nessuna risposta... Per me, solo una profonda amarezza; e l'imbarazzo di dover spiegare alle compagnie che avvo contattato questa incresciosa - e ridicola - situazione...
RispondiEliminaScusate se mi intrometto, ma volevo sapere in che stato è il teatro all'interno, mi riferisco sia per quanto riguarda la platea e i palchetti e sia per quanto riguarda la parte del palcoscenico, mi riferisco anche all'attrezzatura tecnica presente ( fari, casse acustiche e mixer audio e luci ) che la sovrintendenza aveva consegnato all'amministrazione passata e poi la stessa l'ha consegnata all'amministrazionePetrotto ?
RispondiEliminaNon è una polemica, ma bisogna sentire le due campane.
Il teatro sta messo maluccio. Attrezzatura tecnica: quando sono arrivato io, più di tre anni fa, c'era ben poca roba: le casse e qualche proiettore. E tutto è ancora lì, con qualche lampadina fulminata in più. Nel corso soprattutto dell'ultimo anno, fra trasmissioni televisive, spettacoli scolastici, saggi di danza e amenità varie, il teatro ha ricevuto un certo numero di danni. Io non so perché a Racalmuto molta gente, a cominciare da alcuni amministratori, non capisce che il teatro è un monumento, e va salvaguardato...
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