Dott. Salvatore Milioto
e, p.c.
Al Commissario del comune di Racalmuto
Dott. Petralia
Al Segretario Generale del comune di Racalmuto
dott.ssa Letizia Scibetta
Oggetto: Richiesta di iscrizione all’o.d.g. del prossimo consiglio comunale della allegata proposta di deliberazione.
I sottoscritti consiglieri comunali del PD chiedono l’iscrizione all’o.d.g. del prossimo consiglio comunale della proposta di deliberazione allegata alla presente richiesta.
Racalmuto lì 18/07/2011 I consiglieri richiedenti
Dott. Salvatore Sardo
Avv. Carmelo Brucculeri
PROPOSTA DI DELIBERAZIONE REDATTA AI SENSI DELL’ART. 53 DELLA L. 142/90 COME RECEPITA DALLA R.S. CON L.R. 48/91.
PROPONENTI: Gruppo Consiliare del Partito Democratico ( dott. Salvatore Sardo, avv. Carmelo Brucculeri )
Oggetto: Rinuncia gettoni di presenza dei consiglieri comunali, indennità di funzione del presidente del consiglio e rimborsi ai datori di lavoro.
PREMESSO:
Che il sindaco Salvatore Petrotto, indagato dalla DDA di Palermo, in seguito alle rivelazioni del pentito Maurizio Di Gati, si è dimesso dalla carica;
Che spetta alla magistratura il compito di chiarire questa inquietante vicenda che ha gettato un’ombra sinistra sull’intera nostra comunità;
Che, pertanto, l’unica istituzione democratica rimasta, legittimata dal voto popolare, è rappresentata dal consiglio comunale;
Poiché da più parti si invocano, strumentalmente, le dimissioni del consiglio comunale, considerato come una piccola “casta” insensibile al nuovo contesto politico–sociale, aggrappato ai piccoli privilegi e intenzionato a non mollare soprattutto per i gettoni di presenza loro spettanti ai consiglieri per le sedute del consiglio e delle commissioni consiliari nonché per l’indennità di funzione del presidente del consiglio;
Dato atto che l’indennità di funzione e i gettoni di presenza sono previsti dalla L.R. n.30/2000 e S.M.I. e che per la loro rinuncia si rende necessaria una deliberazione da parte dell’organo interessato;
Ritenuto che la funzione di consigliere comunale debba essere svolta al servizio della cittadinanza per il raggiungimento del bene comune senza il corrispettivo di uno stipendio la cui previsione legislativa e regolamentare ha snaturato il ruolo dell’amministratore pubblico;
Ritenuto anche che ai consiglieri e agli amministratori comunali debbano essere rimborsate solo le spese vive sostenute per adempiere le loro funzioni e garantire pari opportunità nello svolgimento delle cariche pubbliche;
Ritenuto altresì di farsi carico delle difficoltà finanziarie in cui versa il nostro comune e di volere concorrere alla riduzione della spesa pubblica cui tutti gli italiani sono stati chiamati con la recente manovra economica approvata dal Parlamento;
Considerato che dalla rinuncia dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali, della indennità di funzione del presidente del consiglio, nonché dei rimborsi ai datori di lavoro ,
si verrebbe a risparmiare una considerevole somma da impiegare in progetti assistenziali,culturali o in opere pubbliche;
Al fine di sgombrare ogni equivoco sul fatto che il consiglio comunale voglia continuare a svolgere la sua funzione democratica di indirizzo e di controllo nei confronti del commissario regionale che ha sostituito il sindaco dimissionario e nell’interesse dei nostri concittadini senza prebende e privilegi alcuni;
Visto l’art. 19. comma 5, della L.R. 30/2000 e S.M.I. che prevede che le indennità e i gettoni, possono essere diminuiti con delibera rispettivamente di giunta o di consiglio;
Tutto quanto premesso e considerato;
Vista la L.R. n. 30/2000;
Visto Decreto del Presidente della Regione Siciliana del 18 ottobre 2001, n. 19;
Vista la L.R. n. 22 del 16 dicembre 2008;
SI PROPONE
1. A far data dall’entrata in vigore del presente atto deliberativo i consiglieri comunali ed il presidente del consiglio rinunciano rispettivamente ai gettoni di presenza per la partecipazione sia alle sedute del consiglio che alle commissioni consiliari nonché all’indennità di funzione di presidente del consiglio;
2.Di convocare le sedute del consiglio comunale e delle commissioni dopo le ore 19,30 in modo da permettere ai lavoratori dipendenti di potere svolgere regolarmente le loro attività lavorative senza dovere rimborsare i datori di lavoro a causa delle assenze fatte per partecipare alle sedute del consiglio e delle commissioni;
3.Di rimborsare ai consiglieri solo le spese vive sostenute per lo svolgimento delle loro funzioni istituzionali.
