commento anonimo di qualità
Riporto parte del commento di Enza F. .. “La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine.” e parte dell’altro commento di Un amico di regalpetra libera che ha detto... “Ma come debellare, questo "cancro". A me, mi sembra, che le istituzioni che dovrebbero combattere questo tipo di "mafia", come la chiami tu non armata, sono loro disarmati e impotenti. Infatti le istituzioni, preposte, sanno tutto, li conoscono e non fanno niente.”
In maniera sottile, delicata, a mio avviso la frase riportata da ENZA F. ha dei legami con quanto commentato da Un amico di Regalpetra libera. Cerco di spiegarmi: La mafia è un fenomeno “umano” ed aggiungerei parlando di MAFIA, “siciliano”. Se “l’uomo” o il “siciliano” cambia il suo modo di vivere e di ragionare, cambia anche il fenomeno “MAFIA”. A mio avviso il siciliano pur avendo enormi ed innumerevoli pregi, tra i pochi difetti ha purtroppo quello di non apprezzare e di non tenere affatto alle cose belle in generale (direi che non ha la cultura del bello ma del disfattismo), non cura l’organizzazione delle cose (direi che è approssimativo), in generale non lavora con amore e passione (direi tanto quanto e forzatamente perché obbligato), non crede in quel che fa con la consapevolezza che ciò che crea, in positivo o in negativo, dura nel futuro.
Sta lì a guardare già dai semplici problemi o fenomeni della sua società, con la speranza e convinzione che qualcun altro prima o poi li debba risolvere o li risolverà. Si arriva al punto di pensare che i problemi degli altri non gli appartengono, non lo toccano, ed i suoi problemi li debba risolvere qualcun altro.
Se la gente inizia a rispettare il prossimo come se stesso; se inizia a tenere le opere e gli spazi pubblici puliti come casa propria, senza danneggiarli solo per il gusto di rompere …"tanto non è mio”; se chi amministra un paese lo fa come amministra il suo nucleo familiare (e non amministrare con il suo nucleo familiare) tenendo conto che le entrate devono essere sempre superiori alle uscite; se tutti fanno delle piccole rinunce e sacrifici pagando le tasse in maniera equa ma nello stesso tempo tutti devono essere aiutati nel modo giusto nel bisogno, come se fossero dei figli o fratelli; se chi assiste ad atteggiamenti “mafiosi” fa percepire il suo disgusto facendogli intendere a quella persona “ sì nenti miscati cù nuddu” facendoli capire che non hanno terreno dove muoversi; se chi ha visto qualcosa o sa qualcosa collaborasse con le Istituzioni, e non mi riferisco solo alle denunce alle Forze di Polizia o alla Magistratura, ma a tutte le altre istituzioni od organismi dello Stato, allora le cose cambiano …. REGALPETRA E’ CAMBIATA E STA CAMBIANDO IN QUESTI ANNI. Mi sento solo di dire a Racalmuto: ALZA LO SGUARDO ALL’ORIZZONTE DEL FUTURO E NON TENERE PIU’ LA TESTA BASSA GUARDANDO SOLO LE PUNTE DEI PIEDI MENTRE FANNO QUEI POCHI PASSI SULLA STRADA DELLA VITA. CORRI……….
QUANDO LA POLITICA ENTRA IN UN AULA DI TRIBUNALE: LA POLITICA ENTRA DALLA PORTA LA GIUSTIZIA ESCE DALLA FINESTARA. Ho voluto riportare queste frase come invito a riflettere. Dagli interventi che ho letto su questo blog sembra che i racalmutesi abbiano ricevuto dalle aministrazioni comunali solo danni.
RispondiEliminaOggi questo Blog ospita tanti Opinion-leader di grande dirittura morale, moralisti e senteziatore,anche se a me sembrano tanti giudici di marciapiedi gretti e sparlittieri.
Sembra che tutti i racalmutesi abbiano dimenticato quello che ha fatto Petrotto per il paese in tre legislature:a messo in circolo per l'economia del paese più di dieci miliardi di lire tramite appalti pubblici; ha stabilizato 150 lsu; ha portato a termine il restauro del teatro e del castello; a fatto partire le attività della fondazione Sciascia; cantieri di lavoro e tante altre cose che non mensiono per non dilungarmi.
Petrotto veniva eletto con 3000 voti per ogni candidatura a Sindaco, segno che Totò era benvoluto ed apprezzato per come governava il paese. Quanta gente è stata grata a Petrotto, e penso lo sia ancora, per gli aiuti assistenziali ricevuti.
Poi tutto di un tratto arriva la menzogna, proveniente da fonti che hanno violentato e disonarato Racalmuto. Questo scatena politici di primo pelo che strumentalizzano la posizione giudiziaria di Totò. Si ergono a giuristi, sociologi,politologi, moralisti e come avvoltoi calano in picchiata per spazzare via un Sindaco, che in altre circostanze non lo avrebbero nemmeno scalfito.
Forse aveva ragione Rousseau:tout pur le pouple rien par le pouple.
Tutto per il popolo niente tarmite il popolo. Petrotto, sicuramente, non la pensa così, ma la mia amarezza mi porta a condividere Rousseau.
i cittadini hanno voluto bene a toto petrotto dimostrandolo votandolo ed eleggendolo ogni volta ad ogni elezione,e toto vuole bene ai cittadini che lo hanno eletto per 3 mandati? l'unica cosa che ha fatto e sistemare i parenti nelle varie coperative, ditte, e societa una a caso l'ITALKALI, sssssssssulenziu mutu cu sapi lu iuochu
RispondiEliminaCosa c'entra PETROTTO in ciò che è scritto sopra? Non si fa il suo nome ne tanto meno si fa riferimento a lui. Si esamina e si scrive ( da cittadini liberi e con un cervello autonomo) su fenomeni che coinvolgono tutta una società con tutti i sistemi inclusi nella stessa e non di PETROTTO. Si scrive di mal governo, di inciviltà di un popolo, di fenomeni criminali, di amor proprio, non si è discusso di PETROTTO.
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