L'enfasi con cui il Sindaco Petrotto lancia la notizia dell'approvazione del piano di recupero, di circa un quinto, del nostro centro storico induce alla speranza. Bisogna solamente stabilire di quale genere di speranza si parla e quali sono i tempi e i modi di attuazione di questa porzione di piano. In buona sostanza, i cittadini che vogliono comprare case in questo lotto possono accorpare più fabbricati e ricavarne delle unità abitative; poi, quando la regione prevede i contributi per i centri storici, che di solito orbitano attorno al 25% di tutte le somme fatturate più il 20% di iva, possono fare domanda e magari potranno accedere al finanziamento. Certamente chi possiede o compra unità immobiliari potrà anche farne attività di ricezione.
Detto questo, se consideriamo il panegirico che il nostro sindaco recita attorno ai tecnici del comune, pagati ogni mese per fare il loro mestiere, nonchè all'arch. Terrana che esercita la libera professione e per questo è stato pagato con lauta parcella, resta solamente una considerazione da fare. La regione approva una porzione di piano; un quinto del centro storico; Questa storia va avanti da un quidicennio e forse più; Ammettiamo che i piani attuativi siano operanti e che la cittadinanza veda in questo una prospettiva di sviluppo e quindi cominci ad investire; Consideriamo, per assurdo, che da domani la struttura comunale si metta al lavoro per dare informazione e creare i presupposti dell'investimento, in nostro centro storico per essere vivibile avrà bisogno di almeno altri settanta anni. Ora, non vorrei apparire come colui che per forza deve dir male del sindaco e del suo modo di governare, ma la realtà è che il comune per partorire un piano di parziale recupero ha impiegato vent'anni,se consideriamo che questo famoso piano è solamente un pezzo di carta con timbri e firme; Vuol dire che, per diventare, effettivamente recupero ci vuole amore per il paese e buona gestione amministrativa che, con tutto il rispetto, non si intravede all'orizzonte.Sarebbe stato più semplice approvare un regolamento comunale che tenesse conto di alcune peculiarità, come nei grandi centri storici delle grandi città d'arte, allora avremmo potuto ringraziare, già da tanto tempo, tecnici ed amministratori. Mi auguro di avere sbagliato la mia analisi e che tutto invece diventi veloce e prenda consistenza, concretamente, senza enfasi e senza superflue lodi per chi svolge il proprio lavoro e che per questo viene pagato.
Bravissimo!!! hai scritto bene, i tecnici comunali,parlono scrivono e timbrano e percepiscono un lauto stipendio.
RispondiEliminaInfatti ne loro ne il Terrana,si sono posti e capito, che prima di parlare di centro storico e in particolara quello della Fontana, dovrebbero capire e risolvere il problema dell'erosione di Piazza Barona e poi parlare di recupero.