... complimenti al PD per la proposta ! ... in ritardo ma è arrivata. Serve necessariamente un attegiamento super partes di tutto il consiglio, le logiche della maggioranza e dell'opposizione vanno superate, ritengo che sia opportuno un attegiamento collaborativo anche con chi è "fuori" dall'assemblea in primis la gente comune, delusa e sfiduciata. Tutti i consiglieri insieme rappresentano 1/3 della popolazione. Con le dimissioni del sindaco cade un'epoca politica, anche i vostri accordi di spartizioni di potere vanno azzerate, il presidente e il vicepresidente del consiglio dovrebbero rassegnare le dimissioni xkè eletti in un contesto di maggioranza. Si deve ripartire da "zero": zero indennità, zero privilegi, zero cariche istituzionali, zero sottogoverni, zero parentopoli, zero mafiopoli. Siamo sulla buona strada... buon lavoro.
RispondiEliminaresisteremo anche senza gettone di presenza purche gracciuliammu qualchi cosa
RispondiEliminaCari dott. Sardo e avv. Brucculeri si resta increduli a leggere quello che con tanta disinvoltura riuscite a scrivere e a proporre.
RispondiEliminaAvverto un certo senso di imbarazzo e di vergogna, avendo votato il PD, a pensare che siete voi a rappresentare la sinistra a Racalmuto.
Persone che dispensano moralità sulle poltrone degli altri (vedi i loro stessi assessori costretti alle dimissioni o i giudizi sul Sindaco) e il cinismo e attaccamento viscerale alle proprie rendite di posizione.
La proposta di cui sopra fatta dal pd e la stessa fatta nel 2009 dalla maggioranza sempre su iniziativa dei due del pd.
Proposta mai arrivata in consiglio.
Viva la coerenza!!
E' da meschini negoziare, in questo momento, la propria permanenza in consiglio con il denaro che non è neanche il loro!
E' da irresponsabili pensare che oggi il problema a Racalmuto sta tutto nell'indennità dei consiglieri.
Dal dott. Sardo ci saremmo aspettati ben altre motivazioni per provare a giustificare la permanenza in consiglio.
Tutto sommato forse è giusto così.
I due consiglieri del pd sono, anche loro, vermi dello stesso formaggio.
Un formaggio che ai Racalmutesi ormai risulta indigesto!
u dutturi e finu, sulu ora su ricurda' ca lu gettoni si ni po fari a menu.
RispondiEliminaduttu'a nome di tutti i cittadini grazie per le supposte che ci ha messo negli unltimi 20 anni, lei si che dutturi seriu
I due beati, santi e martiri in foto sono già in penitenza per poi ricandidarsi alle prossime con la coscienza pulita.
RispondiEliminaCAZZ.... CE NE VUOLE FACCIA TOSTA
i consiglieri del Pd qualcosa la dicono ma quelli del PDL sempre muti talianu dunni piglia lu vientu
RispondiEliminacari dottori del PD PERCHE DOMANI NON VI RECATE ALLA RAGIONERIA DEL COMUNE E RINUNCIATE AL GETTONE? SAREBBE UN BUON INIZIO ALMENO DARESTE UN ESEMPIO INVECE NO "O TUTTI O NUDDU " (la parte finale del commento è stato tagliato)
